domenica 24 gennaio 2021

 

Bretagna 2019


Anche questo anno le vacanze finalmente sono arrivate. Dopo varie vicissitudini, abbiamo deciso di comune accordo di rimandare il tour in Olanda a data da destinarsi. Optiamo allora per un più tranquillo viaggio in Bretagna, terra selvaggia e misteriosa che sicuramente vale la pena visitare; ecco come è andata.

 

02/08                        Partenza ore 11.00 da Andezeno in direzione tunnel del Frejus  dopodiché puntiamo il muso del nostro camper  Giramondo in direzione Macon, dove arriveremo in serata nel campeggio municipale che, contrariamente alle nostre aspettative si rivela molto costoso.

03/08                        Non sembra ma, il viaggio è lungo quindi, di buon ora ripartiamo confidando di arrivare in Bretagna nella tarda serata. Continuiamo la risalita facendo le opportune soste per ricaricare le pile tutti quanti finché esausti arriviamo in una località adagiata sul fiume Sarthè, Sablè sur Sarthè appunto. Scegliamo di sostare in libera in, un bel piazzale a ridosso del fiume dove sono in sosta altri colleghi camperisti. La serata scorre piacevolmente ed il panorama è ottimo.

04/08                        Di buon ora ripartiamo e, ben presto arriviamo nel borgo medievale di Vitrè, cittadina dalla quale abbiamo deciso di iniziare il nostro tour. In centro c'è un bellissimo castello che, nel medioevo aveva il compito di difendere l’indipendenza del Ducato di Bretagna . Vitrè, verso il 1500 gode di un periodo di splendore dovuto alla commercializzazione del “canvas” o tela di canapa per fare le vele delle navi.  Finita la visita ci dirigiamo verso la vicina Fourgeres, cittadina sulla falsa riga di quella precedente ma con il castello feudale più grande e meglio conservato d’Europa. Questo maniero con più di mille anni sulle spalle, presenta all’ingresso due torri circolari ed una dal profilo quadrato e, il perimetro è interamente delimitato da un fosso con l'acqua largo parecchi metri. A sud del castello, troviamo la semplice chiesa di Notre Dame des Marais (nostra signora delle paludi), edificata intorno al XIII secolo. Continuiamo il viaggio dirigendoci verso Dol de Bretagne dove andiamo ad ammirare il menhir più alto della Bretagna e dove troviamo ospitalità presso il camping municipale.

05/08                       Espletato tutte le procedure di rimessa al mondo giornaliere, avviamo il nostro bravo e fedele Giramondo alla volta di Dinan, l’ennesima cittadina medievale caratterizzata dalle molteplici case a graticcio che fanno bella posa sulle vie della pittoresca cittadina. Parcheggiamo nell’area di sosta sotto al ponte di ingresso alla città, luogo strategico vicinissimo al centro, facilmente raggiungibile a mezzo di comodi e ben segnalati sentieri. In questa località conosciamo per la prima volta (e poi è stato amore) i tipici dolci bretoni, sorta di tortine di sfoglia e burro dal nome impronunciabile …“Kouign-Amann”. Dopo aver vissuto l’aria festosa e gioiosa di questa bella cittadina, ripartiamo verso Cap Frehel e Fort le Latte, mete molto note consigliate da tutti i viaggiatori. La strada per arrivarci non è male ma il parcheggio è un vero problema specialmente per chi come noi ha come veicolo un bel bestione bianco lungo circa 6,50 mt. . Optiamo per visitare prima Cap Frehel facendo un paio di km a piedi per arrivare alla destinazione. Il posto merita effettivamente una visita per il superbo panorama che esso offre sull’oceano Atlantico; il faro in se per se non è altissimo, circa una trentina di metri, ma è posizionato su una scogliera altissima che ospita numerose specie di uccelli. Terminata la visita al faro facciamo la strada a ritroso e deviamo verso il vicino Fort le Latte, set di parecchi film ma, purtroppo arriviamo troppo tardi e troviamo chiuso.  Non rimane allora che iniziare a cercare un luogo dove sostare e così viaggiando con Giramondo e passando tra una scogliera ed una brughiera, capitiamo poco oltre l’abitato di Erquy in località Pleneuf Val Andrè, dove sostiamo in libera a bordo spiaggia; uno spettacolo. La spiaggia è immensa, larga 500 mt. e lunga qualche km. il luogo ideale per rilassarsi e per far divertire il nostro figlio peloso Thor. Inutile dire che tramonto ed alba sono impareggiabili con colori che neanche i migliori pittori possono riprodurre. La marea qui si nota quasi meglio che non a Mont Saint Michel dove eravamo già stati durante il tour in Normandia; nel giro di due ore la spiaggia scompare sotto le onde impetuose dell’oceano per poi farsi rivedere qualche ora dopo più bella che mai.

