giovedì 23 ottobre 2025

                                         CENTRAL EUROPEAN RALLY 2025

                                                        16-19 ottobre 2025

Forse non tutti coloro che visitano il nostro blog lo sanno ma, il Team Giramondo oltre alla passione per i viaggi in camper ha anche quella per i Rally che viene coltivata  fin dalla tenera età. Nel corso degli anni ne abbiamo visti di tutti i tipi, da quelli locali a quelli su terra ma il WRC ci mancava. Ecco allora l'occasione giusta per unire il viaggio in camper ed il mondiale rally con la partecipazione al Central European Rally, gara che si svolge tra Germania, Repubblica Ceca ed Austria. E proprio qui, in Austria, andiamo ad assistere alla gara "Beyond Boarders" , come normalmente viene chiamata, dove piloti del calibro di Ogier, Neuville, Tanak e Rovampera si danno battaglia con le loro utilitarie/missili a 200 km/h su strade di campagna.

Venerdì 17        Non ci facciamo impressionare dalla data non essendo particolarmente scaramantici, quindi mettiamo in moto il nostro fido camperino Giramondo ed alle 18.15 partiamo da Andezeno direzione Austria. E' molto tardi e visto la stagione, il buio arriva in fretta. Percorriamo il nastro d'asfalto della A21 Torino Piacenza e successivamente entriamo in A4 in direzione Verona. Dalla città degli innamorati più famosi al mondo imbocchiamo la A22 direzione Brennero con sosta a Lavis (TN) in una piccola area sosta gratuita (per un paio di camper) in Via Zandonai mentre, per il C/S è necessario spostarsi di circa 200 mt al parcheggio dello stadio. Notte tranquilla. 

Sabato 18        La sveglia suona presto ed i km da fare sono veramente tanti. Dopo esserci preparati fisicamente e psicologicamente per affrontare una nuova giornata, puntiamo il muso del nostro Ducato verso Innsbruck prima, poi verso Salzburg con piccola deviazione in terra tedesca e, poi verso la città di Linz. Da quest'ultima rush finale attraverso le splendide campagne austriache fino a Rohrbach, città nella quale avevamo capito esserci la gara. Non è così, ci dobbiamo spostare ancora di quindici km nell'abitato di Peilstein dove troviamo sosta nel parcheggio adibito per l'occasione agli ospiti dotati di casa su ruote ai piedi del grazioso paese. 

Domenica 19        Anche questa mattina svegli di buon mattino. Fa molto freddo ed i prati intorno a noi sono tutti coperti dalla brina ma questo non ci demoralizza, una maglia pesante addosso e poi via per tutto il circondario per trovare il posto migliore dove poter assistere alla competizione. Attraversiamo tutto il paese, facciamo sosta alla Fan Zone sperando di essere intervistati (scherzo) dalle tv di tutto il mondo che li sono riunite per l'occasione. Passiamo nell'area adibita ai reporter, ai fotografi, alla premiazione e quant'altro.Dopo un'ora e mezzo di cammino finalmente giungiamo in una location che sembra fare al caso nostro. C'è un rettilineo di qualche centinaio di metri che esce da una curva e si immette in una discesa con tornanti, bello. La gara si svolge bene, il primo concorrente passa davanti a noi alle 10.00, senza incidenti e con i nostri amati piloti che danno il meglio anche in strade veramente difficili. Lo spettacolo è assicurato ed il divertimento è alle stelle. Ma come tutte le cose belle... prima o poi finiscono e dobbiamo a malincuore lasciare questi bellissimi posti e incominciare il rientro a casa. Sono le 14.00 e dopo un frugale pasto partiamo verso l'Italia. Decidiamo di rientrare comunque senza fare soste intermedie per la notte e così, in piena notte arriviamo a casa stanchi ma soddisfatti.







Che dire, è stata una pazzia? Forse. Abbiamo fatto 1831 km in 55 ore, è stato stancante ma personalmente ritengo che sia stata una bella esperienza e la consiglio. Certo qualche giorno in più a disposizione sarebbe stato meglio per poter godere appieno dello splendido panorama austriaco ma è una buona scusa per tornarci quanto prima.    







