venerdì 20 settembre 2024

71° 10' 21" N Viaggio a Nordkapp e Norvegia estate 2024



    71° 10' 21" N

                                   Viaggio a Nordkapp e Norvegia estate 2024

 

E’ giunto il momento di fare il viaggio della svolta, quel viaggio che fa scrivere il nome del Camperrito Team Giramondo nell’Olimpo dei veri camperisti consacrandolo una volta per tutte al camperismo più estremo.

Il nostro famigliare a quattro zampe sta invecchiando e il camper è stato preso proprio per poter godere della sua piacevole compagnia anche quando andiamo in vacanza. Questa è una ragione in più per compiere quel viaggio tanto atteso, pensato, desiderato e sognato di questi ultimi 10 anni. Sarà un viaggio lungo e molto faticoso ma sicuramente molto interessante. Ma veniamo a noi…

08/08                        Sono le 18.00 ed è giunto finalmente il momento di partire, ci dirigiamo in autostrada A4 e poi sulla A26 Gravellona Toce fino a Varese e conseguentemente attraversiamo il valico di Malnate che ci fa entrare in Svizzera. Sosta tecnica a Bellinzona per cenare e far sgambettare Thor. Ma abbiamo bisogno di macinare km e quindi decidiamo di continuare a guidare per finire di attraversare la terra elvetica tramite il tunnel del San Gottardo (16942 mt) e entrare nella grande Germania continuando su E41 e finendo la nottata su un parcheggio di una rivendita di camper e roulotte nella località di Stockach.

09/08                        Continua il trasferimento verso il grande nord con brevi soste nelle aree di sosta delle autostrade tedesche. Molte code ed anche il maltempo ci fanno compagnia durante il percorso verso Hamburg. Sostiamo a Soltau in un park nelle dirette vicinanze di un campeggio naturista in compagnia di altri camper.

10/08                        Fatti gli ultimi 200 km in terra teutonica, giungiamo al porto di Puttgarden dove ci imbarchiamo alle 12.15 per la Danimarca e precisamente per Rodby. Costo di 174,00 per una  traversata di 55 minuti. Giungiamo al porto di Copenaghen e imbocchiamo il tunnel sottomarino che ci immette nel ponte di Oresund che collega la Danimarca alla Svezia. Costeggiamo la costa ovest svedese in direzione Helsingborg prima, e poi verso il centro in direzione Jonkoping. Troviamo sosta in un spiazzo vista lago nei pressi di Bunn dove vengono a farci compagnia un gruppo di ragazzi a bordo di svariate Cadillac degli anni 50 e 60 del 1900. È infatti molto frequente trovare in Svezia in particolar modo, ma anche in Finlandia ed in Norvegia parecchi estimatori di auto soprattutto d’epoca made in USA.

11/08                        E’ domenica, e la giornata la utilizziamo per percorrere i 300 km che ci separano da Stoccolma. Al nostro arrivo nella capitale svedese troviamo ospitalità presso il camping Stockholm Flatens Skogsvag nel quartiere di Alta a pochi km dal centro della città. Isabella e Giulia vanno alla scoperta della città mentre io e Thor stiamo in campeggio a fare i guardiani del fortino.

