domenica 2 gennaio 2022

 

OGNISSANTI 2021

                        Ducato di Parma e Piacenza

 

29/10            Finalmente è venerdì sera, archiviamo un’altra settimana lavorativa e ci prepariamo ad affrontare il lungo ponte di ognissanti. Giramondo è caldo e noi come lui siamo impazienti di partire. Imbocchiamo come al solito l’autostrada a Villanova d’Asti direzione Piacenza. L’intenzione era in realtà quella di uscire a Voghera e dirigersi via Varzi verso Bobbio scavallando l’appennino tramite il passo del Penice ma, il buio, l’ora tarda ed uno sguardo più attento alla cartina ci fanno desistere. Optiamo per una sosta nel parcheggio situato dietro la questura di Piacenza in Viale Malta, una location sicura e tranquilla anche se non particolarmente suggestiva.

30/10            Sabato, dopo un buon sonno ristoratore ed espletate tutte le pratiche mattutine, iniziamo la giornata andando in direzione Bardi per visitare il borgo e la sua fortezza. La strada che percorriamo è abbastanza brutta e stretta ma ciò non toglie che il panorama che i nostri occhi scorgono non sia bello. A Bardi si può sostare in un park alle porte del paese e, in quattro passi ci si trova subito in centro.


La passeggiata lungo le sue viuzze è piacevole, complice anche il tempo clemente che ci consente di visitare la località con attenzione. Arriviamo così in men che non si dica alla fortezza dei Landi, il castello, ed iniziamo la visita. Questa costruzione venne edificata intorno all’anno 890 su una roccia di diaspro rosso in posizione strategica.

Il dominio della famiglia Landi invece cominciò nel 1257, quando Ubertino Landi acquistò alcune proprietà dai conti di Bardi e, la loro permanenza in quelle terre durò ben 425 anni. Nel 1682 il castello fu venduto ai Farnese poi, nel 1731 passò ai Borbone fino all’unità d’Italia e, in questa occasione divenne prigione militare per in seguito diventare sede del comune fino agli anni sessanta del secolo scorso. Una curiosità riguarda il “fantasma” del castello la cui leggenda inizia nel 1995 con la segnalazione fatta da due giornalisti che l’avrebbero immortalato in uno scatto fotografico e, nel 1999 il castello venne inserito tra i luoghi più infestati del nostro bel paese.

Pranziamo, ci rilassiamo un pochino riprendendoci da questo tuffo nel paranormale per prepararci a visitare il borgo medievale di Vigoleno di Vernasca che da Bardi dista appena qualche chilometro. Questo è un bel paesino, annoverato fra l’altro tra i borghi più belli d’Italia, piccolo, carino e parecchio turistico che ricorda vagamente la città che muore di Civita di Bagnoregio. Il giro all’interno del paese dura pochi minuti ed il park per il nostro camper è ad appena cinquanta metri dall’abitato.


Qualche foto di rito e si riparte alla volta di Gropparello, altro luogo interessante all’interno dell’ex ducato di Parma e Piacenza. La sosta è nei pressi del cimitero in via Alighieri in un piazzale predisposto per i camper, siamo infatti in una decina di equipaggi. È ormai sera e non riusciamo a vedere nulla, così decidiamo di cenare e passiamo la serata in allegria.

31/10            Domenica mattina è arrivata e, raggianti e felici ci dirigiamo al castello di Gropparello percorrendo un sentierino che ci fa arrivare a destinazione in pochi minuti. Scopriamo che questa struttura è privata ed apre i suoi cancelli a coloro che hanno prenotato la visita on-line ad un orario troppo scomodo per noi che oltretutto non avevamo preso in considerazione questa opzione. Cosa fare allora? Purtroppo non abbiamo fatto un piano B e sul momento dobbiamo inventarci qualcosa. Ci ricordiamo però che a pochi chilometri di distanza, nel comune di San Giorgio Piacentino, c’è il Santuario della Madonna delle Rose, questa è una buona occasione per andare a fargli visita. Terminato il momento contemplativo, ripartiamo per Grazzano Visconti, uno splendido borgo “falso medievale”. Il castello è in effetti di epoca medievale ma, tutto il caratteristico paesino edificato nelle sue dirette vicinanze in realtà è stato costruito per volere di Giuseppe Visconti tra la fine del 1800 ed i primi anni del secolo scorso. Una scelta rivelatasi azzeccata che ha dato a questo borgo un posto privilegiato nel panorama architettonico italiano ma, altrettanto azzeccata non è stata la nostra personale scelta di visitarlo in questa particolare data infatti, ad Halloween questo posto si trasforma in una location infestata da spettri, una lunga notte, una bella festa.