                                                       PENISOLA IBERICA 2025

Saint Jean Pied de Port-Pamplona-Logrono-Burgos-Leon-Santiago de Compostela-Porto-Lisbona/Sintra-Palos de la Frontera-Sevilla-Granada-Tabernas-Altea-Peniscola-Girona-Sisteron


Il nostro viaggio annuale questa volta ha un sapore diverso, manca quell'ingrediente che normalmente rende tutto più gustoso, il sale, che per il team giramondo ha il nome di Thor.





 Il nostro famigliare peloso ci manca....moltissimo. Comunque come forse avrete avuto modo di leggere nel post a lui dedicato intitolato "Semplicemente Thor", noi sopravvissuti abbiamo deciso di continuare a viaggiare come se lui fosse sempre con noi. Dunque anche quest'anno partiamo per il solito viaggio annuale del team e, come meta scegliamo la penisola iberica, parte d'Europa che in camper ancora non abbiamo fatto.


08/08        Partenza da Andezeno intorno alle 15.00, imbocchiamo la tangenziale di Torino e in seguito l'autostrada che porta verso Susa e quindi al Monginevro. Una volta in cima al passo già in territorio francese, scendiamo verso Briancon -Gap. Intorno alle 23.00 giungiamo a Saint Martin de Crau nel park gratuito con servizi e carico/scarico in Place Mitterand dove sostano anche altri equipaggi. 

09/08        Sono ormai le 10.00 quando mettiamo in moto il nostro amato camper Giramondo, anche oggi si prospetta una giornata da bollino rosso, il traffico è intenso e le lunghe code ci costringono ad entrare ed uscire dall'autostrada per non surriscaldare troppo il mezzo e per ottimizzare le tempistiche che ci eravamo prefissati di rispettare. Attraversiamo i centri di Gignac, Clermont l'Herault, Mazamet e anche città più importanti come Toulouse seguendo la D608, una strada a tratti abbastanza impegnativa, poi nuovamente in autostrada fino a Paù per rimetterci in seguito nelle strade secondarie fino ad arrivare a San Jean Pied de Port, dove sostiamo in libera nella piazza centrale del borgo poiché l'area sosta dedicata ai veicoli ricreazionali è al completo.







10/08        San Jean Pied de Port è l'ultimo paesino in terra francese prima del confine spagnolo. E' famoso per essere il punto di partenza del "cammino di Santiago", ecco quindi svelato il nostro obiettivo primario; ebbene si, dopo anni finalmente, anche se in maniera non convenzionale, affrontiamo il cammino di Santiago de Compostela, e allora... "Ultreia et Suseia" (sostanzialmente significa buon cammino). Nel centro del bellissimo borgo si trova l'ufficio di informazione turistica nel quale conosciamo la volontaria italiana Patrizia che ci fornisce tutte le info necessarie per affrontare nel migliore dei modi questa impresa.                                                                                                             



 Da ricordare che il cammino-pellegrinaggio ed il conseguente rilascio del certificato "compostela", da qualunque località si scelga di partire implicano un sacrificio e perciò, per chi come noi ha scelto di affrontare il cammino in camper e quindi in maniera soft, senza camminare più di tanto o senza pedalare, non è possibile avere quel tipo di documento ma solo ed esclusivamente la credenziale con tutte le vidimazioni raccolte lungo il percorso; del resto in spagnolo si dice " no hay gloria sin sacrificio". Fatta questa precisazione torniamo al nostro viaggio; ripartiamo affrontando la salita che ci porta al Passo dell'Ibaneta e quindi alla vicinissima Roncisvalle.





 Questo luogo risveglia in noi ricordi scolastici quando studiavamo le gesta di Rolando e la famosa battaglia del 778 che in questi luoghi venne combattuta tra l'esercito franco di Carlo Magno e le tribù basche. Dopo una breve ma intensa visita al sito puntiamo Giramondo in direzione sud arrivando così a Pamplona.