12/08                         Di prima mattina puntiamo verso nord percorrendo la E4. A questo proposito è bene specificare che il concetto di autostrada nei paesi nordici è totalmente diverso da ciò a cui siamo abituati; le strade più importanti sono equiparabili alle nostre provinciali, hanno un traffico minimo rispetto alle nostre, sono spesso gratuite ma la sicurezza è ridotta a zero e per questo motivo non si possono proprio considerare highway. Continuiamo a guidare per ore fino a raggiungere Rundvik una anonima cittadina ad una cinquantina di km dalla più conosciuta Umea. Notte in riva al mare in uno spiazzo all’apparenza insignificante ma che ci regala uno spettacolo di quelli che nella vita non si possono assolutamente dimenticare. Sono le 23.50 e uscendo dal camper Isabella scorge nel cielo un sottile tratto di luce verde, ci chiama per capire meglio cosa possa essere questo strano fenomeno, fino a che questo fascio luminoso si ingrandisce ed inizia a danzare davanti a noi…l’aurora boreale si è presentata al Camperrito Team Giramondo in tutto il suo splendore. In seguito alcune persone finlandesi ci spiegheranno che in realtà l’aurora boreale si può vedere tutto l’anno ma dipende molto dalle condizioni climatiche presenti in quel momento. Una curiosità che riguarda invece la gioventù svedese è che i ragazzi possono all’età di sedici anni guidare auto ,Volvo per lo più, depotenziate (possono fare 40 km/h come i trattori agricoli), customizzate con un sacco di lucine e senza targa posteriore sostituita da un semplice triangolo rosso. Non vi intimidite perciò se incontrate questi soggetti per strada, è tutto regolare.

13/08                        Partenza da Rundvik con il proposito di entrare in Finlandia in serata. Percorriamo tuto il giorno le strane autostrade del nord e verso le 16.00 entriamo finalmente in Lapponia varcando il confine che divide Svezia e Finlandia. La prima cittadina nella quale ci imbattiamo si chiama Tornio dove ci fermiamo per fare un po' di spesa, visto che qui c’è l’euro come moneta ufficiale. Percorrendo subito dopo la E7 arriviamo al villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, nel quale si attraversa fisicamente la linea immaginaria del circolo polare artico, il famoso Napapiiri. Per la notte ci fermiamo nell’area sosta camper gratuita dedicata, all’interno del suddetto villaggio.

14/08                        Mattinata e primo pomeriggio passati a spendere soldi per l’acquisto di gadget e pensierini vari nei mille negozietti di souvenir/gift shop che in questo posto si trovano.

DISTANZA EFFETTIVA ANDEZENO (N 45 2 19)-ROVANIEMI (66 32 35 circolo polare artico) 3426 KM.

Ripartenza verso nord percorrendo tutta la E75 impostando direttamente il navigatore su Nordkapp. Siamo entrati anche fra l’altro in pieno territorio del popolo Sami e così, dopo svariati km, costeggiando ed attraversando immense foreste di betulle e abeti lambite da limpide acque, arriviamo a Karigasniemi dove facciamo gasolio in un self service che ha preimpostata la lingua russa e ci fermiamo per la solita sosta notturna, che tanto notturna non è, poiché c’è ancora ben nitido l’effetto retroattivo del sole di mezzanotte ed è tutto molto chiaro.

15/08                        Mancano solo 300 km al raggiungimento di Capo Nord. Ci rimettiamo in marcia seguendo via via la strada che ad ogni angolo ci regala panorami mozzafiato intramezzati raramente da qualche piccolo centro abitato. Lungo il percorso non è difficile incrociare delle renne che talvolta si fanno ammirare dagli automobilisti in mezzo alla strada. Entriamo in Norvegia, arriviamo fino all’abitato di Honningsvag  passando in un tunnel di 6870 metri parzialmente sott’acqua, e iniziamo a percorrere gli ultimi 40 km per raggiungere la nostra meta e devo dire, sono abbastanza insidiosi per il nostro vecchio camper poiché la strada ha una pendenza media del 9%, tortuosa e stretta. Finalmente arriviamo al piazzale di ingresso a Capo Nord, adesso possiamo dire veramente Buon Ferragosto a tutti, paghiamo il ticket di circa 27,00  a testa e 17,00 € per il parcheggio per una durata di 24 ore.

