domenica 5 gennaio 2020

CLERMONT FERRAND     DUNE du PILAT    CASTELLI della LOIRA     MONT S. MICHEL
OMAHA BEACH     ETHETRAT     PARIS     CHARTRES     ANNECY

              TOUR DE FRANCE 2017



7/8                                        Passando per il traforo del Frejus ( 1° traforo lungo fatto a bordo di Giramondo ) arriviamo a Clermont Ferrand nella regione dell’Auvergne . Visita del centro storico della città che ha dato i natali a ben tre uomini che hanno fatto la storia , Blaise Pascal ( fisico e matematico 1623/1662 ), Vergingetorige (principe e condottiero 82/46 a.c. ) ed il papà delle crociate papa Urbano II  (1040/1099 ) . La cattedrale di Notre Dame de l’Asomption che svetta sulla città , è stata costruita con pietra lavica locale e , proprio per questo motivo  dà di sé un’immagine molto cupa . E’ considerata monumento storico di Francia dal 1862 . Tuttavia la chiesa più antica ed interessante e anche forse più famosa di questa bella città rimane Notre Dame du Port. In questa chiesa si tenne il concilio del 1096 nel quale Urbano indisse la prima crociata . E’ patrimonio Unesco . Per questa tappa abbiamo previsto una sosta in camping  nella parte alta della città , facilmente raggiungibile anche a piedi in circa 15 minuti o , come noi che abbiamo un compagno peloso un po’ sfaticato , in taxi .
Clermont Ferrand

8/8                                        Attraversiamo tutta la Francia per arrivare alla costa , nella cittadina di Teste de Buch in Nuova Aquitania in prossimità del bacino di Arcachon . Giornata di solo viaggio e sosta in area sosta camper gratuita in una zona semiperiferica della città con un blocco servizi carico/scarico quasi inesistente . E’ un posto startegico e comodo per andare a visitare le Dune du Pilat che da li distano pochi km .
Dune du Pilat

9/8                                        Dopo aver sbrigato le solite pratiche mattutine , partiamo alla volta delle Dune du Pilat , splendido angolo di deserto nel vecchio continente . Queste meravigliose dune sabbiose in perfetto stile Sahara , hanno una lunghezza di circa 3 km , un ‘altezza di 110 metri ed una larghezza di 600 metri , con 55 milioni di metri cubi di sabbia . L’esperienza è davvero unica ed emozionante ( Thor ne sa qualcosa , credo non si sia mai divertito così tanto … ) . Dopo questo tuffo nella natura ci rimettiamo in marcia , in direzione Bordeaux  per vedere Rue Sainte Catherine che con il suo km e mezzo di lunghezza è considerata la via dello shopping più lunga d’Europa , nonché la piazza della Borsa direttamente affacciata sulla Garonna (il fiume che attraversa la città ) . 
Bordeaux
Non riusciamo a trovare niente che ci aggradi per la sosta e quindi ci rimettiamo al volante e percorriamo ancora circa 50 km fino ad arrivare in un suggestivo paesino , Bourg anche lui affacciato sulla Garonna  che vanta un bellissimo camping comunale dotato di tutti i servizi  a buon prezzo .  Il piccolo villaggio è molto carino , presenta ancora una bella cinta muraria difensiva e  al centro della sua piazza principale c’è l’ala coperta per il mercato . 

10/8                                      Di buon mattino ci rimettiamo in viaggio con la seria intenzione di giungere in zona “ Loira “ . Il percorso ci vede attraversare posti incantevoli , passiamo La Rochelle che in passato fu il principale porto templare , fino poi ad arrivare finalmente nella  località di Saumur  che diventerà per noi il punto di partenza per il piccolo tour “castelli della Loira “ , cittadina anche conosciuta per aver dato i natali a Coco Chanel . Quella che si presenta  davanti ai nostri occhi è una splendida cittadina in stile medievale ma  anche una città molto attiva , sia sotto il profilo dei commerci che sotto il profilo prettamente turistico , rendendola una meta molto ambita .  Ci inerpichiamo per le viuzze del centro fino a raggiungere il bel castello che , purtroppo per noi è chiuso per restauri . Salendo si può ammirare uno splendido panorama sulla città e sul maestoso fiume che la attraversa . Strutture ricettive per i viaggiatori ve ne sono molte , in particolare per noi camperisti  , ci sono un paio di camping che bandiscono completamente il denaro “ cash” a favore  delle “ credit cards”  ma , naturalmente in agosto è difficile trovarvi posto , tant’è vero che noi abbiamo fatto sosta libera in un parcheggio davanti alla chiesa di Notre Dame des Ardillieres in compagnia di un camper di olandesi .

11/8                                      Lasciata Saumur ci imbattiamo nel fantastico e vicinissimo castello di Ussè , proprio di fronte c’è un ampio piazzale in terra battuta per la sosta che è gratuita mentre , la visita al castello con il suo parco e la chiesetta è a pagamento . 
Castello di Ussè
Proseguiamo per il castello di Villandry che è patrimonio Unesco con i suoi sei giardini tematici e , a seguire il castello di Langelais e quello di Amboise . Quest’ultima cittadina è passata alla storia per aver dato rifugio ma anche ospitalità  al nostro Leonardo da Vinci che qui venne a prestare la sua opera e che  in questa località morrà . Nel giardino del castello infatti si possono ammirare il suo busto e la cappella dove è sepolto  da lui stesso progettata .
Castello di Amboise
 Anche in questo caso come per Saumur , la sosta è una cosa difficoltosa per i camperisti , specialmente poi in agosto … . Sterziamo le ruote di Giramondo  verso Blois per vedere il centro cittadino molto caratteristico , degne di menzione sono sicuramente le belle quanto tipiche case a graticcio , la scalinata azzurra , le chiavi della città e , naturalmente il castello ma anche il ponte sul fiume e l’interland in generale . Ci dirigiamo direzione Tours e troviamo campeggio sulla Loira a Chambaud . 

12/8                                      Partenza verso Tours , la città di San Martino . Breve giro del centro e visita ai resti della chiesa dedicata al santo . Il resto del centro storico è comunque molto carino ma , anche in questo caso , parcheggio selvaggio ed improvvisato .  Ripartenza per Le Mont Saint Michel  ed arrivo al mega park (il n° 8 è quello dedicato ai camperisti )in serata . La sosta è abbastanza cara ma è l’unica plausibile per poter  visitare la chiesa più bella e famosa dedicata a San Michele Arcangelo , ed è stata una “fortuna “ avervi trovato posto .
Le Mont Saint Michel
 
13/8                                      Le Mont Saint Michel è famoso per la chiesa di cui prima ma anche e soprattutto per il fenomeno dell’ alta marea alla quale purtroppo non abbiamo assistito . L’abbazia fatta innalzare sul monte Tombe nel  708 ora è patrimonio Unesco . Amici camperisti se potete non andarci in agosto è meglio in quanto dalle 10.00 del mattino in avanti per passare tra le sue viuzze bisogna letteralmente fare gioco di sfondamento . Dopo aver visto senza non pochi problemi tutto il piccolo borgo arrocato sull’isolotto ripartiamo con il nostro fidato Giramondo alla volta della cittadina di Saint Malò (passando per Cancalle , il paese delle ostriche ) . Anche Saint Malò che è molto affascinante come città , è molto caotica e la visita del suo centro storico in determinati periodi dell’anno può seriamente mettere a dura prova il sistema nervoso delle persone più miti . Vediamo il porto dove si può anche ammirare la ricostruzione in scala 1:1 di un bellissimo veliero . Terminata la lunga e faticosa giornata troviamo ospitalità  nel “camping municipal” di Villedieu des polles .