06/08                        Passiamo ancora un po’ di tempo in  spiaggia e poi ci rimettiamo in cammino con la ferma intenzione di riuscire a fotografare anche noi la casa più fotografata al mondo, la Maison du Littoral, o meglio conosciuta come la casa tra le due rocce o Castel Meur a Plougrescant. In effetti la splendida casetta val bene qualche scatto fotografico, è davvero impressionante e graziosa in una cornice stupenda, del resto siamo nel bel mezzo della costa di “granito rosa”, uno dei più suggestivi litorali di tutta la Francia. Come ogni santo giorno che passa, arriva anche il momento in cui bisogna accingersi a trovare un posto idoneo alla sosta per la notte e, la nostra scelta ricade sull’area di sosta presente nel paesino di Treguier in riva al fiume. Bella, fresca, gratuita con carico/scarico ed attaccata ad un bellissimo parco pubblico tenuto molto bene  e comodo al centro.

07/08                        Il briefing mattutino ci porta alla decisione di andare a visitare l’isola di Brehat, e per fare ciò dobbiamo tornare indietro qualche km per arrivare alla Pointe de l’Arcouest  dove c’è l’imbarco. Siccome l’escursione è impegnativa e meritevole di attenzione ed interesse, decidiamo di affidarci alla sosta in campeggio al camping Panorama du Rohou. Questo in realtà è un piccolo camping a due stelle che ha anche una strada abbastanza stretta per arrivarci ma, il suo punto di forza è una visuale sensazionale sull’oceano e sull’isola di Brehat e non ultimo, i gestori sono davvero al top per gentilezza e cordialità. Detto questo, iniziamo con la procedura di imbarco che prevede un’attesa media di circa 30 minuti ma che vale la pena aspettare. Il tratto di mare che separa l’isola dalla terra ferma è molto piccolo, la traversata dura solo pochi minuti. Una volta sull’isola si può comodamente noleggiare un velò (bicicletta) che garantisce una semplicità di movimento non da poco in quanto i tragitti consigliati per visitare tutta l’isola sono abbastanza lunghi. Noi con un cagnolone di 50 kg. al seguito non potevamo usufruire dell'opzione bicicletta ma, abbiamo visitato il più possibile a piedi e questo fortunatamente non ci ha impedito certo di godere dei suggestivi panorami che questo luogo propone. Vi è anche presente un vecchio e singolare mulino funzionante ad acqua di mare. Ritorno alla realtà e pernottamento.

08/08                        Ripuntando Giramondo col muso verso ovest, passando località prettamente turistiche che non destano il nostro interesse, arriviamo a Ploumanac’h per fare il tour delle sette isole. Preciso che queste isole sono poco più grosse di uno scoglio e, visto e considerato che in Bretagna il tempo anche in estate non è certo dei migliori (temperatura media 21°), visto il forte vento ed il mare grosso, abbiamo deciso di fare un giretto nell’entroterra. Passiamo la giornata a girovagare qua e là  fintanto che  arriviamo in direzione del litorale dirimpetto all’lle Vierge dove fa bella mostra di sé l’imponente faro di pietra che domina l’isoletta e che detiene il record mondiale di altezza per i fari costruiti interamente in pietra, 83 mt circa.  Per la sosta notturna troviamo riparo dalle incessanti intemperie nell’area adibita a sosta camping-car del piccolo paese di Plourgeneau.