DISTANZA ANDEZENO (45 2 19 N)-NORDKAPP (71 10 21 N) KM 4111

È trecento anni che visitatori da tutto il mondo con ogni mezzo giungono fin qui per visitare il punto più settentrionale dell’Europa continentale e il Camperrito Team Giramondo non poteva essere certamente da meno. Questo spettacolare promontorio a picco sull’oceano di Norvegia sorge su un piccolo isolotto che si chiama Mageroya ma, al contrario di quanto si possa pensare il punto più a nord vero e proprio è a otto km di distanza dal Globe Monument raggiungibile solamente a piedi percorrendo un sentiero. Purtroppo però il tempo non è dei migliori, del resto siamo in Norvegia, e il forte vento (30-35 nodi) fa sobbalzare tutto il giorno e la notte (anche se chiarissima) il camper.

16/08                        Giorno e notte non si distinguono ed il vento continua a soffiare fortissimo. Ci sentiamo in pericolo così, alle 03.30 siamo tutti svegli e pronti per recarci al Globe Monument simbolo di Nordkapp eretto nel 1977 per la foto di rito e conseguentemente ripartiamo lasciando questo posto tanto iconico quanto invivibile. Ci rechiamo a Honningsvag percorrendo la strada a ritroso, galleria compresa, ed imbocchiamo per qualche km la strada panoramica 889. Ritorniamo quindi nuovamente sulla strada precedente e ci dirigiamo verso la città di Alta. Facciamo il solito tour del centro cittadino andando a vedere la cattedrale dell’aurora boreale. Questa chiesa dallo stile moderno ha la facciata rivestita interamente da lastre di titanio che hanno il compito di amplificare l’effetto luminoso dell’aurora. Ripartiamo e, viaggiando verso Tromso decidiamo di fermarci per la sosta notturna nei pressi di Alteidette.

17/08                        Ci rimettiamo in strada in direzione Tromso continuando a guidare sempre sulla E6, la strada principale della Norvegia. Ad un certo punto ci imbattiamo nel nostro primo traghetto norvegese in località Olderdalen verso Lyngseidet dalla durata di circa 35 minuti. Prendiamo dopo poco un altro ferry, la linea Svensby-Breivikeidet che in 20 minuti di navigazione ci porta nuovamente sulla terra ferma poi, diritti fino alla capitale dell’artico, Tromso appunto. Questa è una località nella quale antico e moderno si confondo e convivono in armonia, sede del museo dedicato all’artico, ospita anche l'omonima cattedrale, una chiesa anch’essa in stile moderno. Ma lo show must go on e quindi si riparte in direzione Narvik verso le isole Lofoten però, visto il lungo tratto di strada da affrontare, decidiamo di fermarci a Malselv.

18/08                        Incominciamo la giornata intorno alle 12.00…siamo in ferie!!! Dovremo avvicinarci alle isole Lofoten nella serata. Nel nostro girovagare ci imbattiamo nel Polar Park e mandiamo Giulia in avanscoperta per la visita. È un parco naturalistico situato nel comune di Bardu nel quale si possono ammirare orsi, cervi, alci, lupi e volpi artiche. Riprendiamo il viaggio e finalmente arriviamo nelle tanto sospirate isole. Ci fermiamo in un area sosta nei pressi di Svolvaer.

19/08                        Mattinata dedicata alla visita della cittadina di Svolvaer nell’isola di Austvagoya, la più importante delle Lofoten nonché capitale dello stoccafisso. Successivamente riprendiamo la marcia e ci dirigiamo nella poco lontana Henningsvaer, e nel frattempo approfittiamo per visitare anche la cattedrale delle isole interamente costruita in legno. Una volta arrivati in città, facciamo una scappata al famoso campo da calcio affacciato sul mare e spesso oggetto di riprese dall’alto e fotografie instagrammabili. Ritornando con Giramondo sulla direttrice principale delle isole, facciamo una breve sosta per un bagno ristoratore (acqua gelata e aria freddissima fonte di malanni per qualche elemento del team…) in riva ad una bianchissima spiaggia. Notte sul posto non senza difficoltà in quanto il vento fortissimo che sferzava durante la notte ci costringe nuovamente a cercare uno spot più riparato che troviamo qualche km più in la nel parcheggio di una sorta di ostello.