14/8                                      Lo scopo del viaggio , oltre a quello di vedere meglio la Francia , è soprattutto quello di arrivare in Normandia e , nel farlo , lungo il tragitto ci imbattiamo nella cittadina di Baieaux . Dalla città ci dirigiamo a Colleville , ora possiamo veramente affermare di essere in Normandia ,  a visitare il cimitero monumentale USA. Arrivo a Saint Lauren sur Mer e pernottamento direttamente sulla famosa  Omaha Beach ( quella dello sbarco del 6/6/44), il giorno del D-Day . Questa spiaggia , anche detta Omaha Red , per tutto il sangue che vi è stato versato (almeno 3000 vittime in un giorno) che è lunga circa 8 km , è una delle cinque spiagge dello sbarco , le altre sono Utah beach , Gold beach , Yuno beach e Sword beach . 
Omaha Beach

15/8                                      “BUON FERRAGOSTO !!!” Dopo aver visto il Point du Hoch , l’ultimo avanposto tedesco , sempre in prossimità di Omaha Beach , ci dirigiamo a Honfleur che non è storicamente interessante come tutto quello visitato nei giorni precedenti  ma , è un luogo estremamente turistico e carino . 

16/8                                      Il tempo , metereologicamente parlando , non è dalla nostra parte fin dall’inizio della vacanza ma , in questi luoghi si sta raggiungendo l’apoteosi  del pessimo.  Tra la pioggia e la nebbia , riusciamo a visitare la spiaggia e le falesie molto belle . Pernottamento in camping a Merlimont dove , il gestore ci sconsiglia vivamente di proseguire il nostro viaggio verso Calais e Dunkerque a causa dei movimeti di extracomunitari disposti a tutto .

17/8                                      Ascoltiamo il gestore del camping e visitiamo con una certa fretta , visto il tempo brutto , la costa d’Opale e la cittadina di Wimereaux che per noi è il punto più a nord toccato in questa vacanza . 
Ethetrat
Puntiamo quindi il muso di Giramondo verso sud , direzione Parigi . In serata arrivo a Port Marly , estrema periferia di Parigi e pernottamento in libera in un parcheggio . Attraversata la trafficatissima strada , si possono ammirare le enormi imbarcazioni ormeggiate sulle rive della Senna che fungono da abitazioni .

18/8                                      Spostamento dal parking al campeggio che avevamo prenotato al Bois de Boulogne , il più grosso ed attrezzato della città con navetta interna che accompagna a Port Maillot , praticamente in centro .  Visitiamo perciò l’ Arco di Trionfo e la tour Eiffel , due grandi classici che non avevamo comunque mai visto prima e che ci hanno fatto veramente effetto per la loro maestosità .  
Parigi

19/8                                      Visita champs Elysee , Louvre e piramide, Pont Neuf  e Notre Dame . 0 km in camper ma tanti a piedi… ( circa 25 km ) . E’ inutile specificare dati e nozioni su quanto visto , sono tutte cose che ognuno di noi è in grado di sapere oppure di documentarsi . L’unica postilla è per il Pont Neuf  al fianco del Louvre che , ai più non dirà nulla ma che per il sottoscritto è di fondamentale importanza data la mia passione spasmodica per la storia dei cavalieri templari .                                                           
20/8                                      Espletate le pratiche mattutine che prevedono tra l’altro anche un’oretta di gioco-scuola per Thor , puntiamo il muso di Giramondo in direzione Versailles ,  che purtroppo non abbiamo potuto visitare per il divieto di ingresso ai cani e per le 10000 persone che c’erano in coda davanti a noi già alle 10 del mattino . Optiamo allora per Chartres e conseguente visita della cattedrale conosciuta in tutto il mondo per le sue vetrate e la sua bellezza , sicuramente la costruzione religiosa in stile gotico più famosa al mondo. Ma Chartres non è solo questo . Sul suo pavimento per esempio vi è disegnato un labirinto di circa 13 metri di diametro  che potrebbe rappresentare il percorso spirituale per elevare l’anima ad un grado superiore ma , nel medioevo esso rappresentava anche un sostituto del pellegrinaggio a Gerusalemme e  bisognava percorrerlo in ginocchio pregando . 
Chartres
Naturalmente questa fantastica cattedrale  è oggi patrimonio dell’ Unesco . La guglia antica è alta 103 metri mentre quella più recente (di diversa fattura ) , è alta 115 metri . Sosta in camping comunale a Ouzoner.

21/8                                      La mia passione per la storia dei cavalieri templari (sempre loro…) mi porta a girare il volante di Giramondo  in direzione di Troyes cittadina nella quale ci fù un importante concilio , dopodichè breve sosta nella vicinissima  Payns , borgata sperduta nella regione dello Champagne che ha dato i natali a Hugues de Payns, il presunto fondatore dei templari . Arrivo a Juzennecourt  , un paesino di 300 anime che ha nella sua piazza principale alcuni spazi dedicati alla sosta dei veicoli ricreazionali con tanto di allaccio alla corrente elettrica e bagni , il tutto gratuito .

22/8                                      Inizio viaggio di rientro , ci aspetta una bella sfacchinata , la strada da percorrere è parecchia ma , dopo una giornata passata alla guida ( noi non usiamo quasi mai autostrade … , specialmente in Francia dove hanno dei costi proibitivi ) arriviamo in serata ad Annecy , splendida cittadina sull’omonimo lago anche chiamata la Venezia delle Alpi . Sosta gratuita nel parking per bus in riva al lago con il consenso della Gendamerie , alla sola condizione di lasciare il parcheggio entro le 10.00 del mattino seguente .
Annecy
23/8                                      Come promesso alla Gendarmerie  , di buon mattino lasciamo la cittadina e , dopo pochi km ci imbattiamo nel ponte de la Callie , una struttura non molto antica ma decisamente bella che permette l’attraversamento di un orrido profondo parecchi metri . Ci fermiamo un attimo per vedere questa sorta di canyon  sotto ai nostri piedi ricoperto da vegetazione . Partiamo per Ginevra , dove arriviamo per pranzo . Visita del centro , shopping e rientro a casa passando per il tunnel del Monte Bianco .


Renzo , Isabella , Giulia e Thor con il mitico Giramondo ( mansardato Adria 572DK del 2003 2300cmc 101cv )  Totale km. 4224  gg.16

   



   BUONCONVENTO   RADICOFANI   
S.GIMIGNANO  VOLTERRA

  RALLY VAL D’ORCIA 
              PONTE OGNISSANTI 2016



Aprofittando del ponte dei Santi cosa fare ? Magari ci spariamo un bel giro in Toscana con Giramondo . La meta è il borgo di Radicofani , posto sconosciuto ma reso famoso da una tappa del Campionato Italiano Rally su terra e , proprio quello vogliamo andare a vedere . Abbiamo la seria intenzione di variare un po’ la dieta... , sempre spiagge o città d’arte …  basta , andiamo a vederci un bel rally che a noi piace tanto .

28/10                                   Partiamo  dopo il lavoro , in direzione Liguria . Vogliamo spezzare il viaggio di andata in due tappe così da renderlo meno pesante in quanto Radicofani è nella parte meridionale della Toscana ai confini con il Lazio a circa 520 km da Andezeno . Troviamo che vicino a La Spezia  , nel paese di Calice Cornoviglio si trova una bella area sosta nelle vicinanze del castello . Cerca cerca , passando in strade strettissime arriviamo nel piccolo paese ma dell’area sosta neanche l’ombra … , perfino il TOM TOM ci chiede cosa stiamo cercando .  Così decidiamo di accamparci in libera in un parcheggio vicino alle abitazioni ( un posto sperduto in mezzo ai lupi…)  . La notte passa bene e l’indomani mattina siamo pronti a raggiungere la meta prefissata .