Questa località è diventata famosa in tutto il mondo per la festa di San Firmino e per l'Encierro, la tradizionale corsa di tori e uomini che tutti gli anni dà spettacolo. Questa è una bella città con un centro storico che ruota tutto intorno alla grande piazza ed alle piccole viuzze che da li si diramano, dove si sente molto bene l'anima della suddetta festa anche quando questa non c'è tant'è vero che in bella vista c'è un enorme orologio digitale che segnala quanti giorni/ore/minuti mancano alla festa successiva. Non poteva naturalmente mancare un monumento che celebrasse i caduti (pochi fortunatamente) durante questo evento nel corso dei suoi cento e più anni di attività.








 Ma la giornata non è finita, il viaggio continua verso Puente la Reina ed il suo bellissimo ponte romano e successivamente verso Logrono, una città grande e caotica nella quale troviamo sosta per il riposo notturno nel park gratuito in Paseo de las Norias. 





11/08        Ci mettiamo in moto come sempre verso le 10.30 (quelli sono i tempi tecnici di chi come noi è in vacanza), oggi la curiosità è tanta perché è giunto finalmente il momento di visitare la cattedrale di Santo Domingo de la Calzada, quella delle galline per intenderci, eh già perché per chi non lo sapesse all'interno della chiesa trovano ospitalità due galline. Come narra la leggenda (ve la faccio breve, andate poi ad informarvi in maniera più approfondita voi stessi...), una coppia di pellegrini tedeschi reclamò il corpo del figlio giustiziato per impiccagione ingiustamente e mai realmente deceduto al governatore della città; egli disse loro ridendo che il figlio era vivo come le galline che aveva cotte nel piatto pronte per il pranzo, ed a quelle parole le galline ripresero vita. Da quel giorno per celebrare questo miracolo avvenuto nel XIV secolo, all'interno della chiesa sono sempre presenti due galline, si vedono, si sentono e se ne percepisce anche il tipico odore.







 Finita la visita in questo particolare luogo di culto ripartiamo per Burgos. Parcheggiamo in pieno centro davanti al Museo dell' Evoluzione Umana ed incominciamo a girovagare in questa città che pare diede i natali ad un altro caposaldo della letteratura antica, il Cid Campeador. La città si presenta ai nostri occhi molto bella e la sua cattedrale lo è ancora di più. L'ingresso nel sacro edificio costa il 50% in meno per chi è in possesso della credenziale del pellegrino. Notte nel Camping Fuentes Blanca.








12/08        Per un piccolo inconveniente dobbiamo purtroppo provare l'efficienza della sanità spagnola facendo una breve sosta all'ospedale cittadino. Dopo le dimissioni, risolto il problema, andiamo a Carrion de los Condes, una cittadina medievale con una temperatura ai limiti della sopportazione per una breve sosta, ed in seguito ci rechiamo a Leon dove sostiamo nell'Avenida de los Pellegrinos.







 Come è strano il tempo, qui a Leon piove ma per gli autoctoni è una benedizione poiché nei giorni passati ci sono stati incendi nei paraggi. Per il centro storico della città, a pochi passi dalla sosta potete prendere il bus numero 13, i biglietti si fanno a bordo, se invece avete fame e volete spizzicare qualcosa andate da Napoleon. Una curiosità; ci hanno tutti consigliato di andare a vedere Plaza del Grano...ecco, io non perderei molto tempo fossi in voi.

13/08        Sarà una giornata molto difficile!! Lasciamo Leon per dirigerci ad Astorga, un'altra bella cittadina che si incontra sul cammino di Santiago e infatti, la visitiamo molto volentieri perdendoci tra le sue vie. Interessante anche la sua Cattedrale in stile gotico ed il palazzo episcopale progettato da Gaudì.










 Ripartiamo per Villafranca dè Bierzo, un bellissimo e suggestivo borgo medievale con un altrettanto bello castello templare.








 A seguire passiamo da Port Marin, e Palas do Rei, paesi non particolarmente interessanti nè sotto il punto di vista architettonico-storico-cuturale nè tantomeno sotto il profilo paesaggistico, ed infine...ingresso trionfale nella trafficata Santiago de Compostela. Dopo aver girovagato un poco per trovare un posto dove poter dormire (tutto full), finalmente capitiamo nell'unica area sosta della città in Rua de Melide 9 che è anche parcheggio Bus ed è gratuita. Da qui il centro è facilmente raggiungibile con una passeggiata di 10 minuti.