20/08                        Come anticipato scappiamo dalla spiaggia a notte inoltrata, sono circa le 03.30 anche in questo caso, e ci rechiamo nel parcheggio di cui prima a pochi metri dall’imbocco del ponte che ci porta sulla seconda isola dell’arcipelago norvegese, Vestvagoya.  Al mattino dopo esserci ripresi dalla notte movimentata, ci rimettiamo in viaggio per visitare le perle delle isole Lofoten ovvero, la spiaggia di Ramberg, Hamnoy, Reine ed Ȧ (quest’ultima famosa per essere la località con il nome più corto al mondo, che si pronuncia O e corrisponde alla lettera Z). Tutte queste belle località con le loro caratteristiche casette rosse (i Rorbu) rendono magica l’atmosfera al visitatore. Una curiosità; pare che il colore rosso in antichità utilizzato per colorare le case dei pescatori fosse l’olio di fegato di merluzzo che era in eccedenza rispetto ai fabbisogni mentre, oggigiorno è rimasta la tradizione per quanto riguarda il colore ma non sicuramente per ciò che concerne la materia prima utilizzata a tale scopo. Dalla località di Moskenes dovremmo imbarcarci per approdare a Bodo sulla terra ferma ma, per problemi riguardanti il nostro famigliare peloso, abbiamo dovuto optare per il ritorno via terra compiendo il percorso lofotoniano a ritroso. Ci fermiamo al campeggio lofoten Beach Camp con il servizio lavanderia che tanto ci serve in questo momento. Colpisce il fatto che le roulotte dei campeggiatori stanziali siano ancorate e fissate al suolo con le cinghie a cricchetto dei camion, questa soluzione adottata non lascia presagire certamente niente di buono, ed infatti Eolo torna a farsi sentire prepotentemente facendoci passare l’ennesima notte insonne.

21/08                        Abbiamo constatato che vivere alle isole Lofoten, nonostante la natura selvaggia e rigogliosa ed i panorami mozzafiato che esse regalano, non fa per noi. Come detto pocanzi, incominciamo il percorso di ritorno verso Narvik riattraversando le isole da sud verso nord sulla strada principale che fa parte del circuito delle 18 strade panoramiche più belle di Norvegia, per poi prendere la E6 in direzione di Bodo. Giornata da dimenticare con vento fortissimo e pioggia battente che cade dal cielo a secchi rovesci senza tregua e, a causa di tutto ciò non abbiamo visitato nulla.

22/08                        La giornata comincia con un breve giro nell’abitato di Fauske dove facciamo un po' di spesa, nonostante i prezzi molto alti dobbiamo pur mangiare. Ripartiamo alla volta dello stretto di Saltstraumen nel quale confluiscono le acque di due fiordi che danno origine due volte al giorno ai vortici marini più grandi al modo, sicuramente un bello spettacolo. È possibile consultare le tabelle con gli orari dei vortici direttamente in loco o si può telefonare all’ufficio turistico di Bodo e chiedere informazione proprio come abbiamo fatto noi. Con questa giornata concludiamo la nostra permanenza al di là della linea del Circolo Polare Artico infatti, seguendo la E6 verso sud arriviamo al Polarsirkelen Center a circa 80 km dalla città di Mo I Rana dove ci fermiamo per una sosta rilassante, per scattare una foto ricordo che certifichi l’impresa, e per andare al gift shop a fare qualche acquisto. Ci rimettiamo in cammino e sostiamo in riva al fiordo vicino a Hemnes.