09/08                        Al mattino ci spostiamo di pochi km. e, seguendo la strada costiera arriviamo fino a Le Conquet. Qui visitiamo il faro di Pointe Saint Mathieu e la confinante chiesa in stile San Galgano, in quanto ricorda la nostra famosissima chiesa toscana che ha la caratteristica di essere a cielo aperto, senza tetto. Sosta notturna nel park vicino alla Mairie (municipio), non regolamentata con disco orario dalle 20.00 alle 09.00 e totalmente gratuita.

10/08                        Oggi ci aspetta un tragitto abbastanza lungo da percorrere perché non proseguiamo lungo la costa ma ci spostiamo verso l’interno, con l’idea di visitare una località particolare che si chiama Huelgoat. In questo piccolo villaggio a circa 80 km. dalla costa e 65 da Brest, c’è un parco naturale. La particolarità è che ci sono moltissime pietre di grandi dimensioni, ben levigate e ricoperte di muschi e licheni che sembrano essere state buttate lì alla rinfusa da qualche gigante, creando uno scenario suggestivo con particolari passaggi tra le rocce  che lasciano i visitatori attoniti. In questa particolare location si sono svolte le vicende riguardanti Re Artù. Sappiamo che costui in realtà era Inglese, Avalon si trova in Inghilterra e la spada nella roccia (quella vera) si trova in Italia … ma, pare che le vicende inerenti al famoso ciclo bretone si svolgessero proprio in questi paraggi. Il percorso si snoda in un complesso sistema di sentieri che consente di vedere la roccia tremante (una roccia grossa come un tir che se ci si appoggia si riesce a farla muovere), lo champignon (una roccia simile ai Ciciu piemontesi) e la grotta di Re Artù. Nel complesso si può dire che è un luogo davvero affascinante, magico e coinvolgente che ci fa tornare bambini.  Finito il tour del parco, la cui visita è gratuita, ci dirigiamo nuovamente verso la costa per arrivare nella penisola del Crozon e più precisamente a Camaret sur Mer, dove ci fermiamo per la sosta notturna nel camping municipal ma, visto la stanchezza non stiamo svegli a guardare le stelle cadenti.

11/08                        La mattinata viene trascorsa tutta nella bella spiaggia di Camaret mentre, nel pomeriggio ci dirigiamo verso Pointe du Raz e Pointe du Van passando per la bella cittadina di Locronan. Questa è una località dal passato incentrato sul lavoro tessile, ma la parte più interessante è la piazza centrale molto caratteristica sulla quale si affaccia la splendida chiesa. Immancabili i soliti negozietti di souvenir e dolciumi. Sosta nell’area camper a Pointe du Van.

12/08                        Oggi macineremo km, partiamo alla volta di Concarneau. E’ una città molto bella e molto, molto turistica. E’ difficile passeggiare per le vie del centro sarà perché è agosto ma, bisogna veramente farsi spazio a spallate per passare. La città è fortificata e si può fare il giro passando a ridosso delle mura difensive. Altra storia è quella di Pont Aven, la città dei pittori. Qui sembra di essere a Sanremo solo che la differenza sta nel fatto che il 90% degli esercizi commerciali sono gallerie d’arte. La cittadina personalmente non mi è piaciuta granchè ma comunque vale la pena cimentarsi nel percorso Gauguin se vi piace l’arte.  Il tour prosegue e passando da Lorient arriviamo a notte fonda nella penisola di Quiberon (un lembo di terra largo 200mt e lungo 10km) dove troviamo rifugio stanchi e stremati nel camping a Saint Pierre de Quiberon.

13/08                        Appena sbrigate le solite pratiche mattutine ci rechiamo nella fantastica spiaggia del campeggio a passeggiare e a guardare i cercatori di vongole all'opera. Dopodiché arriva il momento di scaldare il motore di Giramondo e di andare a vedere i menhir di Carnac. Questa località è il più importante sito megalitico della Francia, secondo solo (per fama) a Stonehenge. Qui troviamo una infinità di menhir tutti perfettamente allineati sia in orizzontale che in verticale. La loro origine è fatta risalire a circa 6000 anni fa e rappresenterebbero con la loro singolare presenza, una sorta di luogo sacro, un ancestrale cimitero insomma. Un'altra ipotesi più pittoresca, li riconduce invece ad una leggenda cristiana che narra di una pietrificazione dell’esercito romano ad opera di papa Cornelio in quanto fuggitivo. Finita la full-immersion nel megalitico, proseguiamo il nostro viaggio verso Sarzeau per vedere il bellissimo castello di Suscinio vecchio di 800 anni di storia. Notte in area sosta vicino al campeggio di Sarzeau.

