giovedì 26 dicembre 2019

CENTRO  ITALIA


 Pistoia   Bolsena   
Civita di Bagnoregio   
Montecatini Alto





3/4/5/6 aprile 2015 (ponte di pasqua ) è la prima uscita in assoluto con il nostro camperino “GIRAMONDO” . Siamo neofiti quindi questa per noi è da considerarsi proprio un’ avventura . Nessuno di noi ha mai avuto esperienze camperistiche prima d’ora , tranne un piccolo giretto a bordo di un camper a noleggio . Qui è diverso , il camper ora è il nostro e dobbiamo assolutamente barcamenarci tra tutte le sue peculiarità per tornare a casa vincitori .


 03/04     Partenza  alle 10.30 circa , ingresso in autostrada a Villanova d’Asti direzione Genova su A7  poi abbiamo proseguito su A 12 direzione Livorno – Roma fino al bivio con A11 nei pressi di Viareggio . Da qui in direzione Firenze fino all’uscita di Pistoia .Trovato area sosta camper a circa 6 km. dal centro città in località Campofossato in V.Calabbiana 2 , all’interno dell’ agriturismo “Agricamper podere Campofossato” alla quale siamo giunti intorno alle 15.00 . Area sosta molto bella su prato fronte torrente , attacchi luce acqua e scarico , ideale per Thor , con circa 8-10 posti , recintata e sorvegliata . Appena fuori dall’area sosta , sulla strada provinciale che porta a Pistoia, si trova la fermata del bus 25 che ti porta in circa 10 minuti nel pieno centro storico della città in piazza San Francesco . Metereologicamente parlando , il tempo non è dei migliori , sembra voler piovere da un momento all’altro , l’aria è fredda  , il cielo è plumbeo .  Prendiamo dunque il bus con Thor al guinzaglio e per sicurezza ci  muniamo anche di museruola . A Thor non serve perché è docile  ma i controllori possono richiederla e , qualche passeggero può fare rimostranze se non l’avesse . Arriviamo in città , facciamo pausa gelato “per tutti”. Iniziamo il nostro mini tour percorrendo via Bozzi , via Curtatone , via Buozzi , via Cavour passando dietro alla chiesa di San Giovanni fuori civitas dalle caratteristiche mura a fascioni bianco/neri ,  giungendo quindi nel cuore moderno ed allo stesso tempo antico della città di Pistoia . Perché questa affermazione ? Semplicemente perché la piazza del Duomo della città accoglie non solo la chiesa più importante ma , anche il palazzo del governo , il tribunale , il Battistero . Sono tutte costruzioni antiche che però sono ancor oggi utilizzate secondo le loro funzioni iniziali .  Pistoia è contornata da antiche mura che per ragioni di tempo non abbiamo avuto modo di vedere ma , la visita al cuore della piccola cittadina è piacevole e suggestiva . Il Duomo, risale al XII secolo ed è dedicato a San Jacopo , anche il Battistero è della medesima epoca . A fianco c’è il palazzo dei vescovi che presenta sulla sua facciata in mezzo agli archi , diversi scudi che contrassegnano i vari casati . Sul retro del Duomo troviamo il palazzo comunale affiancato a sua volta dalla torre di Catilina mentre , di fronte c’è il palazzo pretorio . Finito il giretto riprendiamo il bus guidato da una signora “camperista “ che con fare gentile e cortese ci augura buona vacanza . La serata passa velocemente e si và a nanna esausti ma contenti .