 29/10                                  Partiamo a metà mattina facendo autostrada fino a Pisa poi bivio per Empoli , poi giù per Siena e quindi Radicofani .Viaggiando ci imbattiamo nel paese di Buonconvento , decidiamo di fermarci ad ammirare uno dei borghi più belli d’Italia e , posso giurare che bello lo è davvero . Facciamo le foto di rito , qualche acquisto e si riparte .
Buonconvento
 Verso sera siamo in area di sosta a Radicofani e , prima del calar delle tenebre  facciamo un bel giretto per vedere la 
Buonconvento
cittadina medievale fin sotto la rocca e per carpire qualche informazione sul rally che si svolgerà il giorno seguente . E’ tutto chiaro , ci danno la brochure con tutti gli equipaggi e , dopo essere rientrati in area sosta ci piazziamo a bordo strada a vedere lo schake down ( prove libere ) . La serata procede tranquilla .
Radicofani

30/10                                               Al mattino la sveglia suona  molto presto perché la prima macchina parte alle 8.40 . Cerchiamo e troviamo un posto sicuro dove guardare la prova speciale , Thor è tranquillo . Le auto corrono da paura , è fighissimo  . Nell’intervallo tra prima e seconda prova ci spostiamo verso la partenza in prossimità di un salto , qui è ancora più figo ed emozionante , quasi adrenalinico perché  ricordiamolo , è un rally che si corre su terra e non su asfalto … . Nel pomeriggio , dopo aver visto 2 delle 3 prove speciali decidiamo di partire alla volta di Siena . 
Siena piazza del Campo
Arriviamo al camping Colleverde nel tardo pomeriggio, ceniamo presto e prendiamo il bus per andare a visitare il centro .
Siena
 E’ veramente una città molto bella e di sera è ancora più affascinante .  siamo rimasti piacevolmente colpiti dal Duomo e dalla famosissima Piazza del Campo , quella del palio . In nottata rientriamo in campeggio , quindi nanna .
Siena
31/10                                               Alla mattina si riparte …. Alcuni amici camperisti ci hanno consigliato di andare a visitare la cittadina di San Gimignano e così facciamo . E’ la città medievale dalle 16 torri  arroccata su una dolce collina del Chianti , panorama stupendo , posto delizioso . Facciamo pranzo nella piazza centrale , detta anche Piazza della Cisterna perché nel mezzo vi è  un pozzo per la raccolta dell’acqua piovana . La torre più vecchia è alta 51 mt. mentre , la più alta è 54 mt. . Ogni famiglia ricca e potente ne costruiva una . E’ giunto il momento di far girare l’economia ( e poi dicono che i camperisti non portano benessere… ) ed andiamo a fare qualche acquisto .  
San Gimignano
Ripartiamo in direzione  Volterra , la città dell’alabastro .  Dopo varie peripezie riusciamo a parcheggiare ( sembra che tutti i camper europei si siano riuniti a Volterra… ) e quindi finalmente facciamo un giro del centro storico . La prima cosa che salta all’occhio è la fortezza che però non si può visitare in quanto al suo interno ospita un carcere . Il clima è vivace e c’è gente dappertutto , il centro è molto carino , con negozi di artigianato locale e di lavorazione dell’alabastro ovunque ma purtroppo per noi , il tempo scorre tiranno e dobbiamo ripartire per avvicinarci verso la costa .
Volterra
 Impostiamo sul navigatore Pisa , area di sosta fuori città in Via Pratale 78 . Ci arriviamo a sera inoltrata , non ci è possibile visitare il centro in quanto abbiamo scoperto che i cagnoloni di grossa taglia non possono entrare nei bus anche se hanno la museruola discriminandoli . Buon Halloween .
 01/11                                  Al mattino ci lasciamo Pisa alle spalle senza averla visitata e incominciamo il rientro . Passiamo Massa , La Spezia , Genova (ben 101 gallerie)fino ad arrivare a Pietra ligure . Giretto , pranzo e gelato nella solita gelateria della piazzetta  …., quindi ripartenza per casa .
Pietra Ligure




 La breve ma intensa vacanza è finita , abbiamo fatto 1200 km.  ma ne è valsa la pena . 









Pietra Ligure
 
TERME di CATEZ       ZAGREB   NOVIGRAD 
            2016

Vacanza tanto ambita , tanto desiderata ….. Tutto programmato per partire alla volta della Polonia meridionale per visitare il campo di sterminio di Auschwitz , Cracovia ed altri siti molto interessanti che avevamo studiato dopo mesi di ricerche sulle guide e su internet . Purtroppo però un’imprevisto ci ha cambiato le carte in tavola , tutto da rifare  . Il tempo era passato velocemente , ed il numero di giorni a nostra disposizione per la vacanza si era notevolmente assotigliato . Improbabile quindi andare fin lassù , spararsi 4500 km. in una settimana ….. cosa fare allora ? Prendiamo Giramondo , lo carichiamo , saliamo e partiamo . Per dove ? Domando io …. Non lo so …. , risponde Isa , entriamo in autostrada e vediamo…..

19/8                          Partenza .  Mentre io guido , Giulia mi fa da assistente e Thor ronfa beatamente , Isa sfoglia uno dei soliti giornali che solitamente compriamo per gli itinerari in camper . Si sofferma su una pubblicità a tutta pagina ed esclama : “ e se facessimo le terme ?” …. . La pubblicità parla delle terme di Catez in Slovenia .  Detto fatto , Finalmente abbiamo una meta . Il viaggio verso la Slovenia è molto lungo , poi Catez è quasi in Croazia a circa 50 km. da Zagreb , pensiamo quindi di fermarci per strada a dormire e arrivare a destinazione l’indomani , invece km. dopo km. ci arriviamo ormai in nottata , macinando ben 728 km. in un solo giorno,   povero Giramondo . Ecco dove abbiamo soggiornato : Camping terme di Catez , topliska cesta 35, 8251 Catez ob Savi , Slovenia . GPS  45.89192 – 15.621547  www.terme-catez.si

Terme di Catez

20/8                          La giornata scorre tranquilla , finiamo di sistemarci , cerchiamo di capire come funziona il villaggio turistico e come funziona l’opzione terme . Tutto abbastanza semplice . Il villaggio è enorme , molto bello e caratteristico . C’è la parte dedicata alle tende , quella ai camper , ci sono i cottege , un villaggio indiano con le tende  e un villaggio western sul lago . Una figata . Oltre a questo , c’è tutta la parte dedicata al parco acquatico con piscine e scivoli di ogni tipo e grandezza e poi 3-4 hotel , il Casinò , le palazzine con gli alloggi in affitto , una parte commerciale , una sportiva , ed infine il parco delle terme . A quest’ultimo si può accedere mediante un pass per max 3 ore al giorno . E’ un turn-over obbligatorio che assicura a tutti gli utenti la possibilità di poter usufruire dei benefici delle acque termali senza esagerare , in quanto non è consigliabile per la salute stare “piacevolmente” a mollo troppo tempo . Le piscine sono tutte collegate e sono sia interne che esterne , l’acqua ha una temperatura costante di 31 gradi ed arriva direttamente dal fiume Sava , sembra di fare il bagno nel brodo . Poi ci sono alcune cascatelle che hanno la funzione di massaggiare le spalle e di renderne la pelle più tonica  , dei giochi d’acqua , le Jacuzzi , piscine con le onde , la corrente al contrario e tanto altro ancora .
Catez villaggio western

21/8                          Tutto fila liscio . Perfino Thor gode di spazi immensi dove correre senza guinzaglio  , quindi sarebbe stato un peccato ed uno spreco dover lasciare questo posto entro le 14.00 come preventivato . Decidiamo allora di proseguire la nostra sosta in loco ancora un pò . Viviamo l’aria di campeggio senza fare grandi cose , con estrema semplicità e naturalezza , rilassandoci  .