14/08        Santiago ti accoglie a braccia aperte e il suo centro è davvero bello. Purtroppo essendo una meta molto battuta, si devono fare code per ogni cosa ma alla fine si è sempre ben ripagati. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di recarci all'ufficio del pellegrino per farci apporre sulla credenziale il timbro di arrivo dopodiché è d'obbligo andare a visitare la cattedrale.
















Questa costruzione è uno dei massimi santuari cattolici mondiali nella quale sono custodite le reliquie di San Giacomo il Maggiore, uno dei 12 apostoli, nonché patrono di Spagna e, al suo centro fa bella mostra di se il famoso Botafumeiro, il grande incensiere che viene fatto oscillare tra le navate di questa casa del Signore. Normalmente i pellegrini dopo aver visitato questo incredibile luogo di culto, proseguono il loro cammino per ancora 80 km circa per arrivare a Finisterre ma, per mancanza di tempo, noi non ci siamo concessi questo privilegio. Ci siamo invece concessi di accendere il motore del nostro caro camper Giramondo per passare il confine di stato ed entrare in Portogallo. In poco tempo riusciamo a percorrere un discreto numero di km che ci consente di arrivare nel tardo pomeriggio a Villa Chà, una cittadina alle porte di Porto, scuserete il gioco di parole. In questa località troviamo ospitalità al Parque de campismo de Villa Chà (senza prenotazione, i titolari sono molto smart), un camping ben attrezzato a 200 metri dalla spiaggia e a circa 3 km dalla stazione della metro presso lo shopping center che porta in città, un buon compromesso. 

15/08        E' ferragosto o il primo di novembre?? Ci svegliamo con il rumore leggero della pioggerellina sopra al tetto del camper avvolti anche da una leggerissima coltre di nebbia. Siamo ottimisti, migliorerà. Nel giro di un'oretta circa, si scoppia di caldo e sudati ed ansimanti ci accingiamo a prendere la metro per Porto. Il signor Joachin che aspettava la metro, capisce che noi e una famiglia di francesi avevamo delle perplessità sul tragitto da fare e sull'acquisto dei biglietti. In tutta serenità si avvicina a noi e in inglese inizia a spiegarci tutto quello che dovevamo fare poi, si unisce alla strampalata compagnia che si era creata e ci accompagna lungo tutto il tragitto dispensandoci nozioni su quello che si deve vedere e fare in città, incredibile, e succederà ancora con altre persone. La città però non ci sembra così bella ed interessante, è caotica, sporca, piena di gente disperata ma, tra un pastel de nata (tipico dolce portoghese) e un edificio ricoperto di maioliche bianco-blu, la giornata scorre. 




























16/08        Su cosa fare in Portogallo non abbiamo le idee molto chiare, l'unica cosa certa è che dobbiamo andare verso sud in direzione Lisbona. Nel nostro girovagare ci imbattiamo nello splendido borgo di Obidos,








 una cittadina storica molto bella e molto turistica, sorprendente per tutto ciò che offre. Il viaggio riprende verso sud ma, visto l'ora ci fermiamo per la sosta notturna a Peniche nel park del porto in buona compagnia come sempre. Qui sappiamo esserci un castello direttamente affacciato sul mare ma visto l'orario dobbiamo desistere poiché si tratta di prenotare un tour di 4 ore di navigazione A/R per poterlo visitare, facciamo però comunque una bella passeggiata per il centro della cittadina. 

17/08        Si riparte, attraversando con il camper distese di alberi da sughero e pini marittimi, dopo un pò di km alternati tra strada statale ed autostrada arriviamo a Sintra, dove sostiamo nell'area camper dedicata Parque Portela 1 Norte nell'Avenida Mario Firmino Miguel, gratuitamente. E' una sosta tattica poiché quest'area é a ridosso della fermata del treno che porta a Lisbona ed è ad un km dal centro di Sintra. Le aspettative per questa cittadina sono molto alte ma, l'emergenza incendi imperversa ed il governo portoghese ha deciso di chiudere tutti i monumenti ai visitatori per qualche giorno. Dopo vari tentennamenti decidiamo di prendere il treno per Lisbona e di andare a visitare la capitale portoghese. Arrivati in città, la prima cosa che facciamo è andare a prendere il tipico tram numero 28 (un'ora e mezza di attesa), quello che si vede in tv tanto per intenderci, e con esso fare il tour dalla parte bassa fino a quella alta, questa città infatti è stata costruita su 7 colli proprio come la nostra Roma ma con dislivelli maggiori.














