DANIMARCA 2022
Quest’anno per le vacanze estive abbiamo deciso di andare nei Balcani che è risaputo avere il loro fascino, ma purtroppo tre giorni prima della nostra tanto attesa partenza, vengono segnalate dai media alcune schermaglie tra Serbia e Kosovo che non fanno presagire nulla di buono, così un po' a malincuore, decidiamo di cambiare all’ultimo momento la destinazione del nostro viaggio. Dopo una breve ma attenta riflessione e dopo un briefing del team Giramondo, prende forma l’idea di andare verso il nord Europa, in Danimarca per esempio…detto, fatto!
Abbiamo constatato
nel nostro girovagare di questi anni, che ci sono pochi danesi in giro per il
nostro continente, sapete il perché? Noi lo abbiamo scoperto solo ora e, se volete procediamo con il racconto così lo capirete anche voi.
10/08 Partiamo dalla nostra piccola Andezeno in provincia di Torino nel pomeriggio, in direzione frontiera Como-Chiasso. Attraversando tutta la Svizzera con i suoi piacevoli paesaggi, arriviamo in tarda serata in Germania, a Wangen im Allgau per la precisione. In questa località troviamo una
bellissima area di sosta automatizzata (15,00 euro a notte) completa di tutto, vicino agli impianti
sportivi della cittadina.
11/08 Dopo aver adempiuto alle solite
pratiche post-risveglio, accendiamo il nostro camper e puntiamo verso nord-est
in direzione Dachau. Parcheggiamo nel parking prospiciente il centro
commemorativo, e conseguente visita al campo di concentramento
(entrata gratuita). Finito il bagno di cultura nel rispettoso ricordo di quanto
accaduto ottanta anni fa, ripartiamo seguendo le trafficate vie di
comunicazione tedesche e, percorrendole verso nord, arriviamo a Rothenburg ob
der Tauber, la perla della Romantic Strasse. Per oggi la nostra residenza è
fissata nel park n.3 della cittadina, molto economico, bello, pulito e comodo al centro.
Facciamo una doverosa ed accurata visita serale della località tedesca
dopodiché tutti a riposare, domani sarà una giornata faticosa.
12/08 Di buon mattino ci alziamo e diamo
un'ultima fugace occhiata alla città che ci ha dato ospitalità per la notte, questo è
l’unico svago che in questa giornata ci possiamo permettere in quanto
l’intenzione è quella di fare tutta una tirata verso nord per avvicinarci
quanto più possibile al confine con la Danimarca. Attraversiamo nelle gratuite
ma disastrate autostrade tedesche varie città più o meno conosciute fino a
quando, alle porte di Hamburg rimaniamo incolonnati per ore sotto il sole
mettendo a dura prova il motore del nostro camper Giramondo…poverino. Alla fine riusciamo a trovare una
sosta nell’abitato di Itzehoe in un park gratuito, in compagnia di altri amici
camperisti di varie nazionalità.
13/08 Da Itzehoe a Flensburg è un attimo, così come da quest’ultima città è un attimo arrivare al confine con la terra dei vichinghi. Finalmente ci siamo, la Danimarca ci accoglie tra le sue braccia mostrandoci un paesaggio a dir poco stupendo, ampi campi di grano che ci accompagneranno per il resto del viaggio, si alternano a pascoli e brughiere di erica fiorita in una atmosfera quasi surreale.
Il nostro improvvisato programma di viaggio
prevede di recarsi all’isola di Romo dove, proprio come nella più vicina
Camargue, si può sostare con il proprio veicolo ricreazionale sull’ampia
spiaggia (due chilometri di larghezza in alcuni punti), bellissimo. In tarda
serata lasciamo la splendida spiaggia per cercare una più consona sosta per la
notte che troviamo qualche chilometro più a nord nella città più antica di Danimarca (fondata pare intorno al 700 dc), Ribe. Anche qui
troviamo un bel park gratuito con annessi servizi e c/s molto comodo al centro.
14/08 È domenica e decidiamo di andare con
le biciclette ed il croozer di Thor a vedere il villaggio vichingo di Ribe, un
parco tematico che ricostruisce fedelmente abitazioni, usi e costumi
dell’epoca vichinga. I figuranti che rendono più veritiera l’ambientazione, sono persone
comuni provenienti da ogni parte della nazione che per un paio di settimane all'anno accettano di vivere lontani dagli agi della vita moderna e, senza ricevere
compenso alcuno, offrono al visitatore l’opportunità di immergersi in
un’esperienza singolare proiettandolo nel mondo vichingo di un millennio fa.
