71° 10' 21" N
Viaggio a
Nordkapp e Norvegia estate 2024
E’ giunto il
momento di fare il viaggio della svolta, quel viaggio che fa scrivere il nome
del Camperrito Team Giramondo nell’Olimpo dei veri camperisti consacrandolo una
volta per tutte al camperismo più estremo.
Il nostro
famigliare a quattro zampe sta invecchiando e il camper è stato preso proprio
per poter godere della sua piacevole compagnia anche quando andiamo in vacanza.
Questa è una ragione in più per compiere quel viaggio tanto atteso, pensato,
desiderato e sognato di questi ultimi 10 anni. Sarà un viaggio lungo e molto
faticoso ma sicuramente molto interessante. Ma veniamo a noi…
08/08 Sono le 18.00 ed è
giunto finalmente il momento di partire, ci dirigiamo in autostrada A4 e poi
sulla A26 Gravellona Toce fino a Varese e conseguentemente attraversiamo il valico
di Malnate che ci fa entrare in Svizzera. Sosta tecnica a Bellinzona per cenare
e far sgambettare Thor. Ma abbiamo bisogno di macinare km e quindi decidiamo di
continuare a guidare per finire di attraversare la terra elvetica tramite il
tunnel del San Gottardo (16942 mt) e entrare nella grande Germania continuando
su E41 e finendo la nottata su un parcheggio di una rivendita di camper e
roulotte nella località di Stockach.
09/08 Continua il
trasferimento verso il grande nord con brevi soste nelle aree di sosta delle
autostrade tedesche. Molte code ed anche il maltempo ci fanno compagnia durante
il percorso verso Hamburg. Sostiamo a Soltau in un park nelle dirette vicinanze
di un campeggio naturista in compagnia di altri camper.
10/08 Fatti gli ultimi 200 km
in terra teutonica, giungiamo al porto di Puttgarden dove ci imbarchiamo alle
12.15 per la Danimarca e precisamente per Rodby. Costo di 174,00 € per una traversata di
55 minuti. Giungiamo al porto di Copenaghen e
imbocchiamo il tunnel sottomarino che ci immette nel ponte di Oresund che
collega la Danimarca alla Svezia. Costeggiamo la costa ovest svedese in direzione
Helsingborg prima, e poi verso il centro in direzione Jonkoping.
Troviamo sosta in un spiazzo vista lago nei pressi di Bunn dove vengono a farci
compagnia un gruppo di ragazzi a bordo di svariate Cadillac degli anni 50 e 60
del 1900. È infatti molto frequente trovare in Svezia in particolar
modo, ma anche in Finlandia ed in Norvegia parecchi estimatori di auto
soprattutto d’epoca made in USA.
11/08 E’ domenica, e la
giornata la utilizziamo per percorrere i 300 km che ci separano da Stoccolma. Al nostro arrivo nella capitale svedese troviamo ospitalità presso il camping Stockholm Flatens Skogsvag nel quartiere di Alta a
pochi km dal centro della città. Isabella e Giulia vanno alla scoperta della città mentre io e Thor
stiamo in campeggio a fare i guardiani del fortino.
13/08 Partenza
da Rundvik con il proposito di entrare in Finlandia in serata. Percorriamo tuto
il giorno le strane autostrade del nord e verso le 16.00 entriamo finalmente in
Lapponia varcando il confine che divide Svezia e Finlandia. La prima cittadina
nella quale ci imbattiamo si chiama Tornio dove ci fermiamo per fare un po' di
spesa, visto che qui c’è l’euro come moneta ufficiale. Percorrendo subito dopo
la E7 arriviamo al villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, nel quale si
attraversa fisicamente la linea immaginaria del circolo polare artico, il
famoso Napapiiri. Per la notte ci fermiamo nell’area sosta camper gratuita
dedicata, all’interno del suddetto villaggio.
14/08 Mattinata e primo
pomeriggio passati a spendere soldi per l’acquisto di gadget e pensierini vari
nei mille negozietti di souvenir/gift shop che in questo posto si trovano.
DISTANZA
EFFETTIVA ANDEZENO (N 45 2 19)-ROVANIEMI (66 32 35 circolo polare artico) 3426
KM.