23/08                        Breve briefing per decidere il percorso del giorno che sostanzialmente prevede l’arrivo del Camperrito Team Giramondo a Trondheim. Partiamo sotto al diluvio universale e, dopo aver percorso circa 80 km arriviamo alle cascate di Laksfossen nei pressi di Trofors, belle sicuramente ma non entusiasmanti in quanto presentano un salto molto contenuto nonostante la grande quantità di acqua che con irruenza scorre. Pigiamo il piede sull’acceleratore e rimettiamo in strada il nostro camperino per arrivare alla città di Trondheim che invece è una bella rivelazione in quanto si presenta ben curata con il centro che gravita tutto attorno al palazzo reale, alla sua splendida cattedrale in stile gotico (la più settentrionale d’Europa) e alle casette colorate che a quanto pare dall’Olanda in su sono una costante. Sosta notturna in un area sosta nei pressi del parco naturale di Orkland.

24/08                        La missione di oggi ha il nome di…”Atlantic Scenic Road”. Arriviamo dopo un paio d’ore su una delle strade più belle e fotografate del mondo, ma anche una delle più pericolose e tra quelle di più recente costruzione in quanto la sua edificazione si fa risalire intorno alla fine degli anni 80 del secolo scorso. La percorriamo velocemente poiché la parte “turistica” è lunga solamente 8 km degli ottanta totali, fermandoci negli appositi punti panoramici per godercela appieno e fare le solite fotografie ricordo, dopodiché puntiamo il muso del nostro Ducato del 2003 in direzione Eiddedalen usufruendo anche del trasporto a mezzo traghetto. Seguiamo l’ennesima strada panoramica , la 63 questa volta, anche se un po' impegnativa per avvicinarci al famoso ed incantevole Geiranger Fjord  fino alla località di Grande dove troviamo un bellissimo view point affacciato sullo stesso ma, purtroppo o per fortuna non saprei, non erano presenti le solite navi da crociera ancorate in loco che giungono in rada davanti all’abitato di Gejrenger dopo aver navigato davanti alle spettacolari Seven Sisters Water Falls. Al momento del nostro passaggio la famosissima Trollstigen Road è chiusa e così non possiamo provare l’ebrezza di affrontare con il camper Giramondo quei famosi undici tornanti di cui tanto si parla nei blog dedicati ai viaggi. Decidiamo inoltre di non perder ulteriore tempo nel tentare una discesa molto impegnativa di nove km fino alla riva del fiordo ed una altrettanto impegnativa risalita anche perché la visuale non renderebbe così bene come dall’alto. Facciamo quindi dopo la nostra visita un pezzo di strada a ritroso fino a Linge dove ci imbarchiamo sul ferry boat che in una ventina di minuti ci trasla sull’altra riva a Stranda dove ci fermiamo per la notte.

25/08                        Ripartiamo percorrendo la strada panoramica 613 come al solito bella ma impegnativa che in certi punti ricorda il Passo dello Stelvio, verso la stavkirke (chiesa di legno) più visitata di Norvegia. Dopo un bel po' di strada ed un paio di traghetti arriviamo alla chiesa di Burgund, una delle 28 chiese in legno ancora esistenti e sicuramente quella meglio conservata, costruita con tutta probabilità alla fine del XII secolo poiché si è appurato tramite appositi studi ed esami che il legno utilizzato per la costruzione è stato tagliato tra il 1180 ed il 1181. Bella sicuramente, caratteristica senz’altro, ma piccolina, con pianta a croce greca ed il tetto adornato da alcuni draghi facenti parte della simbologia pre-cristiana. Ma il viaggio continua, così passando attraverso il tunnel più lungo del mondo di 24510 metri arriviamo a Flam dove sostiamo per la notte in attesa di poter salire sul famoso trenino panoramico Flamsbana, una tra le 10 linee ferroviarie più belle al mondo.

26/08                        Con estremo rammarico apprendiamo che per la giornata di oggi il trenino è sold- out. Non ci scoraggiamo e riprendiamo il nostro viaggio verso Bergen, l’antica capitale norvegese nonché la porta di ingresso per i fiordi, ammirando svariate cascate tra le quali quelle di Tvindefossen alte ben 152 metri a Voss. Finalmente arriviamo in città, che bisogna dire, non è niente male anzi, è una località molto viva con le solite casette colorate affacciate sul canale e un buon connubio tra stile retrò e moderno. Ma il tempo come spesso accade da queste parti è inclemente, piove e fa freddo quindi non ci fermiamo ulteriormente qui e riprendiamo la strada verso Voss per vedere questa volta le magnifiche cascate di Voringfossen e poi a ritroso ancora in direzione di Flam per fare finalmente il tanto sospirato tour con il trenino che intanto siamo riusciti a prenotare.