Terminata la visita al parco e vista anche la bellissima cittadina di Ribe con
le sue belle abitazioni colorate, ripartiamo alla volta di Esbjerg, non per
vedere la città portuale che ad un primo sguardo sembra non essere
particolarmente interessante, ma bensì per vedere l’opera “l’uomo incontra il
mare”. Si tratta di un complesso monumentale costituito da quattro statue alte
circa nove metri cadauna che rappresentano quattro uomini seduti con lo sguardo
rivolto verso l'orizzonte, posizionati sulla scogliera in occasione del centenario della
fondazione della città.Dopo aver provato il brivido dell’impotenza difronte a
questi colossi e, dopo aver fatto le foto di rito, ci spostiamo nuovamente con
Giramondo e ci trasferiamo a Blavand, in un park gratuito con servizi in
centro città.
Tenete
presente che in questa nazione gli orari “fisiologici” sono
differenti da quelli della stragrande maggioranza degli italiani; i negozi
aprono in tarda mattinata e alle 17.00 sono tutti chiusi, ad eccezione dei supermarket che sono aperti in genere fino
alle 21.00, ed i ristoranti e le pizzerie che chiudono alle 20.00… diciamo che
dalle 21.00 non si vede più nessuno in giro.
15/08 Buon ferragosto a tutti! Siamo nella
splendida spiaggia di Blavand. Naturalmente è bene
ricordare che qui ed in tutto il resto del territorio nazionale non esistono stabilimenti
balneari e l’accesso alle spiagge è libero sia per gli umani che per gli
animali senza alcuna discriminazione, tutto perfettamente pulito ed ordinato…
la civiltà di questo popolo è disarmante. Bagno obbligatorio nel Mare del Nord
in compagnia di una bella foca che, dall’isolotto sul quale si è fermata a
prendere il sole, ci tiene d’occhio. Dopo questo strano ma piacevole incontro
proseguiamo il viaggio verso Hivde Sande (letteralmente “sabbie bianche”), un
itsmo di terra lungo parecchi chilometri con spiagge favolose, dove
approfittiamo per fare un ulteriore nuotata. Finita la vita da spiaggia che al
giorno di ferragosto è doveroso fare, ci rechiamo a Ringkobing dove sostiamo in
una bella area di sosta su prato, senza servizi ma allestita con alcuni
tavolini da pic-nic, naturalmente gratuita.
16/08 Dopo la tranquillissima nottata, il
nuovo giorno si presenta a noi con un programma niente male. Subito andiamo a
visitare il parco delle sculture di sabbia a Sondervig, molto vicino a dove
abbiamo pernottato. In questo luogo ogni anno artisti provenienti da tutta Europa si radunano e con tanta pazienza, manualità e maestria, compiono vere opere d’arte usando
esclusivamente sabbia ed acqua. Ogni anno c’è un tema differente, nel 2022 è il medioevo.Non poteva mancare
una scultura dedicata al fondatore della comunità scandinava,
il vichingo “dente blu” o bluetooth che dir si voglia.
Ebbene sì, il termine che identifica una tecnologia moderna affonda le radici in una epoca remota. Quando i ceo di Intel, Nokia ed Erickson si ritrovarono per mettere a punto una tecnologia capace di interfacciarsi con diversi dispositivi, presero spunto dall’unificatore dei paesi scandinavi, un tale detto Bluetooth per via del “dente morto” di colore azzurrognolo che faceva bella mostra di se nel suo sorriso.
Dopo la visita proseguiamo il nostro viaggio con l’intenzione
di andare a vedere il piccolo faro rosso di Bovbjerg. Ma il tour giornaliero no
è terminato, e così in breve tempo ci ritroviamo difronte alla casa di conchiglie
di Thyboron. Si narra che una giovane coppia dovesse trasferirsi in quella
località per motivi di lavoro ma la moglie non era contenta di questa
decisione. Per convincerla il marito le promise una casetta talmente bella, che
da tutto il mondo sarebbero venuti a vederla, e così fu. Mobilitò tutti i
pescatori della zona affinché gli portassero quante più conchiglie possibile e
con quelle costruì la casa per la sua sposa.
Dopo questa
lunga e faticosa giornata, troviamo finalmente ospitalità per la notte a Lokken
nell’area sosta Lokken Mobile Home Park gestita dal simpatico signor Tommy. A
coloro che arrivano durante la notte come nel nostro caso, il gestore al
mattino fa trovare davanti alla porta del camper un biglietto di benvenuto ed
un contenitore con le uova in omaggio per la colazione e la busta dove versare
il corrispettivo (14,00 €).