01/11            Lunedì mattina ci alziamo di prima mattina perché quello reputiamo essere il momento migliore per visitarlo bene e riuscire finalmente a fare qualche bella foto ricordo.



Dimenticavo, anche qui c’è un fantasma, quello di Aloisa morta di dolore in seguito ai numerosi tradimenti del marito. Finita la full-immersion nel finto medioevo incominciamo il viaggio di rientro a casa e, visto anche il peggiorare del tempo, dopo una breve sosta tecnica a Castel San Giovanni, alle 16.00 siamo a casa.

 

Abbiamo percorso 625 chilometri, una bella esperienza anche se in realtà non abbiamo visto tutto ciò che ci eravamo proposti ma, i castelli del ducato non scappano e prima o poi torneremo in zona per completare il tour. Ciao a tutti e buoni chilometri….

      

 

 

 

 

 

 

 

 

           CENTRO ITALIA 2021

                                                                                                               Estero o Italia, questo è il dilemma!

Causa pandemia quest’anno abbiamo optato per una più tranquilla vacanza nel nostro bel paese ascoltando la voce interiore che gridava alla prudenza piuttosto che all’avventura. Il centro Italia ci è sembrato fin da subito la meta migliore, Lazio e Umbria ma anche Abruzzo e Toscana si sa hanno tanto da offrire, così eccoci qui pronti a raccontarvi quello che abbiamo fatto e visto in due settimane con il nostro inseparabile camper Giramondo.

11/8   Come dice la canzone “pronti, partenza via, si va per mari e monti…”, direzione Grizzana Morandi in provincia di Bologna per vedere Rocchetta Mattei. Questa è una costruzione non molto antica ma costruita in stile mediorientale, voluta dal conte Mattei, un uomo eclettico e visionario, studioso di elettromeopatia che riuscì a curare perfino persone del calibro di Dostoevskji e lo zar Alessandro II. Purtroppo per noi la visita all’interno del castelletto è consentita solo al sabato ed alla domenica quindi ci dobbiamo accontentare di una fugace visita all’esterno per scattare qualche foto ricordo. Risaliamo sul Giramondo e



ci dirigiamo verso Marzabotto, che dalla caratteristica costruzione dista solo una manciata di chilometri. Ci viene consigliata da un camperista locale la sosta in località Poggiolo, un posto panoramico molto carino con una strada infelice per arrivarci. Scopriamo che in realtà, tutto il territorio comunale è stato coinvolto nella tristemente famosa strage avvenuta durante lo svolgimento della seconda guerra mondiale, ed infatti proprio nella località in cui ci troviamo noi per la sosta c’è un memoriale a testimonianza e monito.

12/8   Di buon mattino il team Giramondo (per chi ancora non ci conosce siamo Renzo, Isabella, Giulia e Thor) è pronto per

     affrontare qualche ora di viaggio in direzione Perugia. Troviamo parcheggio non senza difficoltà, dopodichè prendiamo il bus che ci accompagna in pieno centro. È una bella sorpresa per noi che in questa città non eravamo mai stati, trovare un centro storico così bello ed affascinante. Il suo salotto è in Piazza IV Novembre sulla quale si affacciano rispettivamente il palazzo dei priori e la basilica intitolata a San Lorenzo. Per i più golosi inoltre, nella sopracitata piazza si trovano anche degli shop della Perugina, dove poter acquistare cioccolata ed altre delizie. Dopo pranzo raggiungiamo Giramondo e ripartiamo alla volta di Passignano sul Trasimeno, bellissima località affacciata sull’omonimo lago, dove troviamo ospitalità presso l’area sosta L’Airone. Nei pressi c’è anche una comoda ciclabile che consente di effettuare l’intero periplo del lago.

13/8   Dall’Umbria ci spostiamo in Lazio, la meta che ci siamo prefissata è il Lago di Bracciano, da un lago all’altro insomma. Il punto migliore dove fermarsi con il camper è sicuramente l’area sosta Le Mimose che consente di avere il lago a meno di duecento metri ed il paese di Bracciano a circa ottocento metri, con il servizio navetta gratuito del comune che fa fermata proprio difronte all’ingresso dell’area stessa. Il lago è bello visto dall’alto ma, purtroppo tutto il litorale è occupato da bagni privati che ne limitano la libera fruizione mentre, Il centro con il famoso castello è molto caratteristico.