Ripartenza
verso nord percorrendo tutta la E75 impostando direttamente il navigatore su
Nordkapp. Siamo entrati anche fra l’altro in pieno territorio del popolo Sami e
così, dopo svariati km, costeggiando ed attraversando immense foreste di
betulle e abeti lambite da limpide acque, arriviamo a Karigasniemi dove
facciamo gasolio in un self service che ha preimpostata la lingua russa e ci
fermiamo per la solita sosta notturna, che tanto notturna non è, poiché c’è
ancora ben nitido l’effetto retroattivo del sole di mezzanotte ed è tutto molto
chiaro.
DISTANZA ANDEZENO (45 2 19 N)-NORDKAPP
(71 10 21 N) KM 4111
È trecento anni che visitatori da
tutto il mondo con ogni mezzo giungono fin qui per visitare il punto più
settentrionale dell’Europa continentale e il Camperrito Team Giramondo non
poteva essere certamente da meno. Questo spettacolare promontorio a picco
sull’oceano di Norvegia sorge su un piccolo isolotto che si chiama Mageroya ma,
al contrario di quanto si possa pensare il punto più a nord vero e proprio è a
otto km di distanza dal Globe Monument raggiungibile solamente a piedi
percorrendo un sentiero. Purtroppo però il tempo non è dei migliori, del resto
siamo in Norvegia, e il forte vento (30-35 nodi) fa sobbalzare tutto il giorno e la notte
(anche se chiarissima) il camper.
16/08 Giorno
e notte non si distinguono ed il vento continua a soffiare fortissimo. Ci
sentiamo in pericolo così, alle 03.30 siamo tutti svegli e pronti per recarci al Globe Monument simbolo di Nordkapp eretto nel 1977 per la foto di rito e
conseguentemente ripartiamo lasciando questo posto tanto iconico quanto
invivibile. Ci rechiamo a Honningsvag percorrendo la strada a ritroso, galleria
compresa, ed imbocchiamo per qualche km la strada panoramica 889. Ritorniamo
quindi nuovamente sulla strada precedente e ci dirigiamo verso la città di
Alta. Facciamo il solito tour del centro cittadino andando a vedere la
cattedrale dell’aurora boreale. Questa chiesa dallo stile moderno ha la facciata rivestita interamente
da lastre di titanio che hanno il compito di amplificare l’effetto luminoso
dell’aurora. Ripartiamo e, viaggiando verso Tromso decidiamo di fermarci per la sosta
notturna nei pressi di Alteidette.
17/08 Ci
rimettiamo in strada in direzione Tromso continuando a guidare sempre sulla E6, la strada principale della Norvegia. Ad un certo punto ci imbattiamo nel nostro primo traghetto norvegese in
località Olderdalen verso Lyngseidet dalla durata di circa 35 minuti. Prendiamo
dopo poco un altro ferry, la linea Svensby-Breivikeidet che in 20 minuti di
navigazione ci porta nuovamente sulla terra ferma poi, diritti fino alla
capitale dell’artico, Tromso appunto. Questa è una località nella quale antico e
moderno si confondo e convivono in armonia, sede del museo dedicato all’artico,
ospita anche l'omonima cattedrale, una chiesa anch’essa in stile moderno.
Ma lo show must go on e quindi si riparte in direzione Narvik verso le isole
Lofoten però, visto il lungo tratto di strada da affrontare, decidiamo di
fermarci a Malselv.
18/08 Incominciamo
la giornata intorno alle 12.00…siamo in ferie!!! Dovremo avvicinarci alle isole
Lofoten nella serata. Nel nostro
girovagare ci imbattiamo nel Polar Park e mandiamo Giulia in avanscoperta per
la visita. È un parco naturalistico situato nel comune di Bardu nel quale si
possono ammirare orsi, cervi, alci, lupi e volpi artiche. Riprendiamo il
viaggio e finalmente arriviamo nelle tanto sospirate isole. Ci fermiamo in un
area sosta nei pressi di Svolvaer.
19/08 Mattinata
dedicata alla visita della cittadina di Svolvaer nell’isola di Austvagoya, la
più importante delle Lofoten nonché capitale dello stoccafisso.
