CENTRO ITALIA
Pistoia Bolsena
Civita di Bagnoregio
Montecatini
Alto
3/4/5/6
aprile 2015 (ponte di pasqua ) è la prima uscita in assoluto con il nostro
camperino “GIRAMONDO” . Siamo neofiti quindi questa per noi è da considerarsi
proprio un’ avventura . Nessuno di noi ha mai avuto esperienze camperistiche
prima d’ora , tranne un piccolo giretto a bordo di un camper a noleggio . Qui è
diverso , il camper ora è il nostro e dobbiamo assolutamente barcamenarci tra
tutte le sue peculiarità per tornare a casa vincitori .
03/04 Partenza
alle 10.30 circa , ingresso in
autostrada a Villanova d’Asti direzione Genova su A7 poi abbiamo proseguito su A 12 direzione
Livorno – Roma fino al bivio con A11 nei pressi di Viareggio . Da qui in
direzione Firenze fino all’uscita di Pistoia .Trovato area sosta camper a circa
6 km. dal centro città in località Campofossato in V.Calabbiana 2 , all’interno
dell’ agriturismo “Agricamper podere Campofossato” alla quale siamo giunti
intorno alle 15.00 . Area sosta molto bella su prato fronte torrente , attacchi
luce acqua e scarico , ideale per Thor , con circa 8-10 posti , recintata e
sorvegliata . Appena fuori dall’area sosta , sulla strada provinciale che porta
a Pistoia, si trova la fermata del bus 25 che ti porta in circa 10 minuti nel
pieno centro storico della città in piazza San Francesco . Metereologicamente
parlando , il tempo non è dei migliori , sembra voler piovere da un momento
all’altro , l’aria è fredda , il cielo è
plumbeo . Prendiamo dunque il bus con
Thor al guinzaglio e per sicurezza ci
muniamo anche di museruola . A Thor non serve perché è docile ma i controllori possono richiederla e ,
qualche passeggero può fare rimostranze se non l’avesse . Arriviamo in città ,
facciamo pausa gelato “per tutti”. Iniziamo il nostro mini tour percorrendo via
Bozzi , via Curtatone , via Buozzi , via Cavour passando dietro alla chiesa di
San Giovanni fuori civitas dalle caratteristiche mura a fascioni bianco/neri , giungendo quindi nel cuore moderno ed allo
stesso tempo antico della città di Pistoia . Perché questa affermazione ?
Semplicemente perché la piazza del Duomo della città accoglie non solo la
chiesa più importante ma , anche il palazzo del governo , il tribunale , il Battistero
. Sono tutte costruzioni antiche che però sono ancor oggi utilizzate secondo le
loro funzioni iniziali . Pistoia è
contornata da antiche mura che per ragioni di tempo non abbiamo avuto modo di
vedere ma , la visita al cuore della piccola cittadina è piacevole e suggestiva
. Il Duomo, risale al XII secolo ed è dedicato a San Jacopo , anche il
Battistero è della medesima epoca . A fianco c’è il palazzo dei vescovi che
presenta sulla sua facciata in mezzo agli archi , diversi scudi che
contrassegnano i vari casati . Sul retro del Duomo troviamo il palazzo comunale
affiancato a sua volta dalla torre di Catilina mentre , di fronte c’è il
palazzo pretorio . Finito il giretto riprendiamo il bus guidato da una signora
“camperista “ che con fare gentile e cortese ci augura buona vacanza . La
serata passa velocemente e si và a nanna esausti ma contenti .
04/04 Verso le 10.30
, dopo le pratiche post-risveglio , lasciamo Pistoia con un tempo quasi da lupi
( scusa Thor…) , fa freddo e piovvigina , ed imbocchiamo la A11 verso Firenze ,
poi costeggiamo la città seguendo le indicazioni per Firenze sud poi per
Perugia ed Orvieto . Il panorama nonostante le intemperie che ci accompagnano è
molto gradevole . In particolar modo ci ha colpito Orvieto che sorge a ridosso di
un cucuzzolo di tufo , ma anche il paesaggio circostante fatto di pianure
alternate a dolci colline non è affatto male e , al di là delle colline si
trova il lago Trasimeno . Lasciano un
po’ a desiderare la manutenzione del manto stradale e la conformazione delle
vie di comunicazione che generalmente sono abbastanza curvilinee e strette . Usciamo
dalla A11 ad Orvieto in direzione Viterbo – Bolsena . Per arrivare alla area di
sosta , dobbiamo scendere attraversando le strette vie centrali di Bolsena , passare
in mezzo al mercatino dell’antiquariato ed infine costeggiare una parte del
lungolago . Lo spettacolo che ci si presenta davanti ha dell’incredibile .