22/8                          Vogliamo vedere un po’ i dintorni di questo magnifico posto , prendiamo Giramondo , lo settiamo in modalità viaggio e facciamo questi benedetti 5 km. alla volta della vicina cittadina di Brezice . Troviamo in periferia un parcheggio destinato anche agli autobus , lasciamo il camper al fresco sotto una pianta e ci incamminiamo verso il centro cittadino . La città non è molto grande , conta circa 30000 abitanti . Il nome Brezice significa letteralmente “sponda del fiume” in quanto sorge nei pressi della Sava ed è praticamente quasi al confine con la Croazia  . La via centrale è molto bella , con tanti negozi ed accoglienti ristoranti . Vista l’ora ci fermiamo a mangiare una pizza da buoni italiani nella pizzeria più “in” della città . La pizza è buona quasi come in Italia ed il locale è molto bello , antico , tutto affrescato . Con la pancia piena , ci dirigiamo al castello , purtroppo per noi però , non ci sono più visite guidate in programma e si può visitare solamente il cortile con la scalinata ed i portici . Il castello fra l’altro , fu progettato da architetti italiani . Finito il giro si ritorna al camping.

castello di Brezice
23/8                          Entro le 14.00 dobbiamo lasciare questo paradiso . Visto che la capitale della Croazia , 
Torre di Brezice
 
Zagabria , dista da questo posto circa 50 km. , decidiamo di fare un giretto e di visitarla . Passiamo il confine ed in men che non si dica siamo alle porte della città . Non lo sospettavamo ma , è una città di circa 900000 abitanti , praticamente è grande come Torino . Lasciamo Giramondo in periferia in un parcheggio ombreggiato vicino ad un centro commerciale e ad una farmacia . Chiediamo dove cambiare i soldi per acquistare i biglietti per i mezzi pubblici  e chiediamo anche che mezzo ci porta in centro . Le dottoresse della farmacia in inglese ( sono le uniche persone che abbiamo trovato che parlano inglese ) ci spiegano cosa dobbiamo fare , ed un signore anziano del posto  su suggerimento delle stesse dottoresse , addirittura ci accompagna all’agenzia di cambio . Gentilissimi . Prendiamo il tram n.17 che nel giro di 40 minuti ci porta in centro nella piazza principale che forse si chiama Jelacica . Facciamo il classico giro turistico nel salotto della città , mangiamo al volo Junk food per non perdere tempo prezioso, entriamo in qualche negozio di souvenir e poi ci rechiamo a fare un bagno di santità  nella cattedrale . L’inizio dei lavori di questa maestosa chiesa risalgono all’incirca all’inizio del 1100 e fu terminata nel 1217 . Fu distrutta con l’invasione dei Tartari e poi ricostruita nel 1284 . L’interno è molto bello così come l’esterno ma , quello che colpisce di più è la rappresentazione della crocifissione con Gesù in mezzo ai due ladroni . Terminata la nostra visita , partiamo alla volta di Novigrad , una località croata molto importante sotto il profilo affettivo per il sottoscritto , nella quale arriviamo sul fare della notte .
Zagabria
Zagabria











24/8      Siamo al Aminess Sirena Campsite , 52466 Novigrad – Istra Terre 6  www.aminess.com    è stato ed è il miglior campeggio di tutta la Croazia . E’ affacciato direttamente sul mare bello ma freddo , ed è immerso in una pineta . Mi aspettavo scogliere alte e mare profondissimo invece non è così , non ci sono spiagge sabbiose  ma nemmeno alte scogliere , il mare in compenso è pulitissimo . Passiamo la giornata in campeggio , in fondo ne vale la pena .

camping a Novigrad

25/8                          Oggi la giornata è dedicata alla visita della città . Prendiamo il trenino turistico che dal campeggio ci accompagna fino al porto . E’ tutto un susseguirsi di negozietti di souvenir , ristoranti e gelaterie , tutto molto bello . Prendiamo una delle vie che dal porto và verso l’interno . Colpisce subito l’occhio il vedere sospesi sulle vie una gran quantità di ombrelli colorati aperti , è una installazione artistica temporanea , nonché una nuova tendenza per rallegrare l’arredo urbano , nata per puro caso in una città portoghese nel 2012 . Il centro storico è caratterizzato da negozietti molto caratteristici e il tutto finisce in una piazza con al fondo un parco che , difronte alla chiesa , si tuffa nel mare . Bella bella bella cittadina . Davanti all’ufficio turistico c’è una bacheca che dà informazioni sui dintorni . Leggo la storia di Dajla , un borgo lì vicino che merita sicuramente una visita ed infatti non delude le aspettative . Ripartiamo in direzione Italia , o meglio in direzione Koper (Capo d’Istria) , lo passiamo quindi entriamo in Slovenia a Porto Rose e poi in Italia a Trieste . Proseguiamo il nostro viaggio per portarci avanti ed evitare code in autostrada . Facciamo sosta a Monfalcone per acquisti (gubane e focacce) al solito centro commerciale e , subito ripartiamo per arrivare in serata a Soave all’area di sosta  che ormai è un punto fermo per i nostri viaggi .

Dajla presso Novigrad
26/8                          E’ una bella giornata , in questo paese ci siamo già fermati altre volte ma non lo abbiamo mai visitato bene . Questa è l’occasione buona . Facciamo colazione al solito posto poi iniziamo il giro con la visita del bellissimo centro storico e del “superlativo” castello medievale .  Si riparte , questa volta è per andare a casa , così è , ed in serata arriviamo . 





 Sono state vacanze strane ma per me personalmente molto speciali . Abbiamo percorso 1726 km.  in una settimana con il nostro Giramondo , siamo stati bene … . 


sabato 4 gennaio 2020

POSTOJINA     LUBLJANA      BLED

 PASQUA 2016


Ponte di Pasqua , cosa fare ? Ricordiamo una strana conversazione avvenuta con un signore italo-belga incontrato per puro caso l’anno prima nell’area sosta delle cinque terre , il quale ci confidò che per svagarsi un pochino un giorno decise di andare a visitare il lago di Bled . Raccontava i particolari del posto con talmente tanta enfasi che subito dopo esserci salutati iniziammo a navigare su Google per avere informazioni in merito . Il verdetto fù unanime ; “alla prima occasione ci dobbiamo andare “. Ecco , questo ponte è stato l’occasione giusta , partiamo .  
   

25/3             ANDEZENO – SOAVE
Partenza da casa alle ore 18.00 dopo una giornata di lavoro abbastanza intensa . La strada da fare è tanta percui decidiamo di resistere un pochino e , alternandoci alla guida riusciamo a raggiungere l’area sosta camper di Soave ( via Invalidi del lavoro )in provincia di Verona . L’area è gestita dalla locale  associazione camperisti  , si paga al parcometro , c’è il carico e lo scarico , è comoda al centro , è abbastanza carina e tranquilla e soprattutto , confina con la Stazione dei Carabinieri . Tutti gli ingredienti per una buona sosta ci sono . Cena , ricognizione della cittadina e finalmente un meritatissimo riposo .