Successivamente riprendiamo la marcia e ci dirigiamo nella poco lontana
Henningsvaer, e nel frattempo approfittiamo per visitare anche la cattedrale delle isole interamente costruita in legno. Una volta arrivati in città, facciamo una
scappata al famoso campo da calcio affacciato sul mare e spesso oggetto di
riprese dall’alto e fotografie instagrammabili. Ritornando con Giramondo sulla direttrice
principale delle isole, facciamo una breve sosta per un bagno ristoratore
(acqua gelata e aria freddissima fonte di malanni per qualche elemento del team…) in riva
ad una bianchissima spiaggia. Notte sul posto non senza difficoltà in quanto il
vento fortissimo che sferzava durante la notte ci costringe nuovamente a cercare uno spot
più riparato che troviamo qualche km più in la nel parcheggio di una sorta di
ostello.
21/08 Abbiamo
constatato che vivere alle isole Lofoten, nonostante la natura selvaggia e rigogliosa ed i panorami
mozzafiato che esse regalano, non fa per noi. Come detto pocanzi, incominciamo il percorso di
ritorno verso Narvik riattraversando le isole da sud verso nord sulla strada principale che fa
parte del circuito delle 18 strade panoramiche più belle di Norvegia, per poi
prendere la E6 in direzione di Bodo. Giornata da dimenticare con vento fortissimo
e pioggia battente che cade dal cielo a secchi rovesci senza tregua e, a causa
di tutto ciò non abbiamo visitato nulla.
22/08 La
giornata comincia con un breve giro nell’abitato di Fauske dove facciamo un po'
di spesa, nonostante i prezzi molto alti dobbiamo pur mangiare. Ripartiamo alla
volta dello stretto di Saltstraumen nel quale confluiscono le acque di due
fiordi che danno origine due volte al giorno ai vortici marini più grandi al
modo, sicuramente un bello spettacolo. È possibile consultare le tabelle con
gli orari dei vortici direttamente in loco o si può telefonare all’ufficio
turistico di Bodo e chiedere informazione proprio come abbiamo fatto noi. Con
questa giornata concludiamo la nostra permanenza al di là della linea del
Circolo Polare Artico infatti, seguendo la E6 verso sud arriviamo al
Polarsirkelen Center a circa 80 km dalla città di Mo I Rana dove ci fermiamo per
una sosta rilassante, per scattare una foto ricordo che certifichi l’impresa, e
per andare al gift shop a fare qualche acquisto. Ci rimettiamo in cammino e
sostiamo in riva al fiordo vicino a Hemnes.
23/08 Breve
briefing per decidere il percorso del giorno che sostanzialmente prevede
l’arrivo del Camperrito Team Giramondo a Trondheim. Partiamo sotto al diluvio universale
e, dopo aver percorso circa 80 km arriviamo alle cascate di Laksfossen nei
pressi di Trofors, belle sicuramente ma non entusiasmanti in quanto presentano un salto molto contenuto nonostante la grande quantità di acqua che con irruenza scorre. Pigiamo il piede
sull’acceleratore e rimettiamo in strada il nostro camperino per arrivare alla
città di Trondheim che invece è una bella rivelazione in quanto si presenta ben
curata con il centro che gravita tutto attorno al palazzo reale, alla sua
splendida cattedrale in stile gotico (la più settentrionale d’Europa) e alle
casette colorate che a quanto pare dall’Olanda in su sono una costante. Sosta
notturna in un area sosta nei pressi del parco naturale di Orkland.
24/08 La
missione di oggi ha il nome di…”Atlantic Scenic Road”. Arriviamo dopo un paio
d’ore su una delle strade più belle e fotografate del mondo, ma anche una delle
più pericolose e tra quelle di più recente costruzione in quanto la sua edificazione
si fa risalire intorno alla fine degli anni 80 del secolo scorso. La percorriamo
velocemente poiché la parte “turistica” è lunga solamente 8 km degli ottanta
totali, fermandoci negli appositi punti panoramici per godercela appieno e fare
le solite fotografie ricordo, dopodiché puntiamo il muso del nostro Ducato del 2003 in
direzione Eiddedalen usufruendo anche del trasporto a mezzo traghetto. Seguiamo
l’ennesima strada panoramica , la 63 questa volta, anche se un po' impegnativa
per avvicinarci al famoso ed incantevole Geiranger Fjord fino alla località di Grande dove troviamo un
bellissimo view point affacciato sullo stesso ma, purtroppo o per fortuna non
saprei, non erano presenti le solite navi da crociera ancorate in loco che
giungono in rada davanti all’abitato di Gejrenger dopo aver navigato davanti alle
spettacolari Seven Sisters Water Falls. Al momento del nostro passaggio la
famosissima Trollstigen Road è chiusa e così non possiamo provare l’ebrezza di
affrontare con il camper Giramondo quei famosi undici tornanti di cui tanto si
parla nei blog dedicati ai viaggi. Decidiamo inoltre di non perder ulteriore
tempo nel tentare una discesa molto impegnativa di nove km fino alla riva del
fiordo ed una altrettanto impegnativa risalita anche perché la visuale non
renderebbe così bene come dall’alto. Facciamo quindi dopo la nostra visita un
pezzo di strada a ritroso fino a Linge dove ci imbarchiamo sul ferry boat che
in una ventina di minuti ci trasla sull’altra riva a Stranda dove ci fermiamo
per la notte.