04/04     Verso le 10.30 , dopo le pratiche post-risveglio , lasciamo Pistoia con un tempo quasi da lupi ( scusa Thor…) , fa freddo e piovvigina , ed imbocchiamo la A11 verso Firenze , poi costeggiamo la città seguendo le indicazioni per Firenze sud poi per Perugia ed Orvieto . Il panorama nonostante le intemperie che ci accompagnano è molto gradevole . In particolar modo ci ha colpito Orvieto che sorge a ridosso di un cucuzzolo di tufo , ma anche il paesaggio circostante fatto di pianure alternate a dolci colline non è affatto male e , al di là delle colline si trova il lago Trasimeno  . Lasciano un po’ a desiderare la manutenzione del manto stradale e la conformazione delle vie di comunicazione che generalmente sono abbastanza curvilinee e strette . Usciamo dalla A11 ad Orvieto in direzione Viterbo – Bolsena . Per arrivare alla area di sosta , dobbiamo scendere attraversando le strette vie centrali di Bolsena , passare in mezzo al mercatino dell’antiquariato ed infine costeggiare una parte del lungolago . Lo spettacolo che ci si presenta davanti ha dell’incredibile . Ovunque , ma proprio ovunque , in  ogni posteggio , in ogni piazza ed in ogni anfratto  c’è un camper , la città ne è invasa . C’è un primo piazzale nel quale la sosta è consentita ususfruendo del parcometro ma non ci sono gli attacchi per la corrente ed il carico/scarico . Proseguendo sul lungolago ancora per 200 metri si arriva all’area di sosta camper Guadetto , molto ben servita e spaziosa ma , è meglio telefonare anticipatamene per prenotare il posto in quanto è sempre piena , si trova all’angolo tra V.le Cadorna e Via della Chiusa , GPS N.42.38138 E.11.59210 .   Usciamo con Thor per fare un veloce sopralluogo , costeggiando per qualche centinaio di metri il lago vulcanico più grande d’Europa . Il nostro cagnolone fà qualche corsetta sulla piccola spiaggia di sabbia nera . Dal litorale si intravedono le sue due isolette , Martana e Bisentina , alle quali ci si può arrivare  con i battelli che fanno il tour ma il lago è molto mosso e quindi decidiamo di rientrare da Giramondo. Il maltempo continua ad imperversare anzi , aumentano le precipitazioni ed il vento è sempre più gelido . Nonostante tutto decidiamo che è meglio cercare di visitare il centro storico della città , pazzi… . La prima cosa che ci troviamo davanti è la piazza principale del paese dove è situata la famosa Chiesa di Santa Cristina che è obbligatorio visitare . La chiesa è medievale , senza troppi fronzoli . Sul lato sinistro c’è una rientranza dove si trovano diverse cappelle ed al fondo , nella parte più antica , in una cripta , c’è la tomba della santa . Abbiamo scoperto che Cristina morì giovanissima , aveva solamente 11 anni quando fù martirizzata nel IV secolo d.c. . Nell’ingresso dell’area descritta , si trova un altare che presenta nella parte alta tre finestrelle blindate che contengono delle piastrelle con degli schizzi di sangue . Si tratta del miracolo eucaristico avvenuto circa 750 anni or sono .  Spezzando un’ostia consacrata , scaturirono dal suo interno alcuni zampilli di sangue che macchiarono appunto le suddette piastrelle . Fuori dalla chiesa , ci dirigiamo verso la parte alta del paese che è ancora meravigliosamente conservata come 1000 anni fa . Le vie sono strette e le case sono tutte costruite in pietra ed in ogni angolo c’è qualche particolare che ti colpisce . In cima c’è il castello che oggi ospita un museo e , salendo su una massicciata difensiva si può godere di un bel panorama della cittadina e del lago . Rientriamo in camper  fradici ma contenti . Passiamo la serata giocando qualche partita a carte e poi tutti a riposare .