14/08                        Nuovo giorno, nuovo viaggio … questa volta verso l’interno. Abbandoniamo la costa ed il golfo del Morbihan alla volta di Paimpont. A Paimpont, amena località di poche centinaia di anime, c’è la famosa Brocellandie o foresta incantata di Mago Merlino. Il borgo è tutto un alternarsi di negozietti di magia ovviamente ma nella sua semplicità è molto carino. Dal suo centro si diramano una serie di itinerari alla scoperta di vari posti sui quali è incentrata la vicenda del mago più famoso di sempre. Noi abbiamo scelto di andare a vedere a circa 9 km il luogo in cui si trova la tomba del mago e per ovvie ragioni, la fonte dell’eterna giovinezza. Finita la visita, riavvicinamento alla costa e pernottamento in libera a Batz sur Mer nel parcheggio del museo della Blockhouse, un vecchio bunker del Vallo Atlantico.

15/08                        Ferragosto!!!!! Partiamo da Batz verso casa, ormai la vacanza volge al termine e dobbiamo calcolare circa due giorni per il rientro in quanto noi non viaggiamo quasi mai in autostrada quando siamo insieme a Giramondo. Puntiamo verso sud, lungo la costa, attraversiamo il bellissimo e avveniristico ponte di Sainte Nazaire fino ad arrivare a Beauvoir sur Mer dove ci siamo recati per vedere il Passage du Gois. Uno spettacolo, una strada classificata tra le prime 10 strade più pericolose al mondo, che normalmente è sommersa da un paio di metri d’acqua e, quando arriva la bassa marea diventa transitabile. E’ affascinante vedere il fenomeno della marea che ricopre una strada o quantomeno insolito. Dopo aver fatto il pieno di emozioni ci rechiamo verso l’approdo notturno di l’Arguillon sur Mer, sempre in libera e coccolati dai classici fuochi artificiali di ferragosto.

16/08                        Partenza verso il centro Francia , giornata intera passata a guidare il prode Giramondo. Per sveltire un po’ la pratica di rientro non ci fermiamo a visitare località ma semplicemente guidiamo dandoci il cambio ogni 150/200 km percorsi. Così facendo arriviamo in serata nel paesino di Montmarault che ha una area sosta camper attrezzata per quattro equipaggi ma in realtà, ci siamo ritrovati in dodici.

17/08                        Riprendiamo il viaggio di buon mattino, il tragitto è ancora lungo. Seguiamo la strada per il Frejus ma, arrivati poco dopo Saint Jean de Maurienne siamo costretti a cambiare idea, perché la strada è interrotta per caduta massi. Optiamo allora per il Moncenisio e, arrivati in cima non resistiamo alla tentazione di sostare in riva al lago una notte anche se ci troviamo a meno di cento km. da casa.

18/08                        Mattinata passata a goderci il lago du Mont Cenis  e rientro nella nostra piccola ma amata Andezeno.

 

Se dobbiamo tracciare un bilancio di questo viaggio possiamo dire che è stato assolutamente interessante, costruttivo, intrigante ed affascinante. La Bretagna offre un territorio adatto ai camperisti e a tutti coloro che ricercano una vacanza alternativa alle solite spiagge  afose ed affollate. La temperatura media non è sicuramente delle migliori auspicabili nel mese di agosto, il K-Way è d’obbligo, ma nonostante tutto, visitare la Bretagna vale comunque la pena. Se vi piacciono i dolci tornerete a casa con le maniglie dell’amore ma sarete contenti di aver sgarrato un pochino, dopotutto siete in vacanza.

Giramondo ha percorso 3682 km in 16gg ed ha fatto una media di 9,4 km con un litro di gasolio (che in Francia costa un po’ meno).






























 

 

          

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