 Anche questa città, proprio come Porto, la troviamo sporca, con tanti cantieri sparsi, poco curata e piena di persone disagiate. Visita alla Basilica di Sant' Antonio da Padova che qui nacque, a tutto il centro, al mirador di Santa Luzia, alla Praca do Comercio passando davanti all'Hotel di CR7. Usando il servizio offerto da Uber, ci rechiamo alle porte della capitale a circa 7 km, per vedere la torre di Belem che però purtroppo per noi, è in restauro completamente avvolta da impalcature. In tarda serata rientro al camper a Sintra.








18/08        Vista l'impossibilità di poter visitare Sintra e le sue bellezze, lasciamo un pò amareggiati questa parte di Portogallo e facciamo qualche km di strada con il nostro fedele Giramondo per arrivare a Cabo de Roca, il punto più a occidente del continente europeo dove troviamo un mare bellissimo, belle scogliere ma un vento fortissimo che ci fa desistere ben presto dal rimanere. Ripartiamo verso la più grande delusione di quest'anno...l'Algarve. Nonostante sia una regione molto bella, è preclusa ai veicoli ricreazionali e quindi non si può assolutamente sostare lungo il litorale, nei villaggi a ridosso delle spiagge e nelle aree costiere in generale. Troviamo ospitalità nell'area sosta Algarve Motorhome Park Silves sulla N124 a Silves nell'entroterra a circa 20 km di distanza dalla costa.

19/08        Cabo Carvoeiro sarebbe dovuta essere la meta che avremmo dovuto raggiungere e visitare in questa regione ma, come già anticipato ci sono divieti ovunque. Sapevamo che la situazione era cambiata da qualche anno da queste parti, forse dovremo ringraziare qualche nostro collega camperista un pò meno attento e poco rispettoso dei luoghi e delle persone che ci vivono, forse dovremmo batterci il pugno sul petto e dire "mea culpa". Lasciamo a malincuore il suolo portoghese ed entriamo in territorio spagnolo dirigendoci a Palos de la Frontera, luogo passato alla storia per essere stato il punto di partenza in quel lontano 3 agosto 1492, della spedizione di Cristoforo Colombo con le Caravelle Nina, Pinta e Santa Maria, verso le Indie.





 In questo luogo infatti esiste un museo a cielo aperto dove sono ormeggiate le tre imbarcazioni riprodotte a grandezza naturale seguendo il progetto originale e costruite con le stesse tecniche di quel tempo e nel quale sono esposti documenti che danno informazioni di carattere generale sulle caratteristiche della spedizione, cartografia, nomi e provenienza dei marinai che accompagnarono il genovese in questa folle avventura e alcune delucidazioni al riguardo delle navi. Sono state varate e fatte navigare nel 1992 in occasione dei festeggiamenti dei 500 anni della scoperta dell'America. E' davvero sconcertante come tre gusci di noce abbiano potuto attraversare le impetuose acque oceaniche e giungere dall'altra parte del mondo senza conseguenze, sono davvero piccole. Dopo l'interessante sosta al museo di Palos, ripartiamo verso Mazagon, località balneare con spiaggia molto ampia, bella e sabbiosa che ci offre la possibilità di pernottare gratuitamente lungo il litorale in compagnia di una decina di camper. Durante il viaggio, sia in Andalusia che in Portogallo molto spesso si vedono sui tralicci dell'alta tensione, un'infinità di nidi di cicogne, alcuni abitati ed altri liberi, un vero spettacolo.