26/3             SOAVE – POSTOJINA – PREDJIAMA – LUBLJIANA
Ore 06.30 sveglia . Solita sessione mattutina di gioco-scuola per il nostro famigliare peloso con corsetta in mezzo ai prati . Quando siamo finalmente operativi tutti quanti , facciamo un rapido tour per la cittadina , gustandone appieno tutte le sue peculiarità che la rendono una delle cittadine medievali più belle d’Italia . E’ molto caratteristica in quanto ha le mura di cinta ancora intatte e , sulla cima della collina c’è il castello . Ci fermiamo nella via centrale a fare una leggera colazione… in pasticceria . Verso le 09.00 partiamo alla volta della Slovenia . Imbocchiamo la A4 in direzione Trieste poi ,all’uscita dopo Palmanova , deviamo per Nova Gorica . Al confine facciamo sosta caffè , comperiamo la “ Vignetta” da attaccare al parabrezza  . Entriamo quindi in Slovenia e puntiamo verso Postjina (Postumia) che dista circa 50 km . All’uscita dell’autostrada ci sono ancora 5/6 km per arrivare alle famose grotte . Alla biglietteria ci sono diverse possibilità di visita , solo le grotte oppure grotte più castello di Predjama etc… . Noi scegliamo questa doppia opportunità anche perché il castello dista solo 9 km . dalle grotte.  Alle 14.00 Isa e Giulia hanno appuntamento per visitare le grotte mentre io e Thor stiamo fuori a fare la guardia al camper nel mega parcheggio di fronte all’ingresso . Queste grotte , famose in ambito turistico fin dall’inizio del secolo scorso , attirano ogni anno 800.000 visitatori .  Come avrete capito , talvolta visitiamo i siti separatamente per fare compagnia a Thor laddove non sia il benvenuto. Ripartiamo alla volta del castello di Predjiama , considerato uno dei 10 castelli medievali più belli al mondo . Non è lussuoso ma , è splendidamente incastonato in una montagna come un diamante su un bellissimo anello d’oro . La storia di Erasmo ,il suo illustre proprietario ,  racconta di come un uomo è riuscito a far costruire un castello su uno sperone di roccia alto 123 metri . Egli si schierò contro l’imperatore del tempo in quanto colpevole di avergli fatto assassinare il suo migliore amico . Quest’uomo intraprendente , astuto , genuino ma anche un po’ matto , decise di creare il suo rifugio nella località di Predjiama  . Il suo piccolo rifugio prese ben presto le sembianze di un bel castello , le cui stanze avevano sia muri di mattoni che muri di pura roccia , creando un perfetto connubbio tra ambienti domestici e grotte . Impressionante. Erasmo talvolta  si burlava del nemico offrendogli ceste di ciliegie appena raccolte quando loro ( gli assedianti ) morivano di fame e non era epoca di raccolta . Essi pensavano che fosse aiutato dal demonio ed intimoriti desistevano nell’assedio . Tuttavia la corruzione funzionava anche allora come oggi , cosicchè con poco gli assalitori convinsero un  servo a dar loro un segnale per riuscire a colpire il famoso cavaliere . Così quando il buon Erasmo si recò ai servizi per espletare i suoi bisogni corporali , il servo diede il segnale… . Fu lanciato un grosso masso con una  catapulta che colpì in pieno la piccola stanza da bagno dove il poveretto stava …evacuando  uccidendolo . La sua fidanzata lo fece sepellire nelle vicinanze del castello , vicino ad una chiesetta e in sua memoria fece piantare un tiglio visibile ancor oggi . Ma torniamo a noi , a fine visita , dopo questa full-immersion medievale ,  ci siamo messi in marcia alla volta della capitale slovena ,  Lubljiana e , con l’aiuto del tomtom   riusciamo ad arrivare prima del buio al camping Laguna , Dunajska Cesta 270 n.46 05.952 e.014 31.094 www.lubljanaresort.si  . La serata passa tranquilla . Importante ricordare che nella città , per legge , i camperisti possono solo sostare nei campeggi .
27/3             LUBLJIANA – BLED
Al risveglio è ormai molto tardi (è cambiata l’ora…) , usciamo dal camping e prendiamo il bus n.6 che in 9 fermate ci porta nel cuore della capitale . Il biglietto si fà al camping , è una tessera magnetica tipo bancomat. La capitale conta 280.000 abitanti e si trova a 298 mt. slm in riva al fiume Sava . Il suo simbolo è il dragone . Si narra che Giasone fuggì su Argo navigando dal mar Nero al Danubio ed al Sava . Sostando nella palude di Lubiana abitata dal “mostro” , Giasone lo affrontò e lo uccise . Iniziamo la visita dalla piazzetta dove si trova il triplo ponte . La piazzetta , il cui nome è Preseren , è dedicata al più famoso scrittore sloveno (1800-1849) , il suo poema “brindisi” è diventato l’inno nazionale . Su un fianco della piazza si può notare una  chiesetta tutta rosa dedicata all’annunciazione della vergine ma , anche chiamata “dei francescani” . Di fronte c’è il triplice ponte Tromostovje , una fantastica costruzione che all’inizio prevedeva una sola campata poi , alla fine degli anni 20 del 900 furono aggiunti i due ponti laterali . Furono progettati da Jaze Plecnik (1872-1957) che abbellì anche Vienna e Praga. Seguendo verso sx c’è il colonnato coperto del mercato che finisce sul ponte dei macellai dove ci sono delle inquietanti statue di umanoidi senza pezzi  poi , a seguire c’è il ponte dei draghi costruito nel 1901 . Pranziamo in un bel ristorante , il Sokol , proprio vicino al municipio . Ottimo e abbondante . Finito attraversiamo la strada ed entriamo dalla “porta santa” del giubileo della misericordia  , nella chiesa centrale . Poi ci dirigiamo al Tivoli park  , il polmone verde della città . Rientriamo quindi in campeggio e , dopo aver messo tutto in ordine , partiamo per Bled  che dista 54 km e , dopo circa 30 minuti di marcia finalmente ci arriviamo  . Costeggiamo il lago per circa 2 km, quindi arriviamo al camping Bled , in Kidriceva 10/c info@camping-bled.com  n.46.36140 e.14.08027 . Sbrigate tutte le formalità e preso coscienza del bellissimo camping a 5 stelle , e del bellissimo panorama che il luogo ci offre , ceniamo e passiamo la serata a bordo di Giramondo .
28/3            BLED – ANDEZENO
Dopo la sveglia , ci rechiamo sulla vicinissima riva del lago dove , al pontile ci aspetta una barca tipica del luogo , la “pletna” , la cui trazione è fornita da un corpulento vogatore che tutti chiamiamo amichevolmente “il capitano” che ci porterà sull’isolotto al centro del lago in circa 45 minuti . L’isolotto è bello ma , è più bello visto dalla terra ferma . C’è la chiesetta  molto carina e vicino ad essa c’è il campanile la cui salita per vedere il panorama da un punto di vista privilegiato è a pagamento . Al ritorno abbiamo preso il trenino turistico locale che costeggiando il lago ci accompagna fino alla chiesa della cittadina dalla quale parte il sentiero /scalinata (350 gradini) che porta al castello . Il castello della città di Bled e la chiesetta sull’isolotto , sono posti uno difronte all’altro e sembrano sfidarsi . E’ arroccato su uno sperone di roccia a strapiombo sul lago , da qui si gode di un panorama veramente stupendo . E’ uno dei castelli più antichi della Slovenia e la sua costruzione pare risalire al 1011 quando il re tedesco Enrico II lo regala al vescovo di Bressanone Adalberone . Si dice che questo sia il luogo più bella della nazione , sicuramente il nostro “amico” italo-belga aveva ragione  . Rientrati al campeggio optiamo per partire immediatamente alla volta di casa . Alle 16.30 partiamo e tra una sosta ed un pò di coda arriviamo ad Andezeno intorno alle 02.00 del mattino .



 

















Abbiamo percorso 1407 km .
Ma con gran pena 
le reca giù 2015

Questa frase serviva a molti di noi quando eravamo  scolari a ricordarci l’ordine giusto delle alpi ( Marittime-Cozie-Graie-Pennine-Lepontine-Retiche-Carniche-Giulie)  e , visto che il 70 % della nostra prima vera vacanza con Giramondo si svolge appunto tra le vette alpine , ci è sembrato opportuno dare questo titolo al diario di bordo . 

Lecco   Trenino del Bernina   Passo del Tonale   Bolzano   Merano   Vipiteno   Zoldo   Diga del Vajont   Treviso   Bassano del Grappa   Mantova