È bello notare come tante volte non si riesca a percepire il
confine tra proprietà pubblica e quella privata in queste cittadine danesi, in quanto
la mancanza di recinzioni perimetrali o cancelli, dato il bassissimo tasso di criminalità, mandano in confusione il turista. Spesso le porte delle abitazioni
rimangono spalancate e le bicilette (mezzo molto utilizzato) sono appoggiate al
muro senza catenacci o quant’altro venga usato comunemente come deterrente contro
i malintenzionati. Una curiosità; talvolta lungo le strade principali del paese si possono trovare bancarelle con prodotti locali (miele, uova, patate etc..) nelle quali si lascia l'importo da corrispondere direttamente in una cassettina in assenza di persone addette alla vendita, e tutti lo fanno.
17/08 Lasciamo il buon Tommy e la sua area
sosta per andare a vedere il faro che sta scomparendo a Rubjergknude. Questo
faro fu spostato anni addietro ma purtroppo l’avanzare inesorabile della sabbia
del deserto che lo circonda, lo sta facendo scomparire nuovamente. Meglio dunque goderselo fin che è possibile e scattare magari qualche bella foto ricordo. Ora ci lasciamo alle spalle l’aria frizzantina del deserto che
imprigiona il segnalatore luminoso e ripartiamo alla volta di Hirtshalls per
visitare l’acquario più importante del nord Europa famoso per avere al suo
interno fauna ittica autoctona.
Al visitatore viene rilasciato uno speciale
passaporto che qualora venga completato con tutti i “visti” dell’acquario, dà diritto al conseguimento di un diploma onorario.
Ma la giornata non è finita e
altre dune di sabbia ci attendono, sono quelle del deserto danese di Rabjerg Mile. Queste dune sono un vero spettacolo della natura che lasciano il
visitatore letteralmente senza fiato. Qualcuno di voi sicuramente avrà già
avuto modo di vedere le Dune du Pilat in Francia, ecco, oserei dire che quelle
danesi sono più belle e più ampie. La notte arriva portando con se tanta stanchezza e tanta gioia, e decidiamo di passarla in libera in compagnia
di altri camper al confine tra il deserto stesso e la strada.
18/08 L’obiettivo di oggi è quello di
raggiungere l’estremo nord della nazione, laddove il Mare del Nord ed il Mar
Baltico si scontrano (date le diverse correnti)…Grenen
arriviamo! Iniziamo il nostro vagare sulla vasta spiaggia di Grenen di buon
mattino, accolti da una distesa di stelle marine che a causa della marea si
sono spiaggiate, e incredibilmente arriviamo in poco tempo nel punto in cui la terra
ferma finisce, laddove l’Europa continentale termina e
dove i mari si abbracciano. Arrivati in punta, mentre stiamo tutti rimirando lo
spettacolo delle correnti contrarie, una foca noncurante dei turisti che stanno impazzendo di gioia nel vederla, si mostra
con grazia e naturalezza. Intanto i “sommerbus” (sorta di bus la cui motrice
è un trattore agricolo)
compiono il loro lavoro trasportando una moltitudine di
turisti poco propensi al trekking.
Dopo la soddisfazione di essere stati nel
punto più a nord mai toccato dal team Giramondo (capo nord ancora ci manca),
rimettiamo in moto il nostro camper per recarci in visita al cimitero vichingo
di Lindholm Hoje. Anche in questo luogo troviamo delle analogie con il
territorio francese infatti, questo sito sacro ricorda molto il cimitero di
Carnac in Bretagna. Questa necropoli venne portata alla luce tra il 1952 ed il
1958 ed è stata in uso dal 400 dc al 1000 dc. Le pietre tombali sono disposte
in maniera diversa a seconda del sesso della persona tumulata; se posizionate in cerchio vi erano seppellite delle
donne mentre, se erano disposte a triangolo (a ricordare probabilmente la forma di una nave vichinga) erano
per gli uomini.Ennesima ripartenza della giornata odierna con breve sosta a
Mariager, la città delle rose, dopodiché arriviamo ad Aarhus dove ci fermiamo
nel camping omonimo.