Ovunque , ma proprio ovunque , in ogni
posteggio , in ogni piazza ed in ogni anfratto c’è un camper , la città ne è invasa . C’è un
primo piazzale nel quale la sosta è consentita ususfruendo del parcometro ma
non ci sono gli attacchi per la corrente ed il carico/scarico . Proseguendo sul
lungolago ancora per 200 metri si arriva all’area di sosta camper Guadetto ,
molto ben servita e spaziosa ma , è meglio telefonare anticipatamene per
prenotare il posto in quanto è sempre piena , si trova all’angolo tra V.le
Cadorna e Via della Chiusa , GPS N.42.38138 E.11.59210 . Usciamo
con Thor per fare un veloce sopralluogo , costeggiando per qualche centinaio di
metri il lago vulcanico più grande d’Europa . Il nostro cagnolone fà qualche
corsetta sulla piccola spiaggia di sabbia nera . Dal litorale si intravedono le
sue due isolette , Martana e Bisentina , alle quali ci si può arrivare con i battelli che fanno il tour ma il lago è
molto mosso e quindi decidiamo di rientrare da Giramondo. Il maltempo continua
ad imperversare anzi , aumentano le precipitazioni ed il vento è sempre più
gelido . Nonostante tutto decidiamo che è meglio cercare di visitare il centro
storico della città , pazzi… . La prima cosa che ci troviamo davanti è la
piazza principale del paese dove è situata la famosa Chiesa di Santa Cristina che
è obbligatorio visitare . La chiesa è medievale , senza troppi fronzoli . Sul
lato sinistro c’è una rientranza dove si trovano diverse cappelle ed al fondo ,
nella parte più antica , in una cripta , c’è la tomba della santa . Abbiamo
scoperto che Cristina morì giovanissima , aveva solamente 11 anni quando fù martirizzata
nel IV secolo d.c. . Nell’ingresso dell’area descritta , si trova un altare che
presenta nella parte alta tre finestrelle blindate che contengono delle
piastrelle con degli schizzi di sangue . Si tratta del miracolo eucaristico avvenuto
circa 750 anni or sono . Spezzando
un’ostia consacrata , scaturirono dal suo interno alcuni zampilli di sangue che
macchiarono appunto le suddette piastrelle . Fuori dalla chiesa , ci dirigiamo
verso la parte alta del paese che è ancora meravigliosamente conservata come
1000 anni fa . Le vie sono strette e le case sono tutte costruite in pietra ed
in ogni angolo c’è qualche particolare che ti colpisce . In cima c’è il
castello che oggi ospita un museo e , salendo su una massicciata difensiva si
può godere di un bel panorama della cittadina e del lago . Rientriamo in camper
fradici ma contenti . Passiamo la serata
giocando qualche partita a carte e poi tutti a riposare .
05/04 La
mattina andiamo al bar a prendere alcune
brioches per la colazione . Davanti all’unico bar aperto nel giorno di Pasqua ,
troviamo un cartello che recita “stamp here your credential” ( timbra qui la
tua credenziale ) wow , ci troviamo in un comune attraversato dalla via
Francigena . Il gestore ci dice di recarci al vicino box informazioni per farci consegnare il passaporto del
pellegrino . Così facciamo e lo vidimiamo . Dopo aver fatto colazione , in
tarda mattinata , decidiamo che è giunto il momento di avviarci verso Civita di
Bagnoregio , la famosa località nota come “la città che muore” e set televisivo
di una famosa pubblicità di marmellate .
Il tempo continua ad esserci ostile ed il freddo si fà sempre più
pungente . Persone del luogo continuano a dire che non ha fatto un inverno
rigido e che quei giorni erano così freddi proprio per quel motivo , il forte
vento di tramontana ce lo ricorda . Proprio ora che ci siamo noi deve esserci
questo tempaccio ? Non è giusto ! Arriviamo in Bagnoregio verso le 12.45 , il
tratto Bolsena –Bagnoregio è molto corto ( solo 15 km.) . Troviamo il piazzale
Bersaglieri che su internet avevamo individuato come area sosta . E’ poco prima
del centro della cittadina , nelle vicinanze di un mini market Simply , ci
possono stare una quindicina di camper e la sosta è a pagamento ma , non ci sono gli attacchi e nemmeno lo scarico
. Dall’altro lato della strada che porta al piazzale , si trova la fermata
della navetta che porta a Civita che è una frazione . Noi la facciamo a piedi e
zampe , e ci mettiamo circa 20 minuti per 2 km. di strada nel centro storico .