11/8                          Partenza da Andezeno ore 10.30 direzione Como prendendo la solita strada che per anni ho percorso quando facevo l’autista poi , una volta arrivati in zona , abbiamo proseguito per Tavernerio ed infine per Lecco in Via Arlenico , proprio dietro alla casa del Manzoni . Dopo un frugale pranzo al sacco , ci siamo dedicati interamente alla visita del museo manzoniano ubicato nella villa che fù di sua proprietà . Il brano più celebre della letteratura italiana “Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…” nasce da ciò che Manzoni vedeva dalla sua abitazione cioè Villa Caleotto (anche se nel 1818 la vende e in quei posti non tornerà più) . Al pian terreno sono visitabili dieci stanze , una pinacoteca al primo piano e le cantine con la cappella di famiglia al piano interrato . All’interno delle varie sale , si possono ammirare le ricostruzioni degli abiti di Renzo e Lucia , nonchè tantissime copie stampate in epoche diverse dei Promessi Sposi , dell’Adelchi e di altre opere secondarie scritte dal Manzoni . Tra tutta questa documentazione è possibile vedere  per esempio , il comunicato della sua morte e le condoglianze espresse da tutte le più alte autorità di allora compreso Sua Altezza Reale . Le sale sono per lo più abbastanza semplici tranne un paio che sono finemente decorate soprattutto sui soffitti . Come accennato, al piano superiore c’è una pinacoteca con quadri che ritraggono persone influenti dell’epoca  e luoghi suggestivi nelle immediate vicinanze . Ci sono poi le cantine che hanno ancora il torchio originale con alcune botti , una macina ed un enorme spazio profondo che era adibito a ghiacciaia . Per ultima rimane la visita della cappelletta di famiglia dove , sotto l’altare  è seppellito il padre dello scrittore .  Finita la visita alla villa , ci incamminiamo verso il lago per vedere un piccolo borgo di pescatori  noto a tutti con il nome di Pescarenico , un rione di Lecco di circa 3000 anime sulla riva sx dell’Adda , prima di arrivarci però , dimenticavo , passiamo davanti alla chiesa dove sorgeva il convento di Frà Cristoforo  e di Frà Galdino .  Voltando lo sguardo si vede dietro la città , il monte Resegone così chiamato perché ha 12 punte e visto dal basso sembra proprio la lama di una sega , ed in lontananza il castello dell’Innominato .  Dopo le foto ed il bagno di cultura , facciamo una meritata pausa gelato (anche per Thor) poi torniamo da Giramondo per andare verso il luogo designato per passare la notte , Colico  40 km. più in su , facendo gran parte del percorso in galleria . Passiamo la notte al camping Green Village loc. Piona , proprio in riva al lago di Como , un posto molto carino a circa 5 km. dal centro del paese . Serata tranquilla 


12/8                          Abbiamo passato tutta la mattinata in camping a riposare e a far svagare Thor che , mentre prende un po’ di confidenza con l’acqua , bevendone in continuazione fino quasi a svuotare il lago, tiene d’occhio le anatre selvatiche pronto a cacciarle , evidentemente senza successo  ma con gran divertimento da parte nostra . Dopo pranzo ci rechiamo alla stazione FS a prendere il treno che ci porta in centro (appena una fermata , circa 5 minuti) . Pausa gelato e poi ci incamminiamo alla volta del forte militare Montecchio Nord ( via alle torri 8 Colico ), il presidio militare più ben conservato della prima guerra mondiale di tutta Europa . E’ anche stato uno dei primi esempi di sperpero di denaro pubblico in quanto dopo esser stato costruito non è stato ritenuto idoneo all’utilizzo  poichè il tetto sembrava essere troppo vulnerabile . La visita è guidata  . Fu costruito tra il 1912 ed il 1914 , è protetto dalla montagna ed i suoi muri hanno uno spessore di circa 2 mt. .  Serviva a bloccare l’avanzata degli eserciti nemici , infatti i 4 cannoni di fabbricazione francese  servivano a bombardare le nostre strade , le nostre ferrovie ed i nostri ponti nel raggio di 14 km. circa . Era l’ultimo baluardo difensivo di Milano .  All’interno ci sono le varie sale che si susseguono ordinatamente , dalla mensa al dormitorio , dall’infermeria ai depositi di munizioni , alla sala del comando . Nell’infermeria , che fungeva anche da alloggio per il capitano c’era l’acqua corrente ed una scaletta graduata utilizzata per misurare i soldati che partiva da 150 cm (l’altezza di sua Altezza Vittorio Emanuele III ) . Al piano terra , la prima sala a cui si accede per coloro che arrivavano con le ambascierie , è  la sala macchine (primitivi generatori di corrente) , molto sfarzosa , con i comandi incastonati in bianche pareti marmoree , per dar modo a coloro che vi accedevano di far credere che la nostra nazione era ricca , economicamente parlando , e quindi molto potente a livello bellico . Finita la visita torniamo al campeggio e partiamo in direzione Edolo dove dovremmo fermarci per la notte . Facciamo la statale , attraversiamo il passo dell’Aprica la cui altezza massima è di 1181 mt. con una pendenza del 6 %, che mette in comunicazione la Valtellina con la Val Camonica (molto brutto lungo circa 29 km, con tante strettoie) . Questa è l’unica strada che collega Brescia a Sondrio , ed è percorsa  da mezzi pesanti e bus che hanno poca intenzione di rallentare e dare precedenza . Alle 19,15 arriviamo al camping Adamello di Edolo in Via Campeggio 10.   Serata tranquilla .

13/8                           Sveglia , si và a St.Moritz !!! (forse) . Partenza dal camping alle 9.10 , prendiamo tutti e 4 il bus alla fermata di fronte al campeggio , in direzione Tirano . Il tragitto solitamente dura 1 ora ma oggi in via del tutto eccezionale dura 1ora e 40 minuti ! Un incidente blocca la statale , arriviamo alla stazione ferroviaria di Tirano  per prendere il trenino del Bernina in ritardo . Alla biglietteria delle ferrovie Retiche lasciamo la considerevole somma di 210€ ( 60 a testa e 30 per Thor) e prendiamo finalmente il treno delle 11.40 . Il percorso che si snoda per 120 km. , attraversando ben 196 ponti , 55 gallerie e scorci panoramici veramente ineguagliabili , rende questa ferrovia magica  al punto che è addirittura riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità . Il panorama che si presenta è molto bello specialmente in prossimità dei laghi Poschiavo , Nero e Bianco . Il viaggio , al contrario di quanto mi era stato detto , dura complessivamente 2ore e mezza ( mi avevano detto 45 minuti circa… ), troppo per la nostra tabella di marcia . L’ultimo bus per fare ritorno ad Edolo parte da Tirano alle 16,35 . Siamo costretti a sacrificare una parte del percorso  e così ci fermiamo in mezzo al nulla in località Diavolezza a circa 2250 mt. slm  . Bello sicuramente ma in questo luogo ameno e sperduto non ci sono molte altre persone con cui socializzare , nè negozi nè bar , niente , solo qualche mucca al pascolo . L’unico a trarne qualche piccolo beneficio è Thor che per mezz’ora può correrre tranquillo , libero e leggiadro nei prati . Prendiamo il treno che fa ritorno a Tirano alle 14,23 .  Alle 16,30 siamo alla stazione ed un secondo dopo il bus parte alla volta di Edolo . Il dopo cena lo passiamo a pianificare la giornata di domani ed in seguito andiamo al bar del camping a socializzare . Bella serata , meno bello il resto della giornata che ci ha lasciato l’amaro in bocca

14/8                                      Partenza da Edolo alle 10,30 , direzione Cles . La strada è bella ed è abbastanza larga . Ad un certo punto nel tragitto che ci eravamo prefissati di fare , capitiamo a Ponte di Legno in Val Camonica (BS) , decidiamo quindi di fermarci per visitarne il centro . Parcheggiamo vicino al castello della frazione Poia , facciamo il giro del centro abitato sottostante , imbattendoci anche nella graziosa chiesetta di S.Giacomo che nel suo portale ha diverse placche bronzee incise . Completiamo il tutto trovando un bellissimo prato un po’ isolato adattissimo alle esigenze del nostro cagnolone , gioca e corre per un’ora . Ponte di Legno è stato nominato nel 1912 dal TCI “prima stazione italiana di turismo e sports invernali”. E’ tuttora la più importante stazione sciistica lombarda . Finita la sosta ripartiamo e percorriamo il Passo del Tonale ovvero il valico alpino sulle Alpi Retiche , fino alla cima (1884 mt. pendenza del 7 %) . Il tempo è molto incerto , siamo in alto , c’è qualche negozietto e ne aprofittiamo per comperare qualche souvenir  , tra i quali spicca il nostro primo adesivo da attaccare al camper . Poco più in là  c’è il Sacrario Militare, realizzato nel 1930 , molto bello ed imponente, che ospita le spoglie di circa 800 caduti della prima guerra mondiale , sia Italiani che Austro-Ungarici  . Nel primo pomeriggio arriviamo a Cles costeggiando una parte del lago artificiale di S.Giustina . Visitiamo il centro , c’è una mostra che riguarda l’artigianato delle scarpe e , tutto il paese è addobbato a dovere . Ripartiamo e verso le 18.00 arriviamo a Bolzano al camping didattico Moosbauer in Via Merano 101 . E’ il primo camping didattico d’Europa in quanto ad ogni angolo ci sono delle tabelle in tedesco/italiano/inglese, che spiegano usi e costumi , tradizioni e leggende , antichi mestieri e primati del Trentino . La sensazione è tuttavia davvero sgradevole , ci si sente stranieri in casa propria , si sente parlare solo tedesco e anche i proprietari faticano a comprendere l’italiano . Assurdo . Il centro della città dista solo 5 km. ma , un temporale spezza la nostra voglia di andare a fare un giro in centro by night .
15/8                                      Buon ferragosto !!! Dopo esserci sistemati ci rechiamo alla fermata del bus 210 antistante il camping per prendere quello delle 9.48 diretto a Bolzano centro . Scendiamo in piazza Domenicani , poi ci spostiamo di circa 100 mt. nella piazza Walther dove c’è il duomo sovrastato da uno splendido campanile e da un tetto le cui tegole di colore diverso creano disegni geometrici quasi come un pizzo su una stoffa colorata . Proseguiamo il giro attraversando la piazzetta delle erbe dove troviamo un bel mercatino  poi , per la gioia di Giulia , passiamo sotto i portici della via centrale dove ci sono le grandi firme . La giornata fà veramente schifo metereologicamente parlando . Pranzo al volo , Isa e Giulia da Spizzico ed io e Thor dai venditori di wurstell . La serata molto umida passa allegramente e Thor trova una nuova amicizia , mamma riccio che passeggia sotto la siepe della nostra piazzola .