27/08                        L’attesa è valsa la pena, il giro sul trenino panoramico è molto bello anche se abbastanza costoso. Questa straordinaria linea ferroviaria oltre ad essere altamente suggestiva in questo tratto di percorso ha anche il compito di collegare Oslo a Bergen. Partendo dal livello del mare si inerpica per 20 km sui monti circostanti compiendo un escursione di circa 867 metri di dislivello in un’ora attraversando la bellezza di 20 tunnel con una pendenza media del 5,5% risultando essere così una delle ferrovie più ripide al mondo. Il nostro tour continua e questa volta a mezzo del nostro camper e non tramite treno, andiamo verso Eidfjord percorrendo una strada stretta in alcuni punti non senza difficoltà, con una bella pendenza e con gallerie (una di queste aveva perfino una mega rotonda al suo interno) in salita che salgono in avvitamento ricordando un cavatappi, per vedere le 
cascate di Voringfossen. Come si può facilmente arguire dal racconto, in Norvegia non ci sono problemi di siccità, l’acqua c’è in abbondanza. Sono forse le cascate più famose della Scandinavia anche se, viste dal piazzale di arrivo per i camper, lasciano parecchio a desiderare. Per rimanere estasiati bisogna percorrere un lungo sentiero su per la montagna dove si arriva ad un punto panoramico non visibile dal basso. Questo viaggio sta diventando un waterfalls tour, e così continuiamo per le cascate di Latefossen (significa cascate rumorose…giustamente) a circa 60 km dalle precedenti caratterizzate da flussi separati da una enorme roccia, alte 165 metri e che in questo caso specifico lasciano il visitatore impressionato e stupefatto e, proseguendo ancora di qualche km si incontrano le cascate di Langefoss (significa cascata alta) che sono addirittura sbalorditive in quanto l’acqua cade da una altezza di 612 metri. Sosta per la notte nei pressi di Etne.

28/08                        Tutta la mattinata impegnata per raggiungere un posto molto famoso e popolare, il Pulpit Rock a Preikestolen. Questa è una roccia a strapiombo sul fiordo ma, per raggiungerla è necessario inerpicarsi per un sentiero molto scosceso affrontando un dislivello di 350 metri in quattro km, fattibile in un paio d’ore per ogni senso di marcia. Foto di rito e ripartenza verso Oanes per traghettare a Lanvik e continuare il viaggio verso sud. I tanti km e la strada non sempre agevole rendono il percorso un pochino lungo e noioso, arriviamo quindi all’imbarco del traghetto con 5 minuti di ritardo e la corsa successiva è domani. Sostiamo in compagnia di altri camper a 300 metri dal molo in attesa di poterci imbarcare al mattino. Da notare che questa è l’unica linea di ferry boat in Norvegia che termina il suo servizio alle ore 20.00 e che si paga con carta di credito al momento dell’imbarco contrariamente a tutti gli altri traghetti fin qui presi dove l’imbarco è consentito fino alla mezzanotte ed il pagamento è telematico.

29/08                        La missione di oggi è quella di arrivare al punto più a sud della nazione, il faro di Lyndesnes. Gli ultimi 30 km per arrivarci sembrano interminabili, tra molteplici sali-scendi, curve e tornanti perlopiù con una strada stretta abbastanza trafficata anche da mezzi grossi come i bus che portano i turisti, arrivarci è un vera impresa. Il promontorio sul quale sorge il faro offre una bella visuale e tutto sommato la visita vale il sacrificio. La giornata prevede un lungo spostamento verso sud est seguendo la litoranea in direzione di Skien dove sostiamo.