20/08        Dopo la spiaggia, un pò di città. Ecco che dopo qualche km arriviamo a Siviglia, città che vogliamo assolutamente visitare e per questo motivo ci accampiamo all'Area de Autocavan de Sevilla in Avenida Maestranza Aerea al costo di 15 euro a notte. E' un'area molto spartana collocata all'interno di un hub logistico per bisarche ma molto sicura, recintata e videosorvegliata e soprattutto comoda al centro. La città è di una bellezza disarmante, dalla torre della Giralda ai giardini, per non parlare poi  della Plaza de Espana che è un vero capolavoro architettonico pseudo-moderno, credo che personalmente sia la piazza più bella vista finora.




 Le strade nella parte centrale della città sono molto strette, talvolta anguste, spesso paragonabili ai nostri vicoli e comunque trafficate e piene di attività commerciali di ogni genere. Qui è facile perdersi e ritrovarsi in luoghi molto particolari come per esempio la piazza del fungo champignon, una mega costruzione atta a fornire ombra al quartiere dove è inserita, per poi arrivare nella più classica Plaza de Toros contornata da statue dei toreri più famosi di Spagna. Carissimo è invece l'ingresso alla maestosa Cattedrale cittadina, ben 14 euro a testa.







21/08        Noi siamo il Team Giramondo, quelli che vogliono girare l'Europa da un estremo all'altro. E così che dopo aver visitato l'anno scorso quando ancora il team era al completo, Nord Kapp il punto più a nord del nostro continente, dopo Cabo de Roca che è il punto più a ovest visitato qualche giorno fa in questo viaggio, ora arriviamo a Tarifa che dell'Europa è invece il punto più meridionale. 





Tarifa è una cittadina carina non particolarmente interessante sotto il profilo storico-architettonico ma con un bel mare, belle spiagge ed un buonissimo clima che spesso offre durante i mesi invernali conforto ai tanti camperisti che ricercano temperature più gradevoli. Spostandoci di una manciata di km giungiamo a Gibilterra altrimenti definita la "porta d'Europa". Facciamo l'imperdonabile errore di passare la frontiera a bordo del camper, tra l'altro dopo una coda pazzesca e continui controlli dei passaporti, non sapendo che per mezzi grossi come i nostri in quella località non ci sono parcheggi adeguati. Poco male poiché il panorama non è dei migliori e lascia parecchio a desiderare. Le stesse code e gli stessi controlli li troviamo anche per uscire da questa insolita enclave, tempo perso. Rimettendoci in marcia senza non poche difficoltà data l'ora tarda, il traffico intenso ed i posti di blocco della polizia, arriviamo nei pressi di Ardales, dove sostiamo in libera con altri 3 colleghi camperisti e ad una singolare Tesla olandese camperizzata.

22/08        Siamo giunti fin qui per fare un'avvincente escursione lungo il famoso Caminito del Rei, quel particolare percorso su passerelle in parte sospese a ridosso di un canyon, che prende il nome di "passeggiatina del re" poiché durante l'inaugurazione la testa coronata percorse qualche metro di questo singolare passaggio. E' consigliabile se non addirittura obbligatorio prenotare on line la visita, noi l'abbiamo fatto qualche giorno prima utilizzando il sito Get Your Guide, il prezzo è di circa 30 euro a persona. Dal parcheggio dove si lasciano auto e camper (per noi 8 euro è il costo della sosta) che apre intorno alle 8 del mattino si prende lo shuttle che porta a un km e mezzo dall'ingresso. Bisogna camminare un pochino in questa escursione, infatti si fanno successivamente quattro km di percorso vero e proprio e un altro km e mezzo per arrivare dall'uscita alla fermata del bus che riporta al ticket office ed al parcheggio, per un totale di 7 km quasi tutti in piano con leggeri dislivelli, adatto anche a chi non è molto allenato ma non adatto a chi soffre di vertigini.