16/8                                      Thor sempre protagonista , ci sveglia alle 7,45 . La giornata di S.Rocco , la dedichiamo alla visita della perla delle Dolomiti , Merano . Davanti al camping prendiamo il bus 201 delle 10.23 che ci porta in mezz’ora circa a Merano . Siamo in loco alle 11.00 . Ad un primo sguardo si capisce il perché del suo soprannome , è davvero bella , ma anche parecchio grande visto che ci vivono circa 40000 abitanti . Sorge a 324 mt slm . Il tempo tiene , fa calduccio . Troviamo il punto info , consultiamo la cartina ed iniziamo il giro vedendo per prima cosa il castello principesco . Costruito nel quindicesimo secolo , fu residenza dell’arciduca Sigismondo  e dei principi del Tirolo dal 1470 nei tempi in cui Merano né era la capitale . E’ abbastanza bello ma molto piccolo . Andiamo sotto i portici dove ci sono i soliti negozi che piacciono a Giulia . Questi portici costruiti nel 1200 , collegano piazza del Grano con la piazza del Duomo per una lunghezza di circa 400 mt. . Percorriamo via delle fontane ( ce ne sono moltissime , 12 nella via e 69 in tutta la città) per la gioia di Thor e dei suoi 100000 amici  quindi , passiamo sotto la porta Passiria a forma di torre con tetto spiovente  che collega il centro con la passeggiata di Sissi . Si arriva in Piazza del Duomo  dove troviamo la chiesa di S.Nicolò che al suo interno ospita una bella cantoria . Questa chiesa venne terminata nel 1465 ed ha il campanile alto ben 83 mt. , uno dei più alti di tutto il Trentino . Dopo pranzo , attraversiamo il ponte sul torrente Passirio che è un affluente dell’Adige , percorriamo la passeggiata di Sissi (a partire dal 1870 la principessa soggiornava spesso qui) , sia la parte invernale semicoperta che quella estiva . Infine arriviamo in un bel parco dove c’è la statua dedicata alla principessa , costruita  nel 1903 . Foto d’obbligo . Ritorniamo al camping alle 17.00 .