25/08 Ripartiamo
percorrendo la strada panoramica 613 come al solito bella ma impegnativa che
in certi punti ricorda il Passo dello Stelvio, verso la stavkirke (chiesa di
legno) più visitata di Norvegia. Dopo un bel po' di strada ed un paio di
traghetti arriviamo alla chiesa di Burgund, una delle 28 chiese in legno ancora esistenti
e sicuramente quella meglio conservata, costruita con tutta probabilità alla fine del XII secolo
poiché si è appurato tramite appositi studi ed esami che il legno utilizzato
per la costruzione è stato tagliato tra il 1180 ed il 1181. Bella sicuramente,
caratteristica senz’altro, ma piccolina, con pianta a croce greca ed il tetto
adornato da alcuni draghi facenti parte della simbologia pre-cristiana. Ma il
viaggio continua, così passando attraverso il tunnel più lungo del mondo di
24510 metri arriviamo a Flam dove sostiamo per la notte in attesa di poter salire
sul famoso trenino panoramico Flamsbana, una tra le 10 linee ferroviarie più
belle al mondo.
26/08 Con
estremo rammarico apprendiamo che per la giornata di oggi il trenino è sold-
out. Non ci scoraggiamo e riprendiamo il nostro viaggio verso Bergen, l’antica
capitale norvegese nonché la porta di ingresso per i fiordi, ammirando svariate
cascate tra le quali quelle di Tvindefossen alte ben 152 metri a Voss.
Finalmente arriviamo in città, che bisogna dire, non è niente male anzi, è una
località molto viva con le solite casette colorate affacciate sul canale e un buon connubio tra stile retrò e moderno. Ma il tempo
come spesso accade da queste parti è inclemente, piove e fa freddo quindi non
ci fermiamo ulteriormente qui e riprendiamo la strada verso Voss per vedere
questa volta le magnifiche cascate di Voringfossen e poi a ritroso ancora in
direzione di Flam per fare finalmente il tanto sospirato tour con il trenino
che intanto siamo riusciti a prenotare.
28/08 Tutta
la mattinata impegnata per raggiungere un posto molto famoso e popolare, il
Pulpit Rock a Preikestolen. Questa è una roccia a strapiombo sul fiordo ma, per
raggiungerla è necessario inerpicarsi per un sentiero molto scosceso
affrontando un dislivello di 350 metri in quattro km, fattibile in un paio
d’ore per ogni senso di marcia. Foto di rito e ripartenza verso Oanes per
traghettare a Lanvik e continuare il viaggio verso sud. I tanti km e la strada
non sempre agevole rendono il percorso un pochino lungo e noioso, arriviamo quindi
all’imbarco del traghetto con 5 minuti di ritardo e la corsa successiva è
domani. Sostiamo in compagnia di altri camper a 300 metri dal molo in attesa di
poterci imbarcare al mattino. Da notare che questa è l’unica linea di ferry
boat in Norvegia che termina il suo servizio alle ore 20.00 e che si paga con
carta di credito al momento dell’imbarco contrariamente a tutti gli altri
traghetti fin qui presi dove l’imbarco è consentito fino alla mezzanotte ed il
pagamento è telematico.