Si arriva ad una terrazza panoramica da dove si può amirare la fantastica
veduta sullo splendido borgo di Civita e la inquietante situazione che lo incornicia
: sorge su una altura contornata dal vuoto , su una montagnola di tufo che
giorno dopo giorno si sgretola sempre di più . Altro fattore è che al di sotto
della montagnola dove si erge il borgo , vi siano i corsi di due torrenti
sotterranei che poco alla volta erodono la montagna dall’ interno . Ciò nonostante
, il piccolo gruppo di case è ancora parzialmente abitato . Ci si può arrivare
solamente a piedi percorrendo un ponte molto stretto , lungo all’incirca 200
metri . Fino al 1964 al posto del ponte c’era una strada che poi è franata . A
proposito di frane , all’interno del borgo c’è il museo dedicato a loro .
L’ingresso nella piazzetta dalla porta principale ti fà entrare in un’ altra
dimensione e ti riporta con la mente ai tempi che furono . Un susseguirsi di
scorci panoramici sulla valle sottostante e di angoli caratteristici fanno di
questo luogo una perla incastonata nel centro d’Italia . Pranziamo in loco in
un bel baruccio e , terminata la visita ci rechiamo al parcheggio dove abbiamo
lasciato in sosta Giramondo per decidere il daffarsi . Partire o rimanere ?
Avvicinarsi a casa oppure no ? Alla fine prevale la decisione di intraprendere la strada di ritorno verso casa . Strada
facendo ci dividiamo i compiti ; uno guida , uno naviga ed uno telefona . Così
facendo troviamo un posto dove poterci fermare per la notte , si tratta questa
volta di un camping , il Belsito a Montecatini Alto in V. delle Vigne . Il
campeggio è veramente bello con tutti gli attacchi , carico/scarico piscina ,
mini market , pizzeria –ristorante-bar etc …. Arriviamo intorno alle 20.00 ,
cena e pernottamento .
06/04 Al mattino
del giorno dell’Angelo , ci rechiamo alla volta di Montecatini Alto che , a
detta dei gestori del campeggio è veramente bello e merita di essere visitato .
Hanno ragione . Dopo 10 minuti di marcia , arriviamo sul posto che si presenta
tutto in salita . Il bellissimo panorama
è su tutte le collinette che ci circondano su ognuna delle quali si trova
arroccato un paesino con un campanile ed un castello . Salendo si arriva alla
piazza principale che è dedicata a Giuseppe Giusti , un poeta dell’ottocento
che , anche se era di Massamuccoli ,
gradiva passsare il suo tempo libero a Montecatini Alto . La piazza ricorda un pochino quella che ci si
trova difronte al Pantheon a Roma . Negozietti di souvenir , ristorantini ed un
vecchio teatro trasformato in locale , né sono la cornice . Sempre più in alto
tra le viuzze e le case di pietra , si arriva alla chiesa parrocchiale di
fronte alla quale c’è il monumento ai caduti poi , sul lato di destra si
trovano i resti dell’antica fortezza ed
il monumento moderno dedicato a S.Barbara . Il collegamento tra la parte alta
del paese e la parte più bassa e famosa dove si trovano le terme , è assicurato oltre che dalla strada , anche da
una funicolare . Detta funicolare ha un vagoncino per ogni senso di marcia ,
Gigio e Gigia . Rientriamo in camping per pranzo dopodichè partenza per
Andezeno . Sono ormai le 15.00 quando accendiamo il motore , scendiamo ,
imbocchiamo l’autostrada e nel giro di poco comincia il calvario del rientro .
Un serpentone interminabile ci accompagna , la coda in certi momenti ti blocca
motore e cervello . Finalmente dopo Genova le cose incominciano ad andare per
il meglio ed alle 21.15 riusciamo a varcare finalmente l’uscio di casa .
E’ finita la
nostra prima vacanza da camperisti con il nostro nuovo amico nonché famigliare ,
Giramondo . Ce l’abbiamo fatta , 1208 km speciali . Abbiamo attraversato 5
regioni ( Piemonte – Liguria – Toscana – Umbria – Lazio ) e 13 province (
Torino – Asti - Alessandria – Genova – La Spezia – Massa Carrara – Lucca –
Pistoia – Prato – Firenze – Arezzo – Orvieto – Viterbo ) . Abbiamo visitato un pezzo della zona
chiamata “Tuscia” che a detta di molti è la “provenza “ italiana . Noi ci siamo
saputi arrangiare in tutte le situazioni collaborando attivamente l’un l’altro ed il nostro cagnone è stato un
angelo che ha sopportato per amore nostro di vivere 4 giorni nello spazio che
normalmente usa solo per dormire . Siamo tutti pienamente soddisfatti ed orgogliosi .