 05/04     La mattina  andiamo al bar a prendere alcune brioches per la colazione . Davanti all’unico bar aperto nel giorno di Pasqua , troviamo un cartello che recita “stamp here your credential” ( timbra qui la tua credenziale ) wow , ci troviamo in un comune attraversato dalla via Francigena . Il gestore ci dice di recarci al vicino box informazioni  per farci consegnare il passaporto del pellegrino . Così facciamo e lo vidimiamo . Dopo aver fatto colazione , in tarda mattinata , decidiamo che è giunto il momento di avviarci verso Civita di Bagnoregio , la famosa località nota come “la città che muore” e set televisivo di una famosa pubblicità di marmellate .  Il tempo continua ad esserci ostile ed il freddo si fà sempre più pungente . Persone del luogo continuano a dire che non ha fatto un inverno rigido e che quei giorni erano così freddi proprio per quel motivo , il forte vento di tramontana ce lo ricorda . Proprio ora che ci siamo noi deve esserci questo tempaccio ? Non è giusto ! Arriviamo in Bagnoregio verso le 12.45 , il tratto Bolsena –Bagnoregio è molto corto ( solo 15 km.) . Troviamo il piazzale Bersaglieri che su internet avevamo individuato come area sosta . E’ poco prima del centro della cittadina , nelle vicinanze di un mini market Simply , ci possono stare una quindicina di camper e la sosta è a pagamento ma ,  non ci sono gli attacchi e nemmeno lo scarico . Dall’altro lato della strada che porta al piazzale , si trova la fermata della navetta che porta a Civita che è una frazione . Noi la facciamo a piedi e zampe , e ci mettiamo circa 20 minuti per 2 km. di strada nel centro storico . Si arriva ad una terrazza panoramica da dove si può amirare la fantastica veduta sullo splendido borgo di Civita e la inquietante situazione che lo incornicia : sorge su una altura contornata dal vuoto , su una montagnola di tufo che giorno dopo giorno si sgretola sempre di più . Altro fattore è che al di sotto della montagnola dove si erge il borgo , vi siano i corsi di due torrenti sotterranei che poco alla volta erodono la montagna dall’ interno . Ciò nonostante , il piccolo gruppo di case è ancora parzialmente abitato . Ci si può arrivare solamente a piedi percorrendo un ponte molto stretto , lungo all’incirca 200 metri . Fino al 1964 al posto del ponte c’era una strada che poi è franata . A proposito di frane , all’interno del borgo c’è il museo dedicato a loro . L’ingresso nella piazzetta dalla porta principale ti fà entrare in un’ altra dimensione e ti riporta con la mente ai tempi che furono . Un susseguirsi di scorci panoramici sulla valle sottostante e di angoli caratteristici fanno di questo luogo una perla incastonata nel centro d’Italia . Pranziamo in loco in un bel baruccio e , terminata la visita ci rechiamo al parcheggio dove abbiamo lasciato in sosta Giramondo per decidere il daffarsi . Partire o rimanere ? Avvicinarsi a casa oppure no ? Alla fine prevale la decisione di intraprendere  la strada di ritorno verso casa . Strada facendo ci dividiamo i compiti ; uno guida , uno naviga ed uno telefona . Così facendo troviamo un posto dove poterci fermare per la notte , si tratta questa volta di un camping , il Belsito a Montecatini Alto in V. delle Vigne . Il campeggio è veramente bello con tutti gli attacchi , carico/scarico piscina , mini market , pizzeria –ristorante-bar etc …. Arriviamo intorno alle 20.00 , cena e pernottamento .

06/04     Al mattino del giorno dell’Angelo , ci rechiamo alla volta di Montecatini Alto che , a detta dei gestori del campeggio è veramente bello e merita di essere visitato . Hanno ragione . Dopo 10 minuti di marcia , arriviamo sul posto che si presenta tutto in salita . Il bellissimo  panorama è su tutte le collinette che ci circondano su ognuna delle quali si trova arroccato un paesino con un campanile ed un castello . Salendo si arriva alla piazza principale che è dedicata a Giuseppe Giusti , un poeta dell’ottocento che , anche se  era di Massamuccoli , gradiva passsare il suo tempo libero a Montecatini Alto .  La piazza ricorda un pochino quella che ci si trova difronte al Pantheon a Roma . Negozietti di souvenir , ristorantini ed un vecchio teatro trasformato in locale , né sono la cornice . Sempre più in alto tra le viuzze e le case di pietra , si arriva alla chiesa parrocchiale di fronte alla quale c’è il monumento ai caduti poi , sul lato di destra si trovano i resti dell’antica fortezza  ed il monumento moderno dedicato a S.Barbara . Il collegamento tra la parte alta del paese e la parte più bassa e famosa dove si trovano le terme , è  assicurato oltre che dalla strada , anche da una funicolare . Detta funicolare ha un vagoncino per ogni senso di marcia , Gigio e Gigia . Rientriamo in camping per pranzo dopodichè partenza per Andezeno . Sono ormai le 15.00 quando accendiamo il motore , scendiamo , imbocchiamo l’autostrada e nel giro di poco comincia il calvario del rientro . Un serpentone interminabile ci accompagna , la coda in certi momenti ti blocca motore e cervello . Finalmente dopo Genova le cose incominciano ad andare per il meglio ed alle 21.15 riusciamo a varcare finalmente l’uscio di casa .



E’ finita la nostra prima vacanza da camperisti con il nostro nuovo amico nonché famigliare , Giramondo . Ce l’abbiamo fatta , 1208 km speciali . Abbiamo attraversato 5 regioni ( Piemonte – Liguria – Toscana – Umbria – Lazio ) e 13 province ( Torino – Asti - Alessandria – Genova – La Spezia – Massa Carrara – Lucca – Pistoia – Prato – Firenze – Arezzo – Orvieto – Viterbo  ) . Abbiamo visitato un pezzo della zona chiamata “Tuscia” che a detta di molti è la “provenza “ italiana . Noi ci siamo saputi arrangiare in tutte le situazioni collaborando attivamente l’un  l’altro ed il nostro cagnone è stato un angelo che ha sopportato per amore nostro di vivere 4 giorni nello spazio che normalmente usa solo per dormire . Siamo tutti pienamente  soddisfatti ed orgogliosi .