14 15 16/8   Ci avventuriamo per le strade dei colli laziali per andare verso la costa a vedere il castello di Santa Severa direttamente affacciato sul mare.


Dobbiamo senz’altro dire che rispetto a quello che ci viene proposto sui social o su internet, l’impatto è deludente. All’esterno di esso centinaia di persone accampate alla bene e meglio prendono il sole e pranzano all’aria aperta lasciando cumuli di rifiuti ovunque. Altro neo, che purtroppo ci perseguirà per tutto il tempo trascorso in Lazio è che i cani non sono desiderati e quindi, dove non vogliono il nostro Thor non vogliono nemmeno noi. Finita la breve visita ci mettiamo su internet a cercare disperatamente un luogo idoneo alla sosta dove poter passare i giorni a cavallo di ferragosto, possibilmente al mare ma, come già accennato la ricerca è stata difficile visto la presenza del nostro famigliare peloso a bordo. Dopo un centinaio di telefonate finalmente troviamo il camping Parco della Gallinara ad Anzio. In questa location direttamente sulla spiaggia, passiamo il giorno di Ferragosto ed il successivo di San Rocco.

17/8   Dal Lazio all’Abruzzo, direzione L’Aquila. In città troviamo subito posto all’area di sosta comunale in Via Strinella, area predisposta per circa cinque o sei equipaggi ma dove ce ne stanno comodamente almeno una ventina. Da lì, percorrendo una strada adiacente in salita in tre minuti si arriva alla fortezza ed al relativo centro città. L’Aquila è bella e vale la pena vederla ma, sicuramente la Basilica di Collemaggio è il suo fiore all’occhiello. La basilica diede ospitalità a Pietro da Morrone meglio noto come papa Celestino V, il primo pontefice che abdicò.


Ma per fare una vacanza completa ed edificante secondo il modesto parere dei componenti del team Giramondo, bisogna miscelare in giuste proporzioni alcuni semplici ingredienti come, mare, relax, montagna, laghi, parchi e città d’arte quindi, puntiamo il muso del nostro camperino verso Campo Imperatore. Usciamo dall’autostrada ad Assergi e arriviamo a Forte Cerreto dove, nelle dirette vicinanze della funivia, c’è un enorme parcheggio intitolato al mitico centauro “il Sic” nel quale si può sostare gratuitamente. La funivia collega la località alla cima di Campo Imperatore in meno di otto minuti, compiendo un dislivello di mille metri.


In cima troviamo un po' di nebbia alternata ad un timido sole che ci permette di godere comunque di un impareggiabile panorama sulla valle. Dietro all’osservatorio astronomico si inerpicano tantissimi sentieri per gli amanti del trekking mentre, difronte fa bella mostra di sé il vecchio Hotel ormai in disuso che ospitò la prigionia di Mussolini. Nei dintorni ma, sempre in quota, si trova la valle dove è stato girato il film “continuavano a chiamarlo Trinità” con Bud Spencer e Terence Hill. Cena a base di splendidi arrosticini, piatto tipico della zona.

18/8          Lasciamo i dintorni di Assergi e ci spostiamo di qualche chilometro, a Calascio per la precisione, per vedere la rocca, uno dei quindici castelli più belli al mondo nonché location per film come “il nome della rosa” per esempio e tanti altri. Ripartiamo e in breve tempo arriviamo a Bussi sul Tirino, un bel paesino percorso dall’omonimo fiume, famoso fra l’altro per essere il corso d’acqua più pulito d’Italia. Qui troviamo ospitalità nell’area sosta comunale, gratuita in agosto, molto bella ed efficiente, situata nei pressi del parco Sambuco.

19/8   Lasciamo le splendide acque del fiume Tirino e puntiamo verso la costa abruzzese, a Montesilvano. La cittadina capiamo fin da subito che non fa proprio per noi, alti palazzoni tutti uguali ed anonimi pronti ad ospitare un turismo di massa la fanno da padrone, rendendola simile alle più gettonate Rimini e Riccione. Lasciamo questo luogo immediatamente e rientriamo per qualche chilometro nell’entroterra per andare a visitare una cittadina consigliataci da amici di famiglia, Atri. Effettivamente è una bella località, caratteristica, storica e molto vivace, unico neo è l’area di sosta che anche se gratuita è situata in una posizione non troppo felice. Passiamo la giornata a girovagare per le viuzze della cittadina, accompagnati dalla musica offerta da musicisti sparsi ovunque e, a mangiare il panducale, dolce tipico del luogo, così come altrettanto tipica del luogo è la liquirizia della quale però noi non siamo particolarmente ghiotti.