29/08 La
missione di oggi è quella di arrivare al punto più a sud della nazione, il faro
di Lyndesnes. Gli ultimi 30 km per arrivarci sembrano interminabili, tra
molteplici sali-scendi, curve e tornanti perlopiù con una strada stretta
abbastanza trafficata anche da mezzi grossi come i bus che portano i turisti,
arrivarci è un vera impresa. Il promontorio sul quale sorge il faro offre una
bella visuale e tutto sommato la visita vale il sacrificio. La giornata prevede
un lungo spostamento verso sud est seguendo la litoranea in direzione di Skien
dove sostiamo.
30/08 Su
suggerimento di una coppia di youtuber andiamo a vedere il canale Telemark. Questo canale nell’omonima regione,
ha una lunghezza di circa 200 km e, avendo un certo dislivello da affrontare per la navigazione è
stato provvisto in alcuni punti di particolari chiuse che, innalzando
l’imbarcazione mediante l’apporto di acqua, permettono di superarlo
agevolmente. Nel punto in cui
il Camperrito Team Giramondo si è fermato, Vangrfoss, il dislivello è di ben 23
metri con quattro chiuse azionate due volte al giorno manualmente da giovani e
belle ragazze che non hanno certamente bisogno di andare in palestra.
Ripartiamo e dopo aver percorso un centinaio di km arriviamo a Oslo al camping
Topcamp Ekeberg nella zona degli impianti sportivi, molto bello e comodo ai
mezzi diretti in centro.
31/08 Visita
della città, solita tappa in centro dove possiamo ammirare il Palazzo Reale ed
i suoi stupendi giardini, l’Università, il Teatro Nazionale ed il Municipio con
il Palazzo del Governo ed infine per ultimo ma non certo per importanza, il
Palazzo per il Nobel per la Pace. Per quello che ci riguarda tutto sommato Oslo
è una bella città, evidentemente molto turistica visto l’afflusso di persone di
ogni nazionalità che si incontrano. Festeggiamo la fine del tour in Norvegia
concedendoci una pizza in un ristorante italiano non sicuramente a buon
mercato ma comunque buona.
01/09 Prosegue
la visita di Oslo con una puntatina al famosissimo parco Vigeland, un posto
incantevole dove passare serenamente una mezza giornata (anche perché sono ben
32 ettari di parco) nel verde tra belle aiuole fiorite e le statue del famoso
scultore da cui il parco prende il nome e che le creò tra il 1920 ed il 1943.
Carino è il ponte lungo circa 100 metri e largo 15 che collega le due parti del
parco e sulle cui sponde sono esposte ben 58 statue. A parte il monolito che
troneggia in mezzo al parco, alto 17 metri sul quale sono raffigurate 121
figure umane che è stato scolpito nel granito, tutte le altre statue sono
state fatte in ferro battuto. Finita la visita a questa meraviglia di Oslo, a malincuore,
incominciamo il lungo viaggio verso casa uscendo definitivamente dalla
Norvegia, ed entrando in Svezia. Sosta a Goteborg per acquisti vari e
successivamente a Laholm per la notte.
02/09 Arriviamo
a Helsingborg dove ci imbarchiamo per la Danimarca, approdiamo in quel di
Helsigor dove si trova il castello di Amleto visto già due anni fa. Da qui
continuiamo verso Roskilde e, attraversando la terra danese arriviamo a Rodby dove prendiamo l’ennesimo
ferry per la Germania. Dopo 50 minuti di
navigazione arriviamo in terra teutonica a Puttgarden come quasi un mese
prima. Ancora un po' di strada e poi
sosta Lenshan nei pressi di Lubeck.
03/09 Direzione
sud, tutto il giorno in viaggio macinando km. Sosta a Maintal
04/09
Oggi
il programma prevede di arrivare a Rastatt e poi a Bellinzona per la sosta
notturna dopo aver attraversato il tunnel del San Gottardo.
05/09 Bellinzona-Andezeno…è
finita
Che dire, 11046 km in 29 gg, 16 traghetti, qualche centinaio di km percorsi in galleria anche spesso sotto il livello del mare e addirittura con le rotonde all’interno di esse, la visione a sorpresa dell’aurora boreale, le interminabili ore di luce nella settimana che abbiamo trascorso oltre il Circolo Polare Artico, e poi ancora la natura selvaggia e rigogliosa, l’acqua, il cielo ed il vento, il meteo anche se spesso poco favorevole della Scandinavia hanno contribuito a rendere indimenticabile questo viaggio.