30/08                        Su suggerimento di una coppia di youtuber andiamo a vedere il canale Telemark. Questo canale nell’omonima regione, ha una lunghezza di circa 200 km e, avendo un certo dislivello da affrontare per la navigazione è stato provvisto in alcuni punti di particolari chiuse che, innalzando l’imbarcazione mediante l’apporto di acqua, permettono di superarlo agevolmente. Nel punto in cui il Camperrito Team Giramondo si è fermato, Vangrfoss, il dislivello è di ben 23 metri con quattro chiuse azionate due volte al giorno manualmente da giovani e belle ragazze che non hanno certamente bisogno di andare in palestra. Ripartiamo e dopo aver percorso un centinaio di km arriviamo a Oslo al camping Topcamp Ekeberg nella zona degli impianti sportivi, molto bello e comodo ai mezzi diretti in centro.

31/08                        Visita della città, solita tappa in centro dove possiamo ammirare il Palazzo Reale ed i suoi stupendi giardini, l’Università, il Teatro Nazionale ed il Municipio con il Palazzo del Governo ed infine per ultimo ma non certo per importanza, il Palazzo per il Nobel per la Pace. Per quello che ci riguarda tutto sommato Oslo è una bella città, evidentemente molto turistica visto l’afflusso di persone di ogni nazionalità che si incontrano. Festeggiamo la fine del tour in Norvegia concedendoci una pizza in un ristorante italiano non sicuramente a buon mercato ma comunque buona.

01/09                        Prosegue la visita di Oslo con una puntatina al famosissimo parco Vigeland, un posto incantevole dove passare serenamente una mezza giornata (anche perché sono ben 32 ettari di parco) nel verde tra belle aiuole fiorite e le statue del famoso scultore da cui il parco prende il nome e che le creò tra il 1920 ed il 1943. Carino è il ponte lungo circa 100 metri e largo 15 che collega le due parti del parco e sulle cui sponde sono esposte ben 58 statue. A parte il monolito che troneggia in mezzo al parco, alto 17 metri sul quale sono raffigurate 121 figure umane che è stato scolpito nel granito, tutte le altre statue sono state fatte in ferro battuto. Finita la visita a questa meraviglia di Oslo, a malincuore, incominciamo il lungo viaggio verso casa uscendo definitivamente dalla Norvegia, ed entrando in Svezia. Sosta a Goteborg per acquisti vari e successivamente a Laholm per la notte.

02/09                        Arriviamo a Helsingborg dove ci imbarchiamo per la Danimarca, approdiamo in quel di Helsigor dove si trova il castello di Amleto visto già due anni fa. Da qui continuiamo verso Roskilde e, attraversando la terra danese arriviamo a Rodby dove prendiamo l’ennesimo ferry per la Germania. Dopo 50 minuti di navigazione arriviamo in terra teutonica a Puttgarden come quasi un mese prima.  Ancora un po' di strada e poi sosta Lenshan nei pressi di Lubeck.

03/09                        Direzione sud, tutto il giorno in viaggio macinando km. Sosta a Maintal

04/09                          Oggi il programma prevede di arrivare a Rastatt e poi a Bellinzona per la sosta notturna dopo aver attraversato il tunnel del San Gottardo.

05/09                        Bellinzona-Andezeno…è finita

 

 

Che dire, 11046 km in 29 gg, 16 traghetti, qualche centinaio di km percorsi in galleria anche spesso sotto il livello del mare e addirittura con le rotonde all’interno di esse, la visione a sorpresa dell’aurora boreale, le interminabili ore di luce nella settimana che abbiamo trascorso oltre il Circolo Polare Artico, e poi ancora la natura selvaggia  e rigogliosa, l’acqua, il cielo ed il vento, il meteo anche se spesso poco favorevole della Scandinavia hanno contribuito a rendere indimenticabile questo viaggio.    

















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