20/8   Qualche chilometro di marcia a bordo del nostro camper Giramondo ed arriviamo a Martinsicuro, altro centro in stile Montesilvano ma nel quale abbiamo appuntamento con amici. Sostiamo al Camping Adriatico, molto comodo alla spiaggia ed alla pista ciclabile

21 22/8         Salutiamo gli amici e ci spostiamo a Cologna Spiaggia per fare un paio di giorni di mare. Troviamo INOSPITALITA’ alla area di sosta camper Romeo che certamente non consigliamo a nessuno, posto carino ma con gestore scortese e servizi inadeguati. Nostro malincuore dobbiamo fermarci qui due giorni.

23/8   Questa volta lo spostamento è lungo e il nostro camper deve lavorare parecchio dopo giorni passati ad oziare. Siamo diretti a Bomarzo, nuovamente in Lazio, per visitare il Sacro Bosco o Parco dei Mostri. È un luogo suggestivo, voluto dal principe Orsini e costruito nel 1580. Al suo interno troviamo alcune sculture rappresentanti miti greci e non solo che sono state fonte di ispirazione per alcuni dipinti di Salvador Dalì e che hanno del grottesco e dell’inquietante.


Singolare è la casa inclinata nel cui interno si perde la concezione dell’equilibrio e si fatica a stare in piedi.

Un paio d’ore sono sufficienti per la visita del parco cosi, decidiamo di fare un ulteriore sforzo e ci dirigiamo in Toscana, in Val d’Orcia. Visitiamo Bagno Vignoni, caratteristico borgo con le acque termali nella piazza principale e tutto il territorio circostante. Sostiamo nel piccolo borgo in un parcheggio adibito alla sosta dei camper.

24 25/8         Di buon mattino ci rechiamo a fare un bel bagno termale nelle terme libere del parco dei mulini nelle immediate vicinanze del borgo


poi rigenerati, accendiamo il motore di Giramondo e ci spostiamo a Firenze. Qui ci è stato consigliato di non sostare in area sosta causa microcriminalità ma, piuttosto di fermarsi in campeggio.  E così facciamo, troviamo posto al Camping in Town, un’ottima struttura, comoda al centro e confortevole. Inutile fare l’elenco delle cose da vedere e visitare in una città come questa…,

dobbiamo farci bastare un giorno e mezzo, poi si riparte.

La voglia di mare si fa ancora sentire e così decidiamo di riprendere la marcia e di avvicinarci a casa. La prossima tappa è quindi Sanremo nella quale arriviamo nel tardo pomeriggio.

26/8   Vacanza itinerante, ora ci dobbiamo proprio lasciare. In nottata arriviamo nel nostro piccolo paese, Andezeno, in Piemonte.

Km. Percorsi 2729

 

 


                                                             LIGURIA 2020

Quest’anno poche vacanze… Approfittiamo allora della festività della città in cui lavoro per fare un weekend lungo al mare. Ma dove andare? La risposta è quasi scontata, in Liguria naturalmente. Questa scelta per il team Giramondo è dettata esclusivamente dalla comodità (due ore da casa) in quanto la regione costiera è risaputo non essere per nulla “camper friendly”. Per non andare sempre nelle solite località balneari frequentate da piemontesi e lombardi (Finale Ligure, Loano, Ceriale) del savonese, optiamo per un più trasgressivo tour nella zona di Imperia.

Venerdì 11/09        Partenza dopo il lavoro, ore 18.30 circa, in direzione Ceva utilizzando l’autostrada TO-SV. Una volta usciti optiamo per fare il colle del Nava che ci porta dritto dritto ad Imperia e da lì, tramite l’Aurelia arriviamo nell’area sosta camper del comune di Santo Stefano a Mare in Lungomare D’Albertis proprio vicino alla “Marina degli Aregai”.