 La nostra guida Raphael spiega  a tutta la comitiva creatasi composta da una trentina di persone di varie nazionalità, la storia di questa singolare strada in un ottimo inglese (si può scegliere inglese o spagnolo) con dovizia di particolari e anche con un pò di sarcasmo rendendo il tour divertente e non faticoso o noioso. La parte attiva del percorso è divisa in tre sezioni, la prima è mista tra terra ferma e passerelle, la seconda è un sentiero che passa nella valle mentre la terza, che è la più suggestiva è tutta su passerelle e su un piccolo ponte tibetano. Per la storia lascio il compito a voi di informarvi, è lunga e questa non è la sede giusta dove raccontarla. Il tutto si svolge nell'arco di due o tre ore. La giornata non è finita, altre avventure ci aspettano. Ripartiamo per arrivare nella vicina cittadina di Setenil de las Bodegas per ammirare questo singolare borgo nato, cresciuto ed incastonato sotto due costoni di roccia ed oggi diventato primaria meta turistica in Andalusia, consigliamo di vederlo.





 Foto di rito e ripartenza in direzione Granada. In serata, dopo aver viaggiato tra le serre ed i campi coltivati dell'orto d'Europa, così infatti viene chiamata l'Andalusia, arriviamo all'area Camper Park Beas de Granada in Calle Rio 69 a Beas de Granada gestita da una coppia italo-spagnola, un'oasi di pace bella, ordinata, pulita , comoda ai mezzi e con un prezzo onesto. 

23/08        La fermata del bus per Granada è proprio di fronte all'area sosta ed il ticket si fa on board al prezzo di 1.80 euro a persona per una ventina di km. Tutto il nostro viaggio di quest'anno ruota intorno alla data odierna, oggi è infatti il giorno in cui visitiamo il simbolo di questa città famoso in tutto il mondo, la Alhambra, ovvero la cittadella rossa. La prenotazione on line sul sito "the walker tours" comprende la visita a tutti i monumenti del complesso e le audioguide scaricabili direttamente sul telefonino (ricordatevi gli auricolari) al costo di 54 euro a persona.




Assolutamente obbligatorio avere con se il Passaporto perché durante la visita, tra una zona e l'altra vi verrà richiesto in continuazione. Del complesso monumentale fanno parte il Palazzo Carlo V, l'Alcazab, l'Alhambra (palazzi Nasridi) e tutti i giardini Generalife. Per vedere tutto ci vogliono almeno 4 o 5 ore e circa 10 km di camminata. Ricordate quando vi parlai delle caravelle e di Cristoforo Colombo?







Bene, proprio nelle stanze di questo splendido palazzo avvenne l'incontro con la regina Isabella di Castiglia la quale, senza esitazione alcuna, decise di finanziare il progetto del navigatore genovese. Dopo la visita al palazzo ed ai giardini circostanti, scendiamo in città per una sosta ristoratrice e per fare un giretto nel centro cittadino.

24/08        Abbandoniamo Granada ed i suoi splendidi palazzi in stile arabeggiante per andare a passare una giornata nel deserto di Tabernas. Qui si trova una località chiamata Texas Hollywood che è stata set cinematografico dei film Spaghetti Western diretti da Sergio Leone ed in particolar modo per la trilogia del dollaro. Il ticket è di 22 euro a persona e, per chi lo desiderasse, è compreso un giro con la diligenza. E' un parco adatto alle famiglie con bambini ma sinceramente a mio avviso il costo è elevato rispetto all'offerta. Siamo nel deserto, il sole picchia duro, la natura selvaggia e arida di questo posto, l'assenza di vegetazione e conseguentemente di un pò di aria, ci incoraggiano ad andare a cercare refrigerio in riva al mare. Dopo pochi km siamo in spiagga a Cabo de Gata, contenti e rigenerati dalla brezza marina decidiamo di passare qui la notte, nel parcheggio nelle vicinanze del cimitero in libera. 







25/08        Mattinata in spiaggia ma con tempo nuvoloso. Dopo pranzo, nel primo pomeriggio, iniziamo la risalita verso nord, maciniamo km tutto il giorno perché il tempo che possiamo dedicare a questo viaggio non è più tanto. Dovevamo infatti fare un tour più ampio che comprendeva anche una escursione nella parte centrale della Spagna nella regione della Mancha, quella dei mulini di Don Chisciotte, ma il tempo come sempre è tiranno. Affaticati ci fermiamo per la sosta notturna nell'area Caravana's Home a Tentegorra in Avenida del Portus 5, qui ci accoglie una simpaticissima signora che ci fa sostare in un ambiente sicuro, pulito e tranquillo a 17 euro per notte. Cosa importante, all'interno dell'area c'è anche un'officina specializzata nella riparazione di veicoli ricreazionali. 