19/08 Nella città di Aarhus, una delle più
importanti della Danimarca, c’è un museo a cielo aperto, il Den Gamble By (significa
“la vecchia città”). È l’ennesima rappresentazione della
vita danese del passato, in particolar modo dal 1860 (gli anni in cui visse
H.C. Andersen il famoso scrittore danese ed anche autore di molte fiabe come “la sirenetta”
ed “il brutto anatroccolo”) fino ad arrivare ai tempi moderni intorno agli anni
80 del secolo scorso. Ora però è meglio lasciare il tempo che fu e proseguire il viaggio, la prossima destinazione
in programma è Jelling dove si possono ammirare alcune pietre runiche. Il
villaggio che ci accoglie è piccolino e al suo centro si trova un moderno museo interattivo
molto adatto ai visitatori più giovani che spiega la storia del popolo danese, mentre nel giardino antistante, nei paraggi della chiesa e del cimitero, si
possono ammirare due enormi pietre scolpite (le pietre runiche appunto) e su una delle
quali pare esserci incisa la parola Danimarca.
Facciamo ancora
qualche chilometro per arrivare a Karteminde per la sosta notturna. L’area
sosta come spesso capita in Danimarca, è alla marina. Ci sono i servizi, il
c/s e perfino i bbq messi a disposizione per cucinare il pesce appena pescato dai pescatori locali.
20/08 A Karteminde facciamo un bel bagno nel Mar Baltico e, bisogna ammettere che l’acqua è veramente molto fredda, dopodiché andiamo nella non lontana cittadina di Nyborg che pare essere stata la prima capitale della Danimarca, per vedere il castello ed il suo centro abitato. Non è stato molto entusiasmante ma quello che accadrà di lì a poco lo sarà ancor meno. Infatti per arrivare sull’isolotto dove sorge l’odierna capitale Kobenvan (Copenaghen) bisogna transitare su un ponte lungo una decina di chilometri al costo di 82,00 euro (è l’unico tratto di strada a pagamento, le autostrade sono gratis in Danimarca).
Un pò perplessi ma per niente abbattuti, arriviamo in serata a
Roskilde, una bella cittadina poco fuori la capitale, con la seria
intenzione di andare a visitare la cattedrale dove si trovano le tombe reali, e
il museo delle navi vichinghe. La sosta è permessa nel parcheggio del museo e
così ci fermiamo in questo posto in compagnia di altri camperisti.
21/08 Oggi ci aspetta l’ingresso trionfale
nella capitale danese Kobenvan (letteralmente “il porto di Koben”), Copenaghen.
Prima di arrivarci però abbiamo in programma di visitare ben due castelli.
Hillerod il primo, è sicuramente molto bello ma, con mezzi ingombranti come i
nostri camper, è una vera impresa trovare parcheggio. La visita è veloce,
dobbiamo fare i turni per poter vedere qualcosa, perché una persona deve sempre
stare sul mezzo pronta a spostarlo in qualsiasi momento. Il secondo castello in
lista è quello di Helsingor dove invece c'è un ampio parcheggio, famoso per essere stato la casa del principe Amleto
nella tragedia di Shakespeare e divenuto patrimonio dell’Unesco nel 2000.
Due strutture molto diverse tra loro ma
veramente molto belle. Tra le tante cose, noi non ci siamo ricordati ma,
proprio sul molo vicino al castello si può ammirare la statua del Sirenetto, il
fidanzato della più famosa Sirenetta sita a Copenaghen.
In serata arriviamo a Copenaghen al City Camp, un’area sosta veramente molto spartana ma comodissima al centro della città.
22/08 Incominciamo la nostra esplorazione
della capitale danese rigorosamente in bicicletta, passando prima dal quartiere
di Christiania e poi arrivando fino al palazzo reale dove abbiamo avuto la fortuna di poter assistere al rituale del cambio della guardia. In seguito abbiamo visto le belle case
colorate che si affacciano sul canale del Nyvan
e poi, dopo vari chilometri di
pedalate finalmente abbiamo fatto ritorno al nostro amato camper.
23/08 Rifacciamo un altro giro della città
con le nostre biciclette ed il croozer per trasportare il nostro compagno
peloso Thor. Arriviamo fino alla Sirenetta e, devo dire che la delusione è
stata grande, la statua in se per se non è niente di speciale così come non lo
è la location che la ospita con il modernissimo termovalorizzatore (quello sul
cui tetto si può sciare) che gli fa da sfondo.
Comunque tutto il centro città è
molto carino e a misura d’uomo, con palazzi in stile liberty e casette
colorate.
24/08 Questa mattina lasciamo l’ambiente urbano
di Copenaghen e andiamo nelle campagne circostanti per visitare il castello di
Vallo. È una bella residenza immersa nel verde, nella quale
soggiornano vedove e nubili dell’alta nobiltà danese. Qualche scatto fotografico, una
bella passeggiata e poi via, verso una nuova meta. Prossima destinazione…
scogliere di Monsklint.