Sabato 12/09          E’ mattina, dobbiamo provvedere al pagamento della nostra sosta presso il parchimetro. L’importo è di 10.00 euro al giorno ma, non c’è in loco nessun servizio (carico-scarico, elettricità), solo parcheggio… siamo perplessi. A discolpa c’è da dire che l’area si trova nelle immediate vicinanze del mare e di una spettacolare pista ciclabile che collega (utilizzando il tracciato della vecchia ferrovia) inanellandoli uno a uno, tutti i paesi che si affacciano sul litorale di quella parte di Liguria. Pagato il dovuto, tocca dedicarsi al nostro famigliare peloso Thor, che non ha molta voglia di fare il “saluto al sole” ma che anzi vorrebbe continuare a sonnecchiare (cosa che gli riesce anche abbastanza bene). Passeggiata lungo la spiaggia, se così si può definire… del paese e giochi vari con il cucciolo, i soliti, quelli che ormai già sapete essere solito fare (frisbee, palle, bubbles). Inforchiamo le nostre fiammanti biciclette ed incominciamo il nostro mini tour della riviera dei fiori da Santo Stefano fino a Sanremo andata e ritorno. La ciclovia è veramente spettacolare, bella e comoda, che invoglia a far pedalare anche tutti coloro che in realtà non amano farlo. Durante il tragitto si possono incontrare colonnine SOS proprio come in autostrada e di tanto in tanto si trovano punti di ristoro, di assistenza e di noleggio bici. Torniamo al camper per rifocillarci e ritemprarci dalle fatiche e subito dopo ripartiamo in modalità convoglio (tre bici ed il croozer di Thor) alla volta di Riva Ligure per passare un pomeriggio in spiaggia e per dedicare qualche momento ad una bella, sana e rigenerante nuotata. E’ ora di rientrare al camper per cena, dopodichè passeggiata serale con gelato (meritatissimo).    

Domenica 13/09               Al risveglio, dopo aver lasciato l’obolo al comune di Santo Stefano, tutto il team va a fare giochi a ridosso della pista ciclabile insieme a Thor poi, riprese le biciclette, si imbocca la ciclovia nella direzione opposta a quella del giorno precedente, in direzione San Lorenzo a Mare. Ci arriviamo per l’ora di pranzo ma, dovendo stare leggeri per pedalare, optiamo per un pranzo frugale a base di focaccia di Recco. Ritorniamo al camper e, dopo un breve riposino, nuovamente in sella alla volta di Riva Ligure per l’ormai nota consuetudine di fare un bel bagnetto nell’acqua cristallina che lambisce le spiagge del litorale. Noi ci rilassiamo e Thor si diverte un sacco. Il tempo passa velocemente e giunge così il momento di intraprendere il percorso a ritroso per tornare all’area camper. Ceniamo e subito dopo iniziamo lo spostamento da Santo Stefano a Sanremo. A serata inoltrata arriviamo in Via Marconi in quella tanto ambita area di sosta che ha le palme che si specchiano sul mare.

Lunedì 14/09                      L’area in questione è molto grande, sterrata, poco o per niente pulita e teoricamente (perché nessuno lo fa mai) molto cara se si pensa che la tariffa sarebbe di 1.80 euro all’ora. Nella foto postata su internet si vedono le palme che effettivamente ci sono ma, che naturalmente non si affacciano sul mare ma bensì su una distesa di rovi secchi, canne, feci umane ed animali (uno scempio) al fine di ingannare il possibile fruitore. Decidiamo di dedicare parte della giornata alla visita della città che dal 1951 ospita il festival della canzone italiana e, così riprendiamo le nostre bici con tanto di croozer annesso per percorrere quei tre chilometri che ci separano dal centro storico cittadino. La cittadina è molto bella e, manco a dirlo nel giro di qualche minuto ci troviamo davanti al teatro Ariston ed alla statua bronzea del grande Mike Bongiorno che di festival sanremesi ne ha presentati tanti. Anche se trattasi prettamente di cose futili, sono comunque una parte considerevole di storia contemporanea italiana. Una volta rientrati al camper pranziamo (sono circa le 16.00) e cambiamo il nostro spot trasferendoci in una stradina limitrofa al grande parcheggio che da direttamente sul mare, uno spettacolo… .Si rincomincia a pedalare per smaltire il pranzo e così, seguendo la ciclabile in direzione Ventimiglia e percorrendo una galleria di circa due chilometri, arriviamo ad Ospedaletti per fare il solito bagno quotidiano. Finito il momento di relax è nuovamente ora di inforcare le biciclette e, pedalando con gran foga arriviamo ben presto al parcheggio di Giramondo. Finalmente possiamo dedicarci ad una buona cena rinvigorente, dopo la quale però, bisogna accendere il motore del nostro amato camperino per fare ritorno a casa, dopotutto il lavoro ci aspetta… . A notte fonda arriviamo al nostro piccolo paesello dopo aver percorso 415 chilometri in pochi giorni.