17/8                                      Appena alzati incominciamo a levare le tende , smontiamo tutto e ci prepariamo a partire alla volta di Vipiteno ( Sterzing ) nella valle Isarco , che dal campeggio dista circa 90 km. e circa 3 km. dall’Austria . Ci arriviamo verso le 12.30 e lasciamo Giramondo a riposo nel parcheggio di un centro sportivo . E’ una bella cittadina , piccolina e piena di gente , ed è considerata non a torto , uno dei borghi più belli d’Italia . Pranzo a base di canederli , delizia per  Isabella  e croce per Giulia . Nel comune che ha circa 6800 abitanti non c’è moltissimo da vedere , colpisce sicuramente la Torre delle 12 che con la sua considerevole altezza di 46 metri  è dal 1472 il simbolo della cittadina . Così verso le 16,00 partiamo per S.Lorenzo Sebato , nelle vicinanze di Brunico ,  un paesino piccolo ed infelice dove c’è un campeggio “bucolico” più grosso del paese stesso . Il campeggio Wildberg in  Via Borgata 9  è molto simile ad una cascina , con galline che scorazzano tra le piazzole , cavalli , caprette e porcellini d’India . E’ carino , c’è perfino una bellissima piscina e , Giulia ed Isabella , nonstante il tempo freddo ed umido decidono di fare ugualmente il bagno . Che donne !!! Serata passata a pianificare il resto del viaggio .
18/8                                      Durante le  “manovre ”per ripartire , rompiamo un sostegno della veranda , pazienza . Partiamo e dopo un po’ facciamo la solita sosta ricreativa pro-Thor . Ripartiamo in direzione Dobbiacco e poi Cortina d’Ampezzo . Intorno alle 12.00 ci fermiamo in un piazzale per ammirare le tre cime di Lavaredo da tergo . C’è nebbia lassù e non si lasciano vedere nel loro splendore . Continuiamo il giro  in direzione lago di Misurina (1756 mt.) . Il lago è carino . Narra la leggenda che una fatina di nome Misurina vivesse sulle rive del lago . Il mago Sorapis era follemente innamorato di lei e si rivolse ad una strega che con i suoi sortilegi lo aiutasse nel conquistarla . Quest’ultima gli consigliò di travestirsi da mercante di gioielli e di creare un arcobaleno da sponda a sponda del lago per farla innamorare . Così fece ma , la fatina si accorse dell’inganno e si buttò in acqua annegando . I gioielli finirono nel fondo del lago insieme a lei ed il mago disperato ruppe l’arcobaleno che finì in acqua e , lui si trasformò in monte . Così il lago splende e brilla ancor oggi ed il mago impietrito veglia su Misurina . Ritorniamo a noi , siamo nuovamente in viaggio , verso Zoldo questa volta . Per arrivarci dobbiamo fare il passo di Giau che collega Cortina D’Ampezzo con Selva di Cadore , ha una altitudine di 2236 mt. ed una pendenza massima del 9 % , non per niente è uno dei passi leggendari legati al giro d’Italia . Lo spettacolo è notevole , è un bel posto , per scendere dobbiamo affrontare 29 tornanti per una lunghezza di 19 km . Non è una passeggiata , a Giramondo si cuociono i freni nonostante l’uso assiduo di marce basse … devo  fermarmi un’ora per farlo riprendere . Non basta , per arrivare a destinazione devo ancora fare il passo di Staulanza (1773 mt.) che collega la Val Fiorentina con la Val di Zoldo . Finalmente intorno alle 18.00 arriviamo in paese (alto circa 1100 mt.) al camping Civetta in piazzale cabinovia loc.Pecol  ai piedi del monte Civetta ( 3220 mt ) e del monte Pelmo ( 3168 mt. ) . Ne aprofittiamo per andarci a prendere un “Gelato” di quelli veri , fatto con arte e maestria da uno degli ultimi maestri gelatieri di Zoldo . Infatti  è proprio da qui , da questa gente , da questo piccolo borgo montano , che nasce e si diffonde in tutto il mondo la cultura del gelato . Serata fredda passata in camper .
19/8                                      Verso le 11,30 prendiamo la cabinovia che ci porta fino a 1750 mt sul monte Civetta  al “pian del crep”. Viene anche Thor senza farsi troppi  problemi  . C’è un bel panorama ma fà molto freddo ed il tempo è nuvoloso . Dopo una bella e rilassante passeggiata in quota , facciamo ritorno al campeggio , paghiamo ed andiamo.  In mezz’ora circa arriviamo a Longarone , in piazza dove c’è il museo . Noi Vogliamo vedere i luoghi simbolo della tragedia della “ diga del Vajont” e chiediamo info . Giustamente mi viene suggerito che il paese è già il luogo della tragedia in quanto è stato spazzato via completamente e poi ricostruito . Se vogliamo vedere la diga ci dobbiamo spostare di 7 km. ed andare verso Erto . In circa 20 minuti siamo lì . Origliamo ciò che dicono le guide ai gruppi che fanno il tour poi , incontriamo un distinto signore che in quella diga ha lavorato e che ci spiega tutto per filo e per segno con tanta passione e abbondanza di particolari in maniera molto coinvolgente . Ha scritto anche alcuni libri in merito a quest’argomento , uno lo compriamo anche noi . Nel tragitto che affrontiamo a piedi , sugli steccati lungo la strada sono appese delle piccole bandierine colorate di stoffa con i nomi di tutte le persone che hanno perso la vita . Era il 9/10/1963 alle 22,39 quando una parte della montagna ( 300 milioni di metri cubi ) a ridosso della diga , in 40 secondi ad una velocità di 65 km/h , crolla nel lago formatosi dallo sbarramento della diga . Questa massa rocciosa che era grande 720 volte la diga , mette in movimento una massa di 48 milioni di metri cubi d’acqua formando una onda anomala alta 170 mt che scavalca la diga stessa e , sommata alla altezza del colosso di cemento , cade da circa 400 mt  spazzando via tutto  . La diga tenne bene , fu  costruita a regola d’arte , diceva il signore del libro , ma le montagne possono anche crollare se non si fanno i dovuti controlli geologici . Crollando la montagna creò laddove vi era una valle , una collina . La diga alta 260 mt. ( ai tempi la più alta del mondo)  è ancora lì ma , naturalmente non viene più utilizzata . L’innondazione fece circa 2000 vittime . E’ stato toccante ed interessante , molto . Finita la visita siamo ripartiti decisi ad andare al mare , a Monfalcone , terra natia !!!!  Arriviamo verso le 19.30 all’area camper di Nina , una nuova amica istriana in Via Consiglio d’Europa 13  . L’area non è male ma è poco servita dai mezzi pubblici , in sostanza è abbastanza scomoda nonstante abbia dei servizi molto belli e molto ben tenuti . La serata la trascorriamo lì , chiusi in camper in quanto non c’è possibilità alcuna di andare in centro .
20/8                                      Alle 9.10 prendiamo la navetta che dal parcheggio và verso il centro e da qui il bus 26  per Grado . Arrivati facciamo il giro del centro di Grado Vecchia che è molto bella e poi andiamo in riva al mare a farci coccolare dal sole e dal rumore delle onde che si infrangono sugli scogli . Dopo aver  fatto il bagno , andiamo al ristorante “al timon” a mangiare totani . Torniamo in bus a Monfalcone sotto il diluvio universale . Serata umida .
21/8                                      Dopo la sveglia andiamo con Giramondo al centro commerciale Emisfero di Monfalcone a fare scorta di Gubane e Fugasse da assaporare con calma quando torniamo a casa . Poi giro per la mia città e pranzo in piazza della Repubblica al solito posto . Dopo pranzo ci spostiamo al Villaggio del Pescatore ed al Fossalon di Grado . Finito il giretto , ripartiamo per Grado dove ci fermiamo nell’area sosta camper comunale ubicata in Viale Italia . Serata a zonzo per la città .
22/8                                      Giornata passata a fare poco , qualche giretto in centro e qualche commissione . In serata facciamo una ultima uscita per visitare Grado vecchia che , come già accennato , è davvero molto bella.
23/8                                      Partiamo da Grado alle 10.00 facendo tutta la statale fino a Treviso dove arriviamo alle 13.00 parcheggiando in pieno centro . Solita visita al centro che è molto bello . Cerchiamo il punto info ed iniziamo la nostra visita passando per le vie e sotto i portici fino ad arrivare nella bella  Piazza dei Signori dove c’è un palazzo del 1300 .   Alle 15.00 partiamo per Castelfranco Veneto e , arrivati facciamo il giro nel centro storico . Il nome indicava ai tempi del medioevo un posto dove non si pagavano tasse . Scopriamo dopo diverse volte che siamo stati in questa cittadina , che è il paese natale del Giorgione , il pittore del 500  ,il suo nome era dovuto alla sua stazza. Giulia propone di andare a Bassano del Grappa , che da Castelfranco dista solo 19 km. . Dopo aver lasciato il camper in sosta nell’ampio piazzale antistante la stazione , ci incamminiamo alla volta del centro storico . Arriviamo in viale dei Martiri ed un signore ci spiega che sugli alberi che vediamo di fronte a noi , durante la guerra  venivano impiccati i partigiani dai nazisti . Il 26/9/44 infatti su quelle medesime piante , ci furono 31 impiccagioni , a “coronare” l’ultima fase del rastrellamento del Grappa dove ci furono 500 morti e 400 deportati . Proseguiamo la visista in centro, acquistiamo dolci tipici e attraversando Piazza del Terraglio , arriviamo finalmente  al famoso ponte . E’ veramente bello . Sembra sia stato costruito già nel 1209 poi , Palladio lo riprogettò nel 1569 . Fu ricostruito nel 1751 . Il 17/2/1945 fu fatto saltare dai partigiani per proteggere la città e due anni più tardi fu ricostruito seguendo il disegno originale del Palladio . Finita la visita , Isa si mette alla guida e dopo circa 2 ore ci porta nell’area camper di Mantova “Sparafucile” . Ormai è tardi , tutti a nanna.


24/8                                      Usciti dall’area camper Sparafucile ( in onore di un personaggio del rigoletto che qui è ambientato ) , c’è un sentiero lungo circa 800 mt. che ci porta direttamente in centro . Mantova è una bella città di circa 49000 abitanti che dal 2008 è considerata patrimonio dell’umanità dall’Unesco . Dobbiamo attraversare il ponte sul Mincio che vicino all’ingresso della città , nei pressi del bellissimo castello medievale , crea quattro  laghi.  La Vallazza ed il lago inferiore verso ovest , il lago di mezzo verso sud e, verso est il lago superiore creando una penisola a proteggere la città . Dietro al castello di S.Giorgio eretto nel 1406 , c’è la centrale Piazza Sordello (un personaggio della Divina Commedia) , una piazzetta grossa circa 150 x 60 mt.  poi passiamo davanti alla Cattedrale di San Pietro sotto il cui altare è conservato il corpo di S.Anselmo da Baggio che è patrono della città e poi davanti al palazzo del capitano o palazzo ducale . Seguiamo per il centro storico e Giulia ci fà da cicerone spiegandoci qua e là alcuni aneddoti come il significato del nome della già citata piazza ed altro inerente la Basilica di S.Andrea che purtroppo non si può fotografare ma è veramente un capolavoro . Incrociamo la chiesa Rotonda di S.Lorenzo , la torre dell’orologio e la piazzetta delle erbe .  Arriviamo al palazzo Te dall’altra parte della città fatto erigere da Federico II Gonzaga passando davanti alla casa del Mantegna .  Al ritorno pranzo in un ristorantino sotto i portici e poi acquisti vari come sbrisolona e mostarda . Impostiamo il TomTom direzione “casa” dove arriviamo alle 18,30.              

                                                                      


Abbiamo attraversato 5 regioni , scalato 4 passi montani con Giramondo , attraversato alcune tra le valli più famose d’italia (Valtellina ,Val Camonica ,Val di Sole , Val di Non etc…) visitato bellissimi posti , anche se il tempo non è stato proprio bello . Thor è stato splendido ( il più in gamba di noi quattro ) e Giramondo ha tenuto duro nonstante le molte fatiche . Dopo tanti anni abbiamo fatto ben 14 gg di vacanza e 1546 km . Abbiamo speso parecchio ma i soldi non contano nulla di fronte alla serenità ed alla libertà . Un grazie a tutti .