26/08        In tarda mattinata, dopo aver lasciato a malincuore l'area sosta della signora, percorriamo la strada che ci porta a Torrevieja per vedere le saline rosa.








 Lungo il percorso, quasi a destinazione, la nostra attenzione si focalizza sulle insegne di due ristoranti italiani, La Mafia e Il Padrino, che sicuramente non fanno buona pubblicità alla nostra nazione. Il parco delle saline è interessante e la vista dell'acqua rosa ci lascia esterrefatti. Ben presto però bisogna ripartire per arrivare ad Altea dove sostiamo gratuitamente nell'area camper ricavata all'interno della piazza del mercato su Camì de l'Alger 7. Di giorno, ma soprattutto di notte, questa città vale davvero la pena vederla poiché il caratteristico centro storico bello, elegante e molto vivo, arroccato sulla collina ed affacciato sul mare rendono la permanenza in questo posto molto piacevole. 

27/08        Ripartiti, facciamo sosta a Burriana di Vila Real a due passi da Valencia per un bagno ristoratore e per goderci qualche ora di sole in spiaggia, in fondo siamo in vacanza... Il tempo è bello e la location comoda ed accogliente, vorremmo fermarci per la notte ma forse è meglio continuare a viaggiare ancora un pochino. In serata arriviamo a Peniscola nell'area camper La Brisa in V. Poligono 7 al costo di 14.50 euro a notte. 

28/08        Sapevamo che sicuramente Peniscola ed il suo castello sarebbero stati belli da vedere, ed infatti non deludono le nostre aspettative. Il castello templare è li, in cima al promontorio affacciato su un mare splendido di color turchese che ci aspetta.







 L'ingresso per la visita del maniero costa 5 euro a persona e posso garantire che sono soldi ben spesi. In questa costruzione dimorò per qualche anno il papa Luna Benedetto XIII che di questi luoghi era originario, e rese il castello sede papale. In tempi moderni è anche stato set cinematografico della serie televisiva Il Trono di Spade. Dopo esserci rifocillati in uno degli innumerevoli ristorantini della cittadina e dopo aver fatto un bel giro per tutto il centro storico, imbocchiamo la trafficatissima autopista in direzione Tarragona-Barcellona fino ad arrivare a Girona in Carrer de Roberto Bolagno Avalos dove troviamo un punto sosta gratuito in compagnia di una ventina di equipaggi spagnoli. 

29/08        Dopo aver sbrigato alcune pratiche burocratiche per risolvere un piccolo incidente di percorso, ci rimettiamo nuovamente in viaggio (ormai non visitiamo più nulla), entriamo in Francia percorrendo tutto il sud della nazione, passando per Provenza e Camargue poi, si punta verso nord facendo sosta nella bella Sisteron, nel piazzale davanti alla stazione SNCF, che però avevamo già visto in altri viaggi.

30/08        Dalla Francia ad Andezeno è un attimo... alle 15.30 siamo a casa e si conclude il nostro viaggio.







In questa vacanza ci siamo improvvisati pellegrini facendo il cammino di Santiago, alla nostra maniera certamente, ma comunque abbiamo realizzato un sogno che avevamo da tanti anni. Il camper ci ha aiutato anche in questo, poiché gli anni passano e le condizioni fisiche non sono più quelle di un tempo. Una cosa che consigliamo è quella di munirsi di Telepass Europeo che copre le reti autostradali di Francia, Spagna, Portogallo e Croazia, una gran bella comodità. Importante anche portarsi i passaporti perché vengono richiesti spesso se andate a visitare monumenti o parchi. 

Abbiamo percorso 5961 km in 23 gg ed il nostro piccolo camper Giramondo ha fatto una media di 9.5 km con un litro di gasolio, comportandosi egregiamente nonostante i suoi 22 anni. 








Una esperienza che consigliamo di fare a tutti coloro che non patiscono particolarmente il caldo e che non hanno cani al seguito perché da queste parti sono banditi da ogni attività ricreativa e commerciale.