Dopo avere percorso qualche chilometro di strade
strette nel bucolico panorama di questa terra selvaggia, finalmente arriviamo
nel parcheggio del Geopark dove si può sostare anche per la notte al prezzo di
5,00€, e dal quale si dipanano tutta una serie di sentieri adatti
ad ogni livello di preparazione, per vedere le scogliere di gesso più alte
della nazione (circa 150 metri di altezza) anche conosciute con il nome di “caraibi
freddi”. Scendendo ben 495 scalini in mezzo ad una immensa faggeta nella quale
è possibile trovare anche qualche fungo, si arriva direttamente in mare e lo
spettacolo che offrono queste formazioni rocciose è veramente impareggiabile. Queste giovani scogliere, hanno solamente settanta milioni di anni e sulla
piccola spiaggia che le divide dal mare, si possono trovare ancora fossili del
cretaceo mentre in cielo talvolta si può ammirare il volo del falco pellegrino. Durante la notte il
parcheggio si trasforma diventando un Dark Sky Park dal quale si può ammirare la notte stellata più
bella che si possa immaginare con tutte le costellazioni e la via lattea in
bella vista, roba da far invidia perfino a Van Gogh.
25/08 Lasciamo Monsklint e ci rechiamo a
Stege per fare qualche acquisto e per fare una sontuosa colazione a base di
dolcetti tipici del luogo. Con la pancia piena decidiamo di proseguire il
nostro viaggio seguendo una strada alternativa non pianificata in precedenza
che prevede anche l’utilizzo di traghetti. Da Tars in quarantacinque minuti di
navigazione arriviamo a Spodsbjerg e, da qui proseguiamo fino al tipico
villaggio di pescatori di Faaborg che visitiamo molto volentieri e con grande
interesse. Finita la visita a questa cittadina, ripartiamo per fermarci qualche chilometro più in la, nel piazzale del castello di Egeskov, in libera.
26/08 Egeskov Slot è una nobile dimora
privata ma visitabile, che sorge nel bel mezzo di un acquitrino, e le cui
fondamenta sono costituite da centinaia di tronchi di quercia messi in
verticale che hanno il compito di sorreggere la struttura del castello. Il
maniero è circondato da uno stupendo giardino e orto botanico curato nei minimi
particolari. Nell’area attigua alla costruzione si possono anche visitare il
museo del campeggio e dell’outdoor, un museo dedicato ad auto e moto, una serra e tante altre cose. Partenza da questa fantastica location
nel pomeriggio per incominciare nostro malgrado il viaggio di rientro.
Allora,
avete capito perché si vedono così pochi danesi in giro? Perché la loro terra, la
loro nazione è un’isola felice ed è incantevole. Chi glielo fa fare di andare
in giro, quando hanno il meglio a casa loro?
Oltrepassiamo
il confine, siamo nuovamente in Germania e ci fermiamo per la notte nella città
di Kiel in una area sosta gratuita adiacente al centro commerciale Citti Park.
27/08 Giornata di solo trasferimento fino
alla cittadina di Northeim dove sostiamo gratuitamente in un’area sosta molto
frequentata e poco tranquilla nei pressi del lago.
28/08 Anche oggi la nostra tabella di
marcia ci impone di fare solo trasferimento passando da Wurzburg, altra località famosa della strada romantica, per arrivare a
Bad Mergentheim dove passeremo la notte.
29/08 Giornata di viaggio con transito in
Austria dove a Dopo la visita della
bella città montana, ripartiamo alla volta di Mittenwald dove ci fermiamo per
la notte nel camping Alpen Caravanpark Tennsee.
30/08 Con la giornata di oggi arriviamo in
Italia e con l’attraversamento del confine finisce la nostra vacanza.
Cosa dire…
per essere stata un ripiego dobbiamo dire che è stata una scelta molto azzeccata, che
ci ha dato l’opportunità di conoscere una terra ed un popolo meravigliosi,
sicuramente molto più avanti rispetto ai popoli latini per il rispetto dell'ambiente e per senso civico.
Di contro
sicuramente c’è il costo della vita molto più alto rispetto a quello a cui
siamo abituati. Si pensi che il gasolio con il quale alimentiamo i nostri amati
veicoli ricreazionali, in Danimarca costa normalmente un 20% in più che in
Italia, e così anche i generi alimentari etc...
Comunque è
sicuramente uno di quelle mete che ti rimane nel cuore, insomma 5929 chilometri di soddisfazione e piacere per